Ciao ^^ Sì, se te lo stai chiedendo sono la stessa KumaCla del CoS.
Se mi sto appassionando a questo anime (o meglio, ai personaggi di questo anime) è tutta colpa tua XD
Mi piacciono le tue storie, sono scritte bene e sono originali.
Di questa mi ha colpito soprattutto la fine (oltre alla trama in sè), che è davvero molto bella:
"Sotto la testa papaveri, dentro la mente il viso di quella magnifica dea e un'idea utopistica, riguardante un futuro che, da tremolante, si faceva sempre più nitido e distinto."
Alla prossima,
Cla

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Ehilà gente di mare eccomi sbarcata pronta a recensire.
Devo dire che questa storia mi è piaciuta molto,il fatto che avesse come protagonista Roma mi ha fatto felice,il nonno di feli e lovi è uno dei miei presonaggi preferiti ed è un vero peccato che appaia pochissimo,sia nelle fanfic che su l'anime e il manga.
L'idea di narrare una storia dove Roma non è ancora diventato l'impero ,conosciuto e temuto da tutti,mi ha stupito ma sei riuscita a caratterizzare per bene il suo carattere focoso;anche sul carattere degli altri due personaggi ti devo fare i complimenti:
Grecia con la sua età matura e con la sua doppia faccia ci mostra come si può cambiare opinione di una persona in un attimo e Eturia è stato un perfetto antagonista del giovane Impero Romano;una cosa che mi ha deluso è stato il fatto che Grecia abbia detto "per l'amor di Diana" a parte il fatto che Diana era una dea volontariamente vergine e quindi non si innamorava...il nome Diana viene attribuito alla dea della caccia dai Romani,i greci la chiamavano Artemide quindi sarebbe l'escamazione che la l'Antica Grecia fa è sbagliata(Se avessi messo "per l'amor degli dei sarebbe stato meglio XD).
Mi piacerebbe che ne scrivessi altre su Roma,sta sicura che te le recensirò molto volentieri
Stellarium *Dea dei pirati e delle battute incensurate*
(Recensione modificata il 20/08/2010 - 07:51 pm)

Breve, ma devo dire che il personaggio di Grecia risalta, e in un qualche modo sei riuscita a descriverla, con pochi tratti efficaci, proprio come me la sono sempre (più o meno) immaginata. Forse si poteva concedere di più a qualche descrizione più accurata, o fare più leva sull'introspezione di Roma, ma già così la fic è completa. La scena della consegna del papavero è stata qualcosa tra il dolcissimo e lo spettolare. XD L'ho apprezzata molto.
Una piccola nota: facendo qualche piccola ricerca su internet ho riscontrato che l'usanza di togliersi il cappello nasce nel medioevo. [http://www.focus.it/Mondo/domanda/Come_e_quando_e_nato_il_saluto_militare.aspx]