Recensioni per
The Yellow Lady.
di beesp

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/08/10, ore 15:11

Se su altri premi speciali abbiamo tentennato e discusso fino all'ultimo minuto, in questo caso c'è stato accordo totale sin dall'inizio: The Yellow Lady si conclude tutto in salita con un pezzo di un'armoniosità sconcertante, che fonde insieme immagini e suoni meravigliosamente evocativi, e per questo più che meritava (non sarà italiananamente corretto, ma rende l'idea) il premio Musicista.
Ancora complimenti per l'eccellente posizione e per questo splendido pezzo.

Elos

Correttezza grammaticale: 9/10
Nei sessanta giorni: forse in quei sessanta giorni sarebbe suonato meglio.
la quale potenza: credo sia meglio la potenza della quale.
Di quelle scarpe non rimase... Olive li dimenticò: un errore di battitura, probabilmente. Forse volevi scrivere stivali, perché anche dopo rimane il maschile.
Più semplicemente, aveva paura di trovarla estremamente vuota: il soggetto è la casa, ma non l'ho trovata nella frase precedente.
Due caratteristiche mi hanno spinta ad abbassare il punteggio - che comunque si mantiene buonissimo: una certa incostanza; e una punteggiatura sovrabbondante e discontinua.
L'incostanza l'ho rilevata soprattutto in quella che mi è parsa la mancanza di una seconda lettura: molti degli errori sembrano nati per distrazione, errori di battitura, e mi è dispiaciuto; rileggendo meglio probabilmente sarebbero scomparsi. Parlando della punteggiatura: c'è spesso un eccesso di virgole là dove non necessiterebbero proprio, e frammentano spesso alcune delle frasi più simboliche, più significative.

Stile e lessico: 8,5/10
Il mare non era pacato: non trovo corretto l'uso del termine “pacato”; il mare non era quieto, forse, il mare non era piatto, il mare non era disteso, non era calmo. E' vero che la scelta dei termini è una cosa molto personale, ma in questo caso l'ho trovata forzata.
Allora, la forma e lo stile di questa storia mi hanno lasciata sinceramente incerta: perché la forma è particolare, e dimostra una conoscenza lessicale di alto livello, oltre che una buonissima capacità di mescolare strutture diverse, tra il fiabesco e il realistico, che creano un'atmosfera molto caratteristica. Devo dire, però, che avrei apprezzato maggiormente uno stile che si mantenesse più uniforme, più compatto: l'alternanza è affascinante, ma in certi pezzi suona come crepata.
La conclusione, tuttavia, sono quattro righe di una poeticità assoluta, assurda e surreale, quattro righe che si ricollegano ad un fiorire di elementi interni alla storia: tutta The Yellow Lady pare spiegarsi in queste quattro righe. Molto, molto bello.

Solidità della trama e originalità della storia: 7,5/10
Anche qui, un'idea di base molto ricca e fiabesca mi è parsa venir un po' troppo “tirata via”: per quanto mi piacciano moltissimo le storie brevi, forse in questo caso sarebbe stato meglio spiegare un po' più diffusamente i presupposti, dare un'idea più particolareggiata del carattere di questo nonno Gilbert che dovrebbe essere come una tempesta ma che passa invece un po' inosservato, capire qualcosa di più di questi genitori altrove e di questa nonna Elisa.
Insomma: fare di questo frammento di vita qualcosa di più complesso e articolato. Malgrado tutto, la storia lascia comunque un sapore dolce e malinconico, caldo: per questo, il punteggio si è mantenuto alto.

Mantenimento dell'IC / Solidità dei nuovi personaggi: 7,5/10
I nuovi personaggi, e mi ricollego al discorso della trama - e in un pezzo introspettivo sono praticamente la base della trama, il suo fondamento - presentano come dei “buchi” nel carattere: molto di loro non viene detto, anche quel che sarebbe utile alla costruzione di una situazione vivida, presente. Per nonno Gilbert mi è spiaciuto più che per gli altri, perché sono sicura che sarebbe stato un personaggio meraviglioso, di quelli romantici e innamorati che la morte non separa, bruschi ma non sgarbati; ma trovo che anche Olive, che si rivela eccezionalmente nella conclusione, avrebbe potuto essere delineata più solidamente. Sono comunque due personaggi credibili e affascinanti, però: Gilbert e la sua casa, che pare una creatura viva a sua volta, più personaggio che ambientazione così com'è, immersa nella signora gialla, e Olive che è diversa dai suoi genitori, e lo sa, se ne ricorda.

Attinenza al tema:
Attinenza alla fotografia: 8/10
Ho trovato ben descritto il pezzo centrale, quello delle scarpe lasciate sulla veranda: il quale, tuttavia, risente purtroppo della sensazione di qualcosa di un po' frettoloso che mi ha lasciato tutta la storia. L'ho trovato però simbolico, la scena nucleo di The Yellow Lady, e ho apprezzato l'interpretazione data alla foto; e ho scelto perciò di attribuire comunque un punteggio piuttosto alto a questa sezione.
Attinenza alla canzone: 7/10
Sono rimasta un po' incerta, qui, ed ho dovuto rileggere la storia un paio di volte per farmi un'idea precisa. Ora, malgrado il titolo della canzone sia effettivamente Yellow, il testo è un richiamo verso le stelle e verso l'amore; in ogni caso la tua era un'interpretazione personale e particolare, e l'ho apprezzata lo stesso. Si discosta sì dalla canzone, ma tutto sommato conserva quel che è il suo tema portante - quest'immagine di giallo che poi diviene dorato nella tua conclusione - e per questo non mi è dispiaciuta.

Apprezzamento personale: 3/5
Forse se avessi sviluppato in maniera più completa, più compiuta, la storia, l'avrei apprezzata molto di più; ho trovato i presupposti più che buoni, e certe immagini poeticissime e sognanti. Mi piacciono molto le originali, e sono felicissima di aver potuto leggere la tua.
Ripeto anche qui che la conclusione, l'ultimo paragrafo di The Yellow Lady, è stato un momento estremamente ricco, vibrante, carico di metafore ma privo di pesantezza. I miei complimenti.

Salice

Correttezza grammaticale: 10/10
Personalmente non ho trovato nulla da eccepire. Se c'è qualcosa di sbagliato, giuro che m'è sfuggito. Virgole e punti messi a dare la giusta enfasi, senza contare un buon uso del punto e virgola e dei due punti, troppo spesso sottovalutati. Davvero nulla da dire.

Stile e lessico: 9,5/10
Stile melodioso e lineare, pulito e al tempo stesso poetico, con un sentore di antico che trasporta direttamente dentro la storia, dentro la casa. Sembra di poterla vedere, questa casa, con qualche mucchietto di sabbia che si infila sui davanzali, lo steccato rovinato dall'aria salmastra, e una distesa giallo oro che porta fino al mare. Ottimo uso di sinonimi, e ho trovato i termini adeguati alla storia e per nulla “stonati”. Niente che spiccasse e interrompesse il flusso di parole che andava e veniva, proprio come il mare descritto. Unica parola che non mi ha convinta del tutto, in un contesto così poetico è stata “smanettare” Probabilmente una parola come “trafficare” o simile sarebbe stata più adatta, più inserita nel contesto della storia.

Solidità della trama e originalità della storia: 9,5/10
La trama si dipana corretta e coerente, adatta allo stile e trasporta direttamente in quella casa. Le descrizioni rendono bene il senso di nostalgia, il rapporto tra Olive e suo nonno, ed infine la Casa e la Nonna, che seppur presenti in maniera del tutto particolare nel racconto, risultano alla fine parte integrante della storia, più un racconto di famiglia, quasi uno stralcio di vita rubato da un vicino spudorato e timido al contempo, o da un osservatore attento e presente, forse la casa stessa.

Mantenimento dell'IC / Solidità dei nuovi personaggi: 9,5/10
I personaggi di Olive e suo Nonno risultano ben congegnati ed equilibrati, eppure restano stranamente sommessi, in secondo piano, rispetto alla presenza della casa, quasi fosse lei la protagonista principale. Almeno io ho creduto fosse tale e come tale la ho interpretata: risulta coinvolgente, interessante e presente. Presente nei ricordi di Olive, nell'affetto del Nonno e nella sua resistenza, nell'essere una sorta di “barriera della realtà” tra il mondo di sogni che si affaccia su quella spiaggia e quello che si trova alle spalle, con lo smog, lo stress e la velocità. Stessa cosa vale per il personaggio della Nonna, che seppure non sia viva, risulta comunque una presenza reale e ben descritta, “vera”, nonostante la sua descrizione fantastica la classifichi quasi come una creatura mitica, evanescente e impossibile da trattenere, proprio come la dama gialla a cui viene paragonata.

Attinenza al tema:
Attinenza alla fotografia: 8/10
Molto buona l'attinenza al tema dell'immagine. La sabbia, la casa evidentemente sulla spiaggia e il sottofondo di malinconia che lascia l'immagine sono ben rappresentati in tutta la storia, in maniera uniforme e sensata, senza una stonatura o altro. Anzi “costruiscono” la storia e ne sono parti perfettamente integranti.
Attinenza alla canzone: 7/10
Un punteggio leggermente inferiore all'attinenza alla canzone, ma il testo era parecchio complesso. Ho inteso il ritornello come un richiamo alla figura della Nonna nei ricordi di Olive anche per quello che riguarda la trasformazione, sia alla sua “onnipresenza” dovuta all'essere tutta gialla, come la dama gialla, così come le dice il nonno, anche se altre parti del testo sono rimaste ovviamente meno considerate.

Apprezzamento personale: 5/5
Musicalissima e molto bella, mi ha coinvolto e commosso, pur non avendo colpi di scena, azione o altri “effetti speciali”. Colpisce nella sua semplicità, sia dello stile che della storia. Qualcosa di pulito che ti entra dentro, lasciandoti una bella sensazione, mista ad un velo di nostalgia e di rimpianto, condito con l'aria di mare. Bellissima, complimenti!

Punteggio:
Correttezza grammaticale: (9 + 10)/2 = 19/2 = 9,5/10
Stile e lessico: (8,5 + 9,5)/2 = 18/2 = 9 /10
Solidità della trama e originalità della storia: (7,5 + 9,5) = 17/2 = 8,5/10
Mantenimento dell'IC / Solidità dei nuovi personaggi: (7,5 + 9,5)/10 = 17/2 = 8,5/10
Attinenza al tema:
Attinenza alla fotografia: (8 + 8)/2 = 16/2 = 8/10
Attinenza alla canzone: (7 + 7)/ 2 = 14/2 = 7
Apprezzamento personale: 3 + 5 = 8

Totale: 58,5/70