(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Perchè non avrei potuto sottrarmi dal leggere e dall'adorare questa macabra meraviglia.
Così veloce e incisiva da sentirla bruciare sulla pelle.
è bella. Lo dico, come lo dico spesso.
Me è un "bella" diverso dal solito.
Perchè è una di quelle storie dalla bellezza sfregiata, in senso buono ovviamente. Una di quelle che apre in se stessa uno squarcio, che svela i propri personaggi.
Già, la bellezza è apparentemente perfezione, ma il rovescio della medaglia c'è sempre.
Delle cose di cui mi è rimasta più dentro è il nome della protagonista.
Claire.
Chiara, un nome così innocente, così azzeccato per quella fantomatica espressione di perfezione.
Ma così illusorio da essere sudicio della propria falsa innocenza.
E quel dedalo di minuscoli dettagli che evadono dal testo, rendendolo così incisivo, come detto prima.
A partire dall'immagine del tramonto: esso racchiude, infatti, la fulgida bellezza di quei brevi attimi -brevi- e si riversa nella notte che più gli è congeniale, che non può evitare di decadere nell'ombra.
-Claire.-
Vi è il vento, e cito:
“C’è sempre il vento”
Dagli alberi cadono delicati petali di ciliegio, che danzano nell’aria.
Di nuovo il vento è l'anima che si ribella, e i ciliegi, quella dannata bellezza, ostentazione di una perfezione astratta.
-Claire.-
“Una scenografia perfetta, mia prima ballerina”
[...]
“Perfetta interpretazione”
E la frase che lascia crollare tutto il teatro, il mondo, in cui si rivela l'esistenza della "scenografia".
Scena non realtà. L'esaltazione del sipario e il suo crollo.
Anche l'immagine dei ciuffi che sfuggono dalla coda mi hanno dato la rappresentazione dell'anima che sfugge dalla propria apparenza, incontrollabile fino in fondo, d'altronde.
-Claire.-
E ancora Claire.
“Un fiore di ciliegio”
Claire sembra, ma non sempre è.
Claire -chiara e terribilmente scura dietro- che non è cattiva. E' artista.
Prava giustificazione che in molti amano ripetersi, quando sei artista sei incontrollabile, sei forte di te stesso e della tua anima.
è artista di un quadro macabro, che lascia scivolare il sangue lungo la cornice, senza mai svelarlo davvero.
In sintesi una storia piacevole e forte, che si rivela essere teatro lei stessa,
carica di retroscena, con la sua prima ballerina.
Che spero venga seriamente tenuta in considerazione dall'amministrazione per il suo valore.
Faccio i complimenti all'autrice, sperando di aver davvero colto ciò che desiderava rappresentare.
Ti stimo Gemella. ♥ |