Recensioni per
Il sentiero degli amanti
di Giulz87

Questa storia ha ottenuto 32 recensioni.
Positive : 32
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/09/10, ore 10:52

Ciao Giulia! Volevo complimentarmi con te anche per questa raccolta di drabble, davvero molto belle, hai uno stile interessante ed una proprietà lessicale accurata ed impeccabile, complimenti! La poesia é stata davvero molto bella e suggestiva.
Non vedo l'ora di leggere la prossima. Baci, baci ^_^.

Recensore Junior
26/09/10, ore 09:28

Ciao tesora!Ti informo subito che queste sono le poesie che mi piacciono di più eh...Sono più che bellissime, d'altronde su un personaggio come Vegeta..."L’amore

si trasforma in dolore…

Abbandona la nave,

guerriero schiavo del tempo,

abbandona la nave…"

abbandona la nave anche se troppo tardi., credo che la nave da abbamdonare sia il passato triste e doloroso di Vegeta vero?Un guerriero schiavo di un tempo che non esiste più, il tempo del suo regno...Passiamo alla seconda,"Abbandono la nave

prima che sia troppo tardi…

ingenuo poi capii

quanto tardi già fosse", lo capi terd Vegeta che era tempo che abbandonasse quel passato per sempre, ma lei lo aspetterà in eterno..Fantiche le ultime strofe, e come se si collegassero tra di loro e si unissero, come i pensieri di due persone distanti ma uniti...Wow..stavolta hai superato davvero te stessa..un bcione tao..scusa se la rece è piccolina ma la connessione va è viene e rischio di non fare in tempo a recensire la tua fic nuova..un bacione da lucy...

Recensore Veterano
24/09/10, ore 14:59

Ciao!! Eh sì, anche io non vedo l'ora!:D Comunque, tornando a noi, devo dire che sei migliorata rispetto alle poesie precedenti! Detto questo mi concentro sulle due poesie.
La prima:
Il "tic tac" è la prima cosa che viene in evidenza, perchè va a braccetto con il "tap tap" della seconda, infatti se nella prima poesia Bulma conta le ore, prima di decidersi ad andare dal "guerriro schiavo del tempo"; nella seconda, invece,é Vegeta che ha conta i propi passi, una volta abbandonato la nave.
Un'altra cosa, "abbandova la nave"; credo che questa nave possa essere riferito all'orgoglio di Vegeta: Bulma invoca il suo nome, pregandolo di lasciarsi andare; ma poi l'invocazione cambia, collegandosi ai versi "l'amore si trasforma in dolore". Infatti, nell'ultimo verso, la donna non prega affichè Vegeta si lasci adare con lei, ma lo prega di allontanarsi da lei. La scienziata di è ormai innamorata di lui, ma conoscendolo sa che lui non sarà il primcipe azzurro delle favole, per questo vorrebbe (dato che lei non è in grado di farlo) che lui "abbandonasse la nave", cioè lei. Tuttavia, la donna sa anche che ormai è troppo tardi, e fuggirebbe il dolore con altro dolore: l'assenza dell'uomo, forse anche più grande, per questo decide lei stessa di andare da lui.
Sai, mi vengono in mente i versi: e il naufragar m'è dolce in questo mare, da riferirsi a Bulma ;)
Ora, non mi perdo in chiacchiere e parto con la seconda:
La seconda devo dire che è piuttosto ambigua, nel senso che sembra quasi che Bulma e Vegeta diventino una cosa sola. Perchè vengono parafrasati i versi della poesia precedente.
Insomma, alla fine i due hanno provato le stesse emozioni. Vegeta, si impone di abbandonare la nave, credendo di essere ancora in tempo, al punto di fare appello al proprio ego, al proprio orgoglio. Orgoglio che ancora una volta va a farsi benedire! Perchè, ormai è davvero troppo tardi!
Uff, ho faticato non poco per questa recensione. XD Ora dovrò ricaricarmi prima di lasciarne un'altra!
Davvero molto belle, mi fa piacere che ti piacciano le mie interpretazioni!^^ Alla prossima, ciauu!

Recensore Master
24/09/10, ore 14:46

Ciao Giulz questo capitolo è davvero davvero bellissimo, mi sono davvero piaciute queste due poesie, wow sei mitica. Ma come fai? Dico io! Sarà perchè sei troppo brava! Comunque, secondo un mio punto di vista, ho trovato questa storia più misteriosa delle altre! Comunque grazie per avermi informato della tua storia. Anche se molte volte avrei voluto leggere altro di tuo, ma sono in raining Rosso, e non posso leggerle non perchè non ho l'età, ma non sono il mio genere. Diciamo che mi impressiono facilemente ^^'. Comunque ora ti saluto un bacio Fanny Sonny.


Ps: Non ho mai scritto una recensione così lunga!

Recensore Master
24/09/10, ore 11:41

ma io mi ero dimenticata di recensire ...ç__ç Cmq, puoi chiamarmi Marty, mi fa piacere!!^^ Allora quest'ultima poesia mi è piaciuta tanto, mi ha lasciato l'amaro in pocca. Lui sa che non lo deve fare ma lo fa! Purtroppo non ho potuto sentir la canzone poiché l'audio del mio pc momentaneamente fa cilecca!!ç_ç
Cmq brava!^^ Mi piacciono!!
Un bacione alla prossima!

Recensore Veterano
24/09/10, ore 00:17

Ciao cara! Bellissime entrambe le poesie, mi è piaciuto molto l'accostamento delle loro sensazioni al naufragio e all'abbandono...

"Abbandono la nave

prima che sia troppo tardi…

ingenuo poi capii

quanto tardi già fosse."

Quest'ultima frase fa capire tutto... ed è quella che mi ha colpito di più!!! Potrei dire che quasi sempre preferisco le poesie che scrivi su di lui ma forse è xchè, cm ho sempre detto, Vegeta è 1 personaggio nel quale si può cogliere un carattere ricco di sfaccettature, molto + degli altri personaggi...
Continua così, alla prossima! =D
Baci

Recensore Junior
17/09/10, ore 21:25

Ciao carissima tesora!Che bello leggere un tuo nuovo chappy in anticipo, e chi resisteva un altro pò...Ho visto anche che hai iniziato una nuova fic, appena termino la recensione vado a vederla e ti faccio subito sapere eh...Allora cominciamo con la prima poesia,"Non c’è alba non c’è candore, del tuo mondo sei l’assoluto creatore", su questi versi solo una parola si può usare:SUBLIME!!!!!Tesora tu all'inizio hai detto di essere un pò acerba nella poetica, ma ti posso assicurare che chi legge questi versi pensa l'esatto contrario, nal mondo dei Sayan non c'è spazio per l'alba e il candore, poichè è un mondo di tenebra e violenza, e lui, il Principe DISTRUTTORE VEGETA è il creatore, ottima l'associazione distruttore/creatore.
"Ed io senza mappa mi addentro", Bulma la ragazza sociale che tutti vedono, in realtà è una ragazza triste e sola, per questo è l'unica che comprende l'oscuro Principe, è stata sola finchè non ha incontrato il suo vero amore, ed entrare nella sua oscurità non le fa paura, poichè sa che c'è LUI,"Nella penombra mi siedo,ed il tuo tocco attendo", in quel mondo così oscuro lei entra e si siede aspettando solo il tocco del suo "dolce" amore...
Passiamo a “Stella cadente”, "Cade una fiera stella sulla mia Terra…E’ luminoso il suo brillare è armonioso il suo respiro", nella sua eterna ed eterea oscurità cade una dolce e brillante stella, lei così luminosa, che attende solo lui, portando la luce in quell'oscurità, illuminando la sua vita...
"Non sono pronto all’affezione…Superbo non merito l’amore", questi sono i versi che adoro di più, il dolore e l'odio lo hanno accecato, non è pronto a ricevere tutto l'amore che lei ha solo per lui, vuole il suo amore, ne ha bisogno, ma deve ancora capire che la dolcezza, l'amore, la passione sono presenti anche per lui, e solo con lei riuscirà ad averle...Che belle tesora, parlono da sole le tue parole, ogni volta mi fai viaggiare anni luce con la fantasia...BRAVISSIMA...Vado a recensire l'altra fic..un bacione e a presto...Cmq sto molto meglio, finalmente il mio stramaledetto raffreddore se ne andato,sei carina a chiederlo cmq..ED inoltre, MI PIACE UN CASINO SPIKE, sai ora sui RAI4 stanno trasmettendo la serie tv Angel, e c'è quel gran pezzo di ragazzo di Spike, adoro il suo sarcasmo, il suo humor nero..semplicemente adorabile...Allora abbiamo dei gusti molto simili eh..un bacio..

Recensore Veterano
17/09/10, ore 12:46

Ciao!!! Allora, visto che sono due, riprendo il solito schema!^^
Recensisco la prima:
"Del tuo mondo sei l'assoluto creatore"... ma come ti è venuta? E' bellissima, molto appropriata per descrivere il mondo del nostro principe. Soprattutto, è particolare l'uso del vebo "creare" associato ad un distruttore; Vegeta cerca il suo io sayan nella distruzione, nella lotta e in tutto ciò che comporta: solitudine. Si è creato un mondo in cui solo lui crede poter stare; un mondo fino a quel momento (il momento in cui incontra Bulma) inaccessibile a tutti, sia per suo volere che per volere degli altri. Poi, però la donna è riuscita a trovare, nonostante "senza mappa", la strada per arrivarci; forse perchè anche lei è illumintata dalla propria solitudine (la penombra). Siamo tutti abituati a vedere in lei un persona solare e socievole, invece è come se si fosse resa conto di essere stata da sola fino a quel momento, poichè senza l'uomo giusto: Vegeta.
E' al buio, ma invece di "accendere la luce" si siede e aspettata il tocco dell'amante, perchè dentro di sè sa che quel "tocco" arriverà: anche il sayan lo vuole.
Recensisco la seconda^^:
L'attenzione è subito calamitata al centro della poesia, con i versi "in questa notte porta il sole, e irraggia ogni cammino". Versi collegati alla penombra della prima poesia. Se infatti, nella prima la donna aspettava l'amante in penombra (la penombra è Vegeta stesso) qui, Vegeta si illumina di lei, di Bulma.
Egli sa di essere un buio profondo (solitudine, depressione per non essere riuscito a raggiungere i propri obiettivi, rabbia, frustrazione e ditruzione) eppure quella luce, ha deciso di illuminare il suo essere mettendo in luce ogni suo difetto. Ogni orribile suo "difetto", ma non ne ne è spaventata, ma anzi, proprio questi ultimi lo rendono l'uomo che ama. E tutto questo, Vegeta non riesce a capirlo, cioè non riesce a capire perchè, quel sole ha scelto proprio la sua notte.
E qui chiudo e mi dileguo!^^ Belle come al solito, carissima! Alla prossima!:D

Recensore Master
16/09/10, ore 16:39

Ciao, ho trovato un pò di spazio per recensirti: Allora questa raccolta mi è piaciuta molto, la trovo davvero stupenda, e tu sei davvero bravissima, sai descrivere tutto al meglio e queste poesie sono favolose. Complimenti davvero, wow mi hai lasciato senza parole. Vegeta e Bulma non sono la mia coppia preferita ma mi stanno simpatici. Però nelle poesie danno un certo effetto, bho forse è una mia impressione ma gli hai dato un tocco di mistero, molto bello. Comunque ancora complimenti spero di leggere qualcos'altro di tuo. Un saluto Fanny Sonny

Recensore Veterano
16/09/10, ore 00:49

"Non c’è alba

non c’è candore,

del tuo mondo

sei l’assoluto creatore."

Solo questo. BRA-VIS-SI-MA!!!!!!
Bacioni!
P.S.: eccoti il 7° capitolo!

Recensore Master

We ciao! Bella! Mi è piaciuta la prima in modo particolare!
"Ed al suo figlio prediletto apro la mia dimora."
Mi è piaciuta molto!^^ Bulma lo invita, e lui risponde: "Lei innocente mi guarda, ed ai confini del blu una porta si apre. Non posso che entrare."
Prime poesie mi hanno trasmesso molto!^^

Recensore Veterano
12/09/10, ore 22:17
Cap. 5:

Ed eccomi qui carissima Giulia: pronta a recensire (finalmente) la tua ultima poesia!!^^
Allora per prima cosa ti dico che mi sono piaciuti tanto questi versi: "i pensieri volano lontano i cuori battoni vicini". Davvero belli, danno l'idea di un abbraccio sentito e carnale. Quei cuori che, sotto pelle, battono vicini e all'unisolo trasmettono un'immagine semplice ma suggestiva secondo me, soprattutto se consideriamo che uno dei protagonisti è un alieno. Proprio per questo è interesante la simmetria dei loro gesti e dei loro pensieri.
Riguardo questa simmetria, questa volta hai scritto una poesia soltanto, però si intuiscono i versi dedicati al sayan e i versi dedicati alla donna, per poi convergere un'unica sensazione per entrambi.
Molto intese anche le battute finali "Qui non guardiamo ma vediamo... Qui non parliamo ma sentiamo". Loro non si vedono, presumibilemente perchè al buio, ma riescono a guardarsi attraverso la gestualotà delle mani ("Nel buio la mani fan da guida ... sagge concernono"). Non parlano ma sentono, percepiscono le stesse cose. Il non parlare accostato a al sentirsi è un binomio intrigante: perchè il primo richiede uno sforzo verso l'esterno, il secondo invece riguarda uno sforzo intimo. E alla fine il tutto converge nel "nostro Santuario"; il santuario è di per sè un luogo spirituale, rappresenta una figura che possiamo collegare a quel "sentiamo": i due personaggi, dimostrano, ancora una volta che anche senza parole sono in grado di comprendersi, si sentono (si parlano) ugualmente e si ritrovano in un "luogo" che seppur individuale (come ho scritto prima, il "sentire" riguarda uno sforzo intimo) diventa unico per entrambi poichè provano le stesse cose.
E qui finisco di dire scempiaggini!:D Spero di essere riuscita a scrivere qualcosa di sensato, perchè oggi pomeriggio ho fatto l'errore di addormentarmi e adesso sono un po' intontita, nel caso si rifarò nel prossimo aggiornamento!;)
In conclusione questa poesia mi è piaciuta molto!!^^ Un bacione e alla prossima!:D
Ps: non proccuparti assolutamente se mi rispondi con due righe, figurati!:D

Recensore Veterano
12/09/10, ore 14:36
Cap. 5:

Bellissima anche questa...! Che dire, cara, il capitolo lo posto appena finisco la recensione... Purtroppo, con l'inizio delle lezioni, non potrò più fare la nottambula... ahimè!! Ciao ciao! ;-D

Recensore Junior
11/09/10, ore 22:34
Cap. 5:

Ciao tesora!Visto che il mio bruttissimo raffreddore mi costringe a restare a casa di sabato sera almeno ne approfitto per recensire la tua poesia...Mi fa piacere che ti sia piaciuta la precedente recensione, e non ti preoccupare se la risposta era un pò corta,figurati per una buona torta questo ed altro...Penso che questa poesia descriva ciò che provino Vegeta e Bulma nel luogo in cui possono essere davvero loro stessi, senza meschere e altro, il luogo in cui annullano apparenze e orgoglio(soprattutto lui) e possono amarsi("i pensieri volano lontano i cuori battono vicino", questo è il verso secondo più significativo)."Perdersi…dentro a queste mura,fermarsi", il tempo e lo spazio si annullano in quel momento, in quel luogo, ci sono solo loro, liberi di perdersi l'uno dentro l'altro, il loro calore li riscalda.
"Nel buio le mani fan da guida,forti sorreggono,sagge concernono", ma non vi è paura di perdersi in quel momento, perchè in quel buio le mani dell'angelo guidano e sorreggono.
"Qui non guardiamo ma vediamo…Qui non parliamo ma sentiamo", questo è invece il verso che mi ha colpito di più, ed è molto profondo, perchè a volte guardiano è vero ma non vediamo realmente ciò che la vita ci ha messo sul nostro cammino, davvero il verso più incisvo e profondo.Tesora in ogni tua splendida poesia le parole sono messe sempre al puntino, dense, profonde, coinvolgenti, traboccanti di verità ma al tempo stesso mistero, ho queste sensazioni ogni volta che le leggo, ke belle...non deludi mai..Un bacione tesora e Buon fine settimana...lucy..

Recensore Junior
08/09/10, ore 21:55

Ciao tesora!Di solito adoro leggere e rencensire le fanfic di notte, ma ora con l'università molte volte Morfeo viene a farmi visita molto presto."Il tuo sguardo dentro mi spezza ma il mio cuore non disprezza", che versi sublimi, lo sguardo duro e penetrante del sayan lacera dentro Bulma, lacera il suo essere una donna che soffre per un uomo che pensa non la potrà mai amare, ma il suo cuore non la tradisce,e non sbaglia,va oltre quello sguado truce e capisce che quelle scure iridi sono la corazza del suo vero amore, allora lo accolgie completamente.Passiamo alla seconda poesia,"E’ arduo il tuo calore…ma il tuo tocco è il mio destino", il suo calore, il suo essere una donna di fronte a lui, piegha e combatte il suo spirito guerriero, ma non può combatterla nè respingerla, lei è il suo destino, lei è la sua strada, il suo cammino, lei lo salverà."Sento i tuoi occhi ed il loro calore,sento il tocco
del tuo amore",le sue azzurre iridi e il calore che lei mi dona,mi fanno percepire tutto il suo amore per me, sarei uno stupido a non lasciarmi andare a lei, solo lei mi merita(ho scritto quello che secondo me pensa Vegeta nel momemto in cui Bulma lo accarezza e lo guarda negli occhi).
"Il tuo mondo celeste in sospeso mi tiene…Senza timore la tua mano mi regge",lei con suo amore lo sta cambiando e lui resta in bilico in un mondo che non gli appartiene, ma che desidera da sempre, un mondo non nero, ma celeste, celeste come lo sguardo del suo angelo personale, ma lui non ha paura che la mano di quell'angelo csoì coraggioso lo regge a sè...Questo è tutto quello che mi è venuto in mente nel momento in cui ho letto le tue bellissime poesie, spero ti piaccia.Come avrai capito adoro scrivere, e le tue parole stimolano molto la mia fantasia, soprattuto le poesie che io adoro, e cerco sempre di farne una mia piccola interpretazione intorno...Brava tesora, non ti preoccuapre che non mi deludi...un bacione e a presto...ps...ho rinviato la recensione perchè rileggendola ho visto alcuni errori...

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