Ogni volta che ti leggo,m'illumini d'immenso...com'è immenso l'amore di cui scrivi con tanta eccelsa bravura.
Judith e Abel mi sembra di conoscerli. Mi sembrano due miei vecchi compagni di scuola di cui ho potuto vedere il trovarsi,lasciarsi,amarsi e distruggersi. Perchè amare è un po' anche distruggersi,e questa storia ne è proprio l'esempio più calzante.
Ma amare significa anche ricomporsi dopo la distruzione, e il bello dell'amore è che basta veramente poco per riportare i pezzi nel giusto ordine. Un bacio, una carezza, uno sguardo, una parola. Basta poco in amore per avere tanto, e tu questo lo sai e ce lo descrivi in modo meraviglioso.
Grazie, ti adoro come sempre.
PS: eh...

Ti ricordi quando parlavamo delle teorie di Coehlo riguardo i frammenti di anima negli altri e in noi? Beh credo che ci sia un frammento di Saffo dentro te. Perchè come tu canti l'Amore non lo canta nessuno. Ogni parola che ho letto è un puro inno all'Amore. Hai un'anima grande perchè solo un'anima infinita può assorbire e trasmettere come fai tu. Lyo

Mentre leggevo, mi è venuta in mente una cosa che ti ho detto ieri. Ti ho detto che se diventassi una psicologa non riuscirei mai ad essere professionale, perché gli psicologi vedono troppi schemi nelle menti delle persone e secondo me questi schemi non esistono e lo dimostra il fatto che ci vuole la volontà di "guarire" del paziente prima di tutto, non funziona come una medicina per il mal di pancia. E poi ho anche detto che non riuscirei a non farmi coinvolgere emotivamente dai miei pazienti, perché inevitabilmente io finisco sempre per "affezionarmi" in qualche modo ai problemi degli altri come se fossero miei e nella mia mente, anche inconsciamente, tento di sbrogliare la matassa e anche di trovare la soluzione spesso. E' una cosa che non riesco a fare a meno di fare, viene spontanea. Questo per dirti che il fatto che ogni volta che leggo questa storia rimango senza parole è perché penso troppo ad Abel e a Judith e comincio a pensare a come si sentono, a come si sentiranno e perché certe volte le cose più evidenti non si vedono. E poi mi ricordo che io magari le vedo perché sono fuori di loro e certe cose si notano solo dal di fuori, ma dal momento che conta di più quello che c'è dentro - quello che solo Abel e Judith sanno e che mai nessuno potrà vedere né comprendere - bisogna soltanto lasciare il tempo a fare quello che ha stabilito. Non riesco nemmeno a definirli "personaggi", Abel e Judith, perché implica un grado troppo alto di invenzione. Va be', vaneggio mode OFF.
Come te nessuno mai, white. ù.ù Sempre magica.
Love <3

Mi piace... complimenti... davvero...

marviglioso anche questo capitolo, oserei dire sublime:) sei davvero fantastica! qui mi sa che sul serio quando lo pubblicherai me lo comprerò e lo rileggerò fino a consumarlo :) Sei davvero bravissima, mi lasci sempre senza parole, amo Abel e Judith, quindi non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! Posta presto!
p.s. scusa la recensione frettolosa ma devo andare a lavorare e devo ancora prepararmi! Ma ci tenevo a recensire prima di andare.

Sono tornata e sono arrivata qua... Mia Dolce c'è in questa storia quel fondo di malinconia che sfiora le corde del cuore e quel riflesso di realtà che su scale differenti molti di noi hanno toccato. In ogni parola ci sei tu poco o molto, solo un granellino magari. Ma tutto quel che viene da te è un impressione, per rubare un termine di quell'arte che ami, un'impressione di vita che toglie il fiato. Ti abbraccio. Lyo

E' struggente, non spreco nemmeno tante parole a dirlo.
Però tu hai un mondo davvero speciale di rendere tutto poetico, un modo che mentre leggi ti fa star bene, anche quando leggi le cose più tristi...Credo che sian davvero rare le persone dotate di questa tua qualità innata, invidiabile e straordinaria.
Uso anche io una citazione da un film dicendoti che leggerti è davvero un "piccolo momento di estasi"...

Fretta, fretta, fretta, fretta, fretta. Ma devo commentare almeno con qualche parola.
So che ci stai mettendo tutta te stessa, e il risultato è talmente strabiliante che ho la pelle d'oca. E certe volte è vero che si arriva a pensare le cose peggiori pur di pensare che al dolore c'è fine e che non lascerà segni.
Fantastica, come al solito.
Scappo, sennò mi fucilano!
Love, <3

*me si prostra ai tuoi piedi* scrivi davvero divinamente! il capitolo è triste ma capisco il dolore di Abel e Judith e più di una volta ho desiderato anche io la fine del mondo, con la viva speranza che dopo non ci fosse nulla, niente paradiso, inferno o roba simile, semplicemente la fine dell'esistenza, la fine della sofferenza. Certo,sono pensieri irrazionali, ma come dici tu, quando ti trovi di fronte ad un dolore così intenso c'è poco spazio per la razionalità, questo capitolo è comunque bellissimo, non vedo l'ora di leggere il prossimo, aspetto con ansia:)

Quante cose potrei dire? Almeno mille. Hai trovato un modo per incanalare quello che senti (e non senti)? Be', ci sei riuscita benissimo. E, be', forse è questo il modo in cui la disillusione bussa alla porta. Ma se siamo così disilluse allora perché continuiamo a pensare a nuove storie? Delle volte le cose vengono così da sé che non ci si chiede nemmeno che cosa significhino. E sto dicendo un mucchio di cavolate che sembrano non avere nulla in comune tra di loro, ma in realtà nella mia testa hanno un filo logico ben preciso. Forse. E' così che funziona la vita ed è così che funziona la tua storia. Come una parte di mondo che è solo tua, ma che allo stesso tempo è di tutti.
Sei straordinaria come al solito con una tastiera per le dita. E sono sicura che questa sarà la storia più magica di tutte.
Di persone che pensano (con la testa, col cuore, con l'anima), nella mia vita ne ho conosciute talmente poche... Tu sei tra quelle che lo fanno di più, sicuramente.
Il dolore farà anche schifo, ma serve. Soprattutto quando devi fare qualcosa che non vorresti mai fare, ma che senti necessaria, come devo fare io adesso.
Sempre la migliore, white. Love <3

Più in là dei ricorda non si sente niente. Insomma, "Trace the moment, fall forever".
Già.

E' un periodo così, per me: perchè, come dici di essere anche tu, ormai sono disillusa; perchè vedo tutto con estrema chiarezza, ora; perchè quello che vedo non mi piace neanche lontanamente; perchè ho sempre pensato di voler cambiare e tutto quello che sento quando ci provo (e un po' ci riesco) è nausea. Infinita, inspiegabile nausea dell'anima.
Ma questo cosa c'entra con te? Boh. E' che quello che scrivi, è inutile negarlo, mi tocca; e tocca parti di me che forse sarebbe bene dimenticare, perchè nel mondo non c'è spazio per loro. Mi auguro (e ti auguro) tanto che invece nel mondo vero questa tua storia riuscirà davvero a diventare un libro, a bucare un po' quella realtà così pragmatica in cui viviamo. Non so se si è mai scritto niente del genere: ma io un libro così (senza sapere la storia, senza sapere ancora niente, solo per lo stile) lo adorerei. :)
Certo, sarebbe un peccato se, in un libro, dovessi togliere ogni "Angolino dell'autrice" che scrivi, perchè a me fanno venire i brividi anche quelli... ;)

Ok...se questa ff diventerà un libro sarò la prima ad acquistarlo il giorno stesso in cui uscirà in libreria. Come direbbe qualcuno di nostra conoscenza,sarò lì dal giorno prima,mi ci accampo! Assolutamentissimo!!! :D

bella, bella davvero. E non faccio fatica a credere che possa diventare un libro, anche se per ora ho letto solo il primo capitolo :) Mi piace come scrivi, e sopratutto quello che scrivi, non ho capito molto del perchè e del come si sono lasciati (ed è chiaro che l'hai fatto apposta per farmi morire di curiosità no è vero? cattiva!XD), ma sembra ci sia ancora spazio per un ricongiungimento. Non vedo l'ora di saperne di più di questa storia, so che posterai quando potrai ma ti aggiungo tra le seguite e continuerò ogni giorno a sperare che tu abbia continuato. Baci, alla prossima!