Ciao. Mi devo distaccare dagli altri commenti, che rispetto totalmente.
La tua lirica, è sicuramente il frutto di una sensazione molto forte, avverto un forte dolore, vuoi tendere al pianto, e questo è bellissimo.
Eppure menca qualche cosa, un'essenza che gli scorra nell'interno.
La poesia non è solo quello che leggiamo, ma in particolare quello che sentiamo.
L'involucro è molto buono, ma manca quell'anima che la renderebbe nel vero senso della parola Poesia.
Scrivi ancora, non fermarti, vola, perchè solo chi vola vive davvero.
Alex Karter

Per la miseria.
Scusa la schiettezza ma non mi viene nulla di più "delicato" da dire!
Molto dura, ed anche disperata in un certo senso;
e forse è pure perché mi ci rivedo un minimo (anche se non del tutto)che mi ci sono come perduta dentro..

Da queste righe tua nonna sembra un'apparizione mastodontica, gigante, mi ha fatto pure un po' paura all'inizio...poi però c'è l'immagine del pilastro, di un grandezza che non è usata per soverchiare ma per far "poggiare", e tutto assume toni diversi. Bellissimo il verbo "sciogliere" che (almeno a me) trasmette l'idea della lentezza, di un morire che non è chiudere gli occhi e basta, ma un andarsene piano piano, poco alla volta, giorno per giorno. Hai questo talento per le immagini tu...^^

Bella e dura, e di nuovo bella. Mi ha ricordato i funerali della Mamà Grande.