Recensioni per
Brian Knows (Summer's Gone)
di nightswimming

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/09/10, ore 22:46
Cap. 1:

Non tutto deve necessariamente risolversi nel "mollamy".
Anzi. Ci sono cose che sarebbero...intaccate da una simile scelta. Sono una scrittrice di quel pairing e quindi mi sento legittimata a dire che la tua "soluzione", ben più realistica, è sicuramente degna di enorme nota.
Recensire una storia così non è facile. Quello che amo, sicuramente, è il fatto che l'affetto palpabile che provi per i Placebo - e chiaramente per Brian - non intacca in alcun modo l'occhio analitico - chirurgico - con cui dissezioni la sua vita, i suoi pensieri e le sue paure.
Le sconfitte di Brian - che sono terribili agli occhi di chi legge con la venerazione di un fan - sono la cosa che più lo rende splendido. E' vivo, soffre, muore un pezzettino alla volta, un sogno alla volta ed un'esperienza alla volta. Muore come tutti. E' terribile, ma è vero.
Ed io - senza voler essere arrogante, quindi prendilo come lo sfogo di una fan, appunto - voglio credere che tutto il trasporto della loro musica, delle parole che usano, nasca proprio dalla consapevolezza di sè e degli altri, nel quadro analitico di una mente in grado di dissezionare se stessa prima di qualunque altra cosa.
Con la giusta dose di cinismo.
MEM

Recensore Junior
28/08/10, ore 16:03
Cap. 1:

Siccome le tue storie ispirano recensioni, non posso fare a meno di commentare anche questa fanfiction! Si affida a quegli automatici eventi della sua esistenza che gli permettono di restare goffamente in equilibrio sulla voragine e di aggrapparsi alla vita. Breve considerazione a caldo suscitata dalla lettura della tua storia: hai delle velleità psicologiche per niente trascurabili!!! Scherzi a parte, con questo commento intendo dire che mi ha colpito molto la chiarezza con cui riesci a far esprimere Brian e a rendere lineari i suoi pensieri. Molte cose a cui si pensa in modo confuso trovano qui espressione nitida e naturale, e più volte, leggendo, mi sono detta "è vero". Fatta questa parentesi, mi è piaciuto molto il rapporto padre-figlio con Cody, appena accennato, ma da cui si capisce chiaramente l'adorazione di Brian per il figlio e per il fatto che quello sappia farsi adorare dagli altri. Come se Brian volesse dirgli che il suo posto è giusto che sia sotto gli occhi di tutti, un catalizzatore d'attenzione.
Questo Brian, poi, è non poco curioso: non l'ho mai pensato come un personaggio amante dell'autoanalisi, quanto piuttosto come un uomo che preferisce non pensare ai suoi problemi, annebbiandoli con qualche lenitivo (musica? Alcool?). Questo, invece, è un Bri che si conosce perfettamente e lo sa benissimo (Voglio piangere, pensa Brian. Voglio piangere. Ma Brian sa che non ci riuscirà.), anche se tale consapevolezza gli causa molta sofferenza. Per cui, sì, un ritratto parecchio particolare e - lo ripeto all'infinito - scritto davvero bene.