Mi posso esprimere, finalmente! *C* Ho amato moltissimo questo stralcio: sembra tutto fermo, sospeso. Come se bastasse pochisismo per far cadere tutto, invece rimane lì, tutta la costruzione, facendo venire voglia di leggerne ancora.
Marisa non è una Mary Sue perchè è di carne. Non eccede e non indietreggia. Fa quello che deve fare, fosse anche solo stendere il bucato.
E' una donna vera e, anche se l'hai solo tratteggiata, in così poco spazio, hai dato di lei un bel quadro.
Shura fa male, tant'è di carbe anche lui. C'è tanto eroismo, nella sua difficoltà. Complimentissimi.

complimenti..sinceramente...e concordo, Marisa non è una Mary Sue, è fragile, leggera, molto femminile, senza prepotenze o superbia, mi dà l' impressione di una ragazza e di una bellezza discreta (in senso buono) e calma; Shura invece è l' uomo che ama ma è anche il cavaliere fedele ai suoi obblighi, obblighi a cui non può sottrarsi, a cui non vuole sottrarsi e per i quali sacrifica ogni cosa. Bella fic, bella perchè non è teatrale, perchè la sofferenza, la tristezza sono presenti in maniera non esasperata, non esibita con chissà quali gesti o quali paroloni..c' è una rassegnazione, un dolore..calmi, quasi "dolci"...a me ha trasmesso questo...mi piace proprio e il titolo, si, è proprio azzeccato.

Mi hai commossa. Davvero davvero tanto.
E Mairsa...Marisa non è assolutamente una Mary Sue. E' bella: bella perchè non la descrivi; bella perchè emerge femminile e forte nelle sue parole, nei gesti e nelle atmosfere luminose e rarefatte. E Shura. Shura è un fantasma del meriggio, un'apparizione d'oro straziante e avvolgente. Il cavaliere e l'uomo, il rimpianto e la determinazione di una scelta. Shura premuroso senza essere melenso e per questo ancora più piacevole, ancora più autentico.
Complimenti! Vivissimi!