Recensioni per
La mia Parigi e me.
di Otella

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
20/10/10, ore 20:40

Ciao! Chissà perchè parliamo poco di lei ... Io, lo ammetto, ho un po' paura reverenziale a scrivere di lei. Dopo aver anche visto in internet la maschera mortuaria in cera ... mi vengono i brividi al pensiero di cosa ha passato fisicamente per trovarsi ridotta così; e poi, le accuse rivoltanti al processo farsa ... E'  sempre ingiustamente "massacrata" dalla storia, come se non bastasse tutto quello che ha patito in vita! C'è ancora gente ignorante che la nomina per la faccenda delle briosches, che nemmeno fu detta da lei!
Ma chissà perchè, spesso è così: sempre pronti a ricordare gli sbagli e mai il bene fatto.

"che sprizzava innocenza e sobrietà", come la moda da lei inaugurata, dopo gli eccessi dei primi anni a Versailles
Il "leggero zoppicamento", mi fa intuire che i Reali sono già parzialmente prigionieri al Tuileries. Ricordo che poi ebbe anche emorragie e nessuno ebbe un briciolo di comprensione (d'altronde, avrebbe perso la testa chiunque si fosse mostrato anche solo gentile)... però non ricordo perchè zoppicasse...
Fu davvero una buona moglie per Luigi, nonostante le differenze abissali; ogni volta che si prospettava una possibilità di fuga, lei rinunciava se non poteva avere la famiglia unita; nel suo testamento, Luigi disse di non aver nulla da rimproverarle.
La cerimonia della vestizione: ricordo quella del film della Coppola, divertentissima per quanto assurda, povera Antonietta!  
Bel pezzo! Grazie per aver parlato di lei!

Recensore Veterano
28/08/10, ore 13:25

Ciao!!!! Allora io Maria Antonietta non l'ho mai potuta reggere.. eh eh.. e sarebbe impossibile visto che io saro ora e sempre dalla parte del mio povero piccolo Maximilien de Robespierre... comunque sia l'analisi di Maria Antonietta mi è piaciuta.. hai saputo caratterizzare bene questo personaggio nulla da dire in proposito.. il suo senso di inadeguatezza e l'ingenuità della sua giovinezza si possono leggere molto bene in questo tuo racconto.. come la consapevolezza che presto sarebbe tutto finito.. che anche lei avrebbe incontrata la morte.. anche se sono certa che una speranza di riuscire a salvare l'avesse anche lei... soprattutto fino a che il fratello era al trono d'Austrias.. inoltre la decisione definitiva della sua morte è stata presa solo nel 1793.. anche perchè si pensava di mandarla in america.. ma il mio povero piccolo non era d'accordo.. si un tipino adorabile vero???
Parte quello davvero bella questa immagine della regina.. anche se ovviamente non potrò mai essere dalla sua parte.
Complimenti e spero di non averti offeso
Priscilla Corvonero

Recensore Master
28/08/10, ore 13:11

Concordo appieno su tutto!! La povera Regina altro non fu che una vittima, un capro espiatorio di quel marcio e corrotto sistema feudale che in Francia ebbe il suo vertice. In fondo, era facile far cadere tutte le colpe su una straniera, estranea alla Francia, che spendeva denaro in feste ed oggetti lussuosi solo per colmare il senso di vuoto e di straniamento che le assurde regole della Corte le causavano, spersonalizzandola, per vederla solo come "colei che doveva dare alla luce l'erede al trono": non la vedevano come una persona, ma come una sorta di oggetto da riproduzione, di "fattrice"; chiunque, in questo modo, si sentirebbe defraudato della propria personalità, e cercherebbe "sollievo" altrove; ora, il solo "altrove" concesso a Maria Antonietta, in quella gabbia dorata di Versailles, erano i lussi sfrenati: le si può dunque fare una colpa, se solo a quelli si rivolse? E poi, a dirla tutta, erano i nobili i veri colpevoli: in fondo, il feudalesimo è nato per opera loro, o no? (Basta dare un'occhiata all'origine di questo triste fenomeno storico per capirlo). Per secoli, essi hanno cercato di mantenere i privilegi acquisiti tramite il feudalesimo, vessando e torturando il popolo, e le cose sono decisamente peggiorate sotto Luigi XIV, che cercò di contrastare il loro strapotere, instaurando una sorta di "codice" per tenerli a bada, un "codice" che prevedeva sperperi e lussi ancora peggiori; e loro, naturalmente, lo hanno seguito fedelmente, aumentando gli sperperi e le vessazioni, per poi fare ricadere, al momento opportuno, la colpa su una "straniera" che cercava solo di dimenticare le sue pene, anche se nel modo sbagliato (che era l'unico offertole, nell'ambiente). E tutto questo nel momento di maggior miseria della povera gente: da qui, poco dopo, la Rivoluzione, che grazie al Cielo ha spazzato via per sempre quell'assurdità storica che è stata il feudalesimo; peccato che ciò abbia richiesto le sue vittime, e che Maria Antonietta, e lo stesso timido Luigi XVI furono tra essi.

Recensore Veterano
28/08/10, ore 09:17

Quanto hai scritto è veramente toccante.
Si percepisce quasi l'atmosfera dell'alba, lo stato d'animo di Maria Antonietta che è, ormai, rassegnata al proprio destino.
Ho adorato anche la tua descrizione di alcuni luohi di Parigi: mi riporta alla mente alcune immagini della Parigi che ho visto io, seppure sono consapevole di come questa città sia molto cambiata dai tempi della monarchia di Luigi XVI.
Solo, mi chiedevo, vista la presenza praticamente nulla dei personaggi dell'anime, se non sarebbe stato meglio postare quanto hai scritto nella sezione "Storico" piuttosto che in questa! :)
Comunque ti faccio i miei complimenti!
Alla prossima!

Nuovo recensore
28/08/10, ore 00:42

Che Maria Antonietta sia stato un personaggio sottovalutato non c'è alcun dubbio...forse perchè vederla per quello che non era, colpevolizzarla o semplicemente vederla come una stupida è sempre stato più comodo e più immediato che cercare di indagare a fondo nella sua personalità...Mi è piaciuto questo breve testo anche se leggere di "sfrontato egoismo" parlando proprio della regina mi sembra poco appropriato...mi spiego, ho notato che tu hai dato a queste parole un altro significato, mostrandolo come "istinto di sopravvivenza", ma da ciò che so Maria Antonietta è stato tutto fuorché egoista...che poi fosse un'ingenua e abbia sprecato delle enormi quantità di denaro non ci piove, ma io non riuscirò mai a vederla sotto una luce negativa, finirà che ad ogni suo errore riuscirò a trovare una giustificazione...eh eh, si è capito che è un personaggio che adoro giusto un filo?! :D
In molti non la odiano al giorno d'oggi, ma in molti non la capiscono comunque, vedendola solo come una povera anima senza cervello, però tu hai dato un'immagine diversa, hai dato l'idea di una donna forte, coraggiosa e ormai consapevole di quello che è stato e di quello che sarà, consapevole dei suoi errori e di quello che ormai la aspetta...Consapevole di aver sempre dovuto indossare delle maschere, di non aver mai potuto essere se stessa, una donna che è sempre stata prigioniera del suo destino...
questa donna avrebbe poi affrontato la morte a testa alta, senza vergogna, finalmente consapevole della persona che era in realtà...
Dunque ti faccio i complimenti...
Brava :D

Recensore Master
27/08/10, ore 23:05

Mi è piaciuto tanto leggere questa storia. Le storie belle e originali sulla regina di Francia sono assai poche, ma questa è davvero ben scritta.
L'hai colta in un momento di solitudine, quasi d'intimità, mentre passeggia per le strade di Parigi (non so se l'abbia mai fatto davvero) e ricorda il passato, la vita a corte, la madre a Vienna, e intanto si rassegna al mondo che crolla attorno a lei, travolto dalla rivoluzione. Brava.