Recensioni per
Cuore d'Inchiostro
di _Fox

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/03/15, ore 23:18

Voglio farti tutti i miei complimenti, perché sei riuscita a dare voce, in questo breve stralcio di pensieri, a ciò che ogni scrittore appassionato sente nel proprio cuore.
Ho vissuto ogni tua singola parola mentre leggevo, l'ho sentita rimbombare dentro di me e inchiodarsi a quelle emozioni che solamente la scrittura riesce a trasmettermi.
Per me la scrittura, oltre che una droga che fa bene e non male, è un talismano, la consapevolezza di avere dentro mille mondi e mille volti. Ho adorato il tuo modo di analizzare la differenza fra la vita "reale" e la vita di uno scrittore alle prese con le proprie creature: è vero, le loro vite sono intense, coinvolgenti, hanno un qualcosa in più che probabilmente è ciò che noi scrittori desidereremmo nella nostra stessa vita.
Tutti i miei complimenti, è davvero una creazione suggestiva, coinvolgente e bellissima.
Un grande saluto,
B.

Recensore Veterano
30/11/14, ore 16:34

Ciao!
Sono sspaventosamente in ritardo nel recensire questa tua pubblicazione, che mi è capitata sott'occhio, tra l'altro, per purissimo caso, ma mi sentivo in dovere di scriverti qualche riga.
Ho trovato interessantissima la tua riflessione sulla scrittura quasi come una particolare forma di alienazione dalla realtà, diversa da quella che può vivere un lettore, che è uno spettatore che può immedesimarsi, certo -e si possono raggiungere livelli di immedesimazione totale davanti a certi scritti straordinari-, ma l'autore, come tu dici, non è spettatore, è padrone della storia. E credo che diventare prigionieri della propria immaginazione sia un rischio concreto, in effetti se ci si pensa, la realtà è terribilmente più deludente della fantasia.
Ma l'astrattezza potrebbe esistere senza la concretezza?  Avrebbe qualcosa da immaginare, se non ne avessimo fatto prima esperienza? I sogni, le illusione, le fantasie forse sono fondamentali proprio per reggerla, la realtà. 
Ho trovato interessante la tua riflessione perché penso che scrivere abbia significati molto diversi per ognuno di noi, e poter confrontarmi col tuo modo di sentire la scrittura è stato qualcosa di veramente bello  :)
Io, ad esempio, sono una che ha sempre tenuto diari, non tanto per annotare fatti -i fatti della mia vita sono piuttosto banali-, ma ho sempre sentito l'esigenza di annotare pensieri e riflessioni su cui magari avevo poca occasione di condividere. La scrittura, che per me è soprattutto un esercizio privato, l'ho sempre vissuta come un'occasione di espressione di una serie di impressioni accumulate xD
Scusami per averti annoiata con le mie chiacchiere, ma davvero è stato un piacere leggere questa pagina-confessionale, chiamamola così, visto che sta poco nelle forme previste dal sito xD
Un abbraccio cara♥

Nuovo recensore
18/05/14, ore 13:56

Stupendo! Già il titolo di per sè è azzeccato. Inoltre, il testo mi ha emozionato, facendomi riflettere. Hai sostenuto ciò che penso anche io: "Chi scrive una qualsiasi storia può confermare, credo. Si può decidere chi muore, chi soffre, chi gioisce, chi trionfa. Per quelle piccole creature frutto della nostra penna, noi siamo un dio."
Concordo sulle tue riflessioni nello scrivere un diario e adoro il finale, che trovo a effetto. Ciao :)

Recensore Master
24/03/13, ore 19:58

Tu non hai idea di quello che hai scosso dentro il mio cuoricino secco e delle dimensioni di una nocciolina.
Hai preso in pieno il punto, il motivo per cui faccio quello che faccio. Parlo in prima persona perché non sono ben sicura che tutti quelli che scrivono lo facciano per questo, così io mi assumo le mie responsabilità e poi ognuno, se lo riterrà giusto, si assumerà le sue. La verità è che c'è tanta, troppa, gente che scrive solo per occupare del tempo, per farsi vedere, per ricevere complimenti o cose del genere.
Ma, a parte ciò, io sono diventata una cazzo di sociopatica proprio per questo: perché i miei personaggi sono belli, sono pieni di difetti ma sono belli nel complesso, provano un sacco di cose, vivono tutto quello che c'è da vivere, hanno quella giusta parte di me che mi permette di sentirmi dentro di loro e di vivere, almeno indirettamente, quello che vivono loro.
E ne vivono di cose, soprattutto ultimamente.
Così, poi, quando torno alla realtà, mi sento male perché fa schifo, perché è noiosa, perché il carpe diem è una cosa bellissima, se solo ci sono attimi da cogliere. Ma cosa colgo? Posso approfittare del tizio che, al bar, è in coda davanti a me e si distrae, posso approfittare dell'autobus che passa proprio in questo momento oppure anche della mamma parrucchiera che mi fa tutti i capelli che voglio quando voglio, anche alla domenica pomeriggio. Ma cosa posso cogliere? Non posso nemmeno cogliere i fiori perché è tutto cemento!
Quindi, cara, mi inchino di fronte a questo tuo piccolo sfogo e mi metto al tuo fianco a difendere questa dipendenza che ci piace troppo. Forse esserne orgogliosi è sbagliato, perché ci estranea dal mondo e tutto il resto, ma che ci possiamo fare? Cogliamo l'attimo, già che c'è qualcosa da cogliere, cogliamo l'attimo di un personaggio e lo facciamo cogliere a lui perché non possiamo farlo noi stessi. Finché non facciamo del male a nessuno direi che si può fare.
Per cui davvero tanti, tantissimi, complimenti per questa cosa che è davvero meravigliosa :)

Recensore Veterano
23/02/13, ore 23:47

In questa OS mi sono rispecchiata in un modo in cui non mi era mai capitato prima. Questa OS è me (e te sicuramente, visto che l'hai scritta >.<); quello che intendo dire però è che condivido al 1000 x 1000 quello che hai scritto. Ogni singola parola. La verità è che noi scrittrici ci innamoriamo tantissimo dei nostri personaggi e vorremo vivere la loro vita ma, purtroppo (o per fortuna), siamo relegate a vivere la nostra e a volte questo non ci soddisfa e credo che derivi dal fatto che non abbiamo mai il pieno controllo della nostra vita come lo abbiamo di quella dei nostri personaggi, visto che li abbiamo creati noi.
Condivido poi pienamente la somiglianza tra la scrittura e la droga, entrambe ci portano agli estremi ma mentre la seconda può portarci anche alla morte fisica, la scrittura non potrebbe mai farlo, ma è in grado di lenire il dolore dell'anima e portarci nuovamente sulla via della felicità.
(ovviamente tutto quello che ho descritto è quello che provo io, suppongo poi che per ogni persona sia diverso!)

Beh, anche questo è un capolavoro ma è inutile che mi ripeto :33
Bravissima :D

-Alex <3

Nuovo recensore
19/07/12, ore 14:43

Eccomi qua di nuovo. Mi sopporti ancora, vero? (ti prego dimmi di sì). Prima di tutto, ti voglio dire come mi chiamo, perché mi sembra di essere più corretta. Il mio nome è Claudia.
Ho visto che hai pubblicato questa one-shot due anni fa, e mi dispiace recensirti solo adesso. E'anche probabile che tutto quello che sto per scriverti sia inutile, se non la pensi più come hai scritto, ma mi dai la possibilità di sfogarmi e io "prendo la palla al balzo" e ne approfitto.
Innanzitutto ti rifaccio i complimenti perché il tuo stile è assolutamente invidiabile. Stai scrivendo qualche libro?
Questa volta, però, non riesco a trattenermi dal dirti come la penso io, a costo di fare la moralista.
Anch'io, ti posso assicurare, sono "vittima della mia immaginazione", non è una cosa che sanno in molti di me, ma credo che sia proprio così. Però la mia linea di pensiero si differenzia dalla tua per un punto che mi pare cruciale -e anche difficile da spiegare, anche perché, lo riconosco, il mio stile deve migliorare ancora parecchio-: quante volte ho sognato, scritto o desiderato di poter vivere dei miei sogni, uscire da questa realtà che può, sono d'accordo, essere opprimente. Ma più te ne convinci, più entri nell'oblio, e più ti allontani anche da quegli attimi di gioia, perché ci sono. Poi ti ritrovi a vivere, basta anche solo una volta, un'emozione così intensa e bella che la domanda che sorge spontanea è:"ma non valeva la pena di vivere tutto questo tempo per provare questa Felicità anche solo una volta?". Così tutto acquista un significato, e capisci anche cosa voglia dire "carpe diem", perché non vuol dire essere sempre presenti, cosa credo quasi impossibile (e dico "quasi" in quanto conosco Gente che è riuscita in questo intento), ma capire quanto questa realtà possa renderci felici, nonostante a volte ci giochi dei brutti tiri.
Così ti giuro che per me è cambiato tutto. In positivo, naturalmente. Gli amici sono più amici, la fatica ha uno scopo e anche stare con chi è meno simpatico diventa bello. Non pretendo di essere diventata una persona migliore, solo di godermi di più la vita. Tutto ciò, naturalmente, senza rinunciare a quegli attimi di "sfogo" in cui la fantasia prende il sopravvento sulla ragione, e la penna scorre veloce, e i sogni diventano più magici e intensi, di cui ho regolarmente bisogno e a cui, ti assicuro, sono molto affezionata.
Se hai letto fino a qui ti devo ringraziare -so di essere anche noiosa, quando mi ci metto-, spero che tu capisca quello che voglio dirti. Ti chiederei solo un ultimo favore: prova, solo un secondo, a considerare quello che ti ho scritto, e ti prego, dimmi come la pensi.
Spero di sentirti presto. Baci. ;-)
Claudia.

Nuovo recensore
27/10/11, ore 17:25

E' veramente stupendo! Toccante e riflessivolascia il segnonel lettore complimenti ha fatto un buon lavoro ^^


Cri <3

Recensore Veterano
23/02/11, ore 20:18

...
Ti direi che sono senza parole, ma sarei troppo cattivo.
Non farò la ramanzina in questi tipi di testi (anche se, poi, a parte un congiuntivo mancato, una virgola errata e una concordanza picchiata duro, non c'è null'altro). Voglio solo farti sapere che condivido appieno ogni cosa, ogni sensazione, ogni pensiero, ogni minima singola struggente parola: sai, sto scoprendo di avere molte cose in comune con te, già U-U
Anch'io sono esattamente un androide che assimila quelle mirabolanti emozioni e poi esplode tutto un tratto realizzando che non esiste niente, in realtà. La realtà...
Brava FOX, proprio una bella riflessione.

Recensore Veterano
06/11/10, ore 13:50

Hai terribilmente ragione; se dovessi scrivere una storia su di noi, su come viviamo le nostre giornate, penso che nessuno avrebbe la voglia di leggerla. Sarebbe troppo noioso. Così, come hai ben scritto tu (complimenti, scrivi davvero bene :)), creiamo personaggi, storie, vite molto più interessanti e intense delle nostre, perché infondo speriamo di poter anche noi, prima o poi, poter vivere quelle esperienze di cui scriviamo. In ogni caso, non disintossicarti da quella che tu chiami "droga" (anche se secondo me si dovrebbe definire ossigeno) e continua a scrivere. Sei davvero brava!

Recensore Veterano
03/09/10, ore 15:13

carino questo testo^^
in realtà, però non sono PIENAMENTE daccordo con le tue tesi.

Ovvero, non credo che tu abbia una vita tanto noiosa da poter pensare che quelle irreali ed impalpabili dei tuoi stessi personaggi, o a che solo di quelli di un romanzo siano più eccitanti. parliamoci chiaro, anche io, scrivendo, m'immedesimo tantissimo in persone totalmente diverse da me, e mi diverto, questo sì, ma vivere la PROPRIA vita, l'UNICA che ci è concessa...bè, è tutta un'altra storia!
Arrivare a dire che l'impossibile è meglio della realtà, pensare che l'amore platonico per un cavaliere inesistente sia anche solo lontanamente comparabile alla passione VERA che sboccia tra un uomo ed una donna, anche non ricambiata, pensare tanto male della propria vita, devo dirlo, mi sembra una follia.

Devi premettere che, quando scrivi, lo fai per allietare la tua vita, non per dimenticarla!

CIAO CIAO, ancora complimenti!!

Recensore Junior
25/08/10, ore 20:15

Oh Ale tesoro è stupendo! Mi sono ritrovata in ogni singola parola...Forse è proprio vero: scrivere è una droga della quale non potremo mai più fare a meno. Però, pensandoci bene, preferisco vivere tramite le emozioni datemi dal profumo intenso di un libro nuovo, tramite i personaggi a cui io stessa do vita piuttosto che vivere la vita reale, di tutti i giorni. Mi illudo, lo so, a pensare che magari, un giorno, anche la mia vita scorrerà tra le magnifiche sfumature di un romanzo, eppure sono conscia che è tutto un'illusione.
Una magnifica, maledetta illusione.

Raim.