Recensioni per
The last time, I swear
di Stregatta

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
30/12/12, ore 01:21
Cap. 1:

Mi è piaciuta molto, breve ma delinea bene il rapporto fra Brian e il sommo e anche l'evoluzione dei rispettivi atteggiamenti. È bellissima la conclusione del dialogo al bar, David che in realtà capisce di B. molto più di quanto voglia far vedere e tutti e due che giocano sul filo della battuta per evitare confessioni fastidiose. - Cosa vuoi fare? [...] Brian sospirò. - Voglio bere questo. è di un'umanità disarmante, poi sarà che avevo appena letto Ho dei problemi con Steve ma mi stava venendo il magone. Ecco .
Complimenti davvero, sei una di quelle autrici che vorrei scrivessero dei Placebo dalla mattina alla sera perché sei terribilmente brava.
(Recensione modificata il 30/12/2012 - 01:25 am)

Recensore Veterano
07/05/12, ore 23:27
Cap. 1:

Che amabile pairing!
Hai trovato uno di quei quattro gatti Mowie-fan che popolano la sezione e finalmente ho uno straccio di tempo per dirti la mia *_*
Innanzitutto la novità dell'argomento che è trattato poco e male in questo fandom, diciamo che non è una coppia che gode di grande fama.
Poi la delicatezza con cui lo tratti, un gioco di allusioni, di frasi e pensieri intricati che costringono il tuo lettore a stare attento, a cercare di cogliere le sfumature e la trama dai tratti sbiaditi come un acquerello annacquato.
La storia è essenzialmente una rottura degli equilibri che preesistono fra la canonica coppia marito e moglie, (che sfizio poter dire I Bowie! mwahahahah) e la Mowie che sembra una storia finita ma di fatto è un'amicizia malata, dove l'amante ha le fattezze dell'adulto, responsabile ma desideroso di sognare e ritrovare nell'amato un'adolescenza che ormai hanno passato entrambi da tempo. Ne è la prova evidente il fatto che, nello snodarsi dei pensieri di David, si avverte sempre un senso di tenerezza per Brian, che lui continua a considerare alla stregua di un bambino. è un motivo insistente, quasi assillante, se ne leggono segni ovunque e non semplicemente in quel vezzeggiativo che gli affibbia, "piccolo".
David non si è mai rassegnato al fatto che Brian Molko ha ormai trentacinque anni e io non mi ero minimamente accorta che il periodo era quello di Meds finchè non ho letto chiaro e tondo quelle quattro benedette lettere.
Forse, in parte, questo contribuisce a rendere il carattere di Brian molto più infantile di quello che risulterebbe da un altro punto di vista.
Dall'altro lato però il tuo Bri non fa niente per smentirmi; sente il bisogno di sfogare la tensione e la delusione che ha accumulato nei gelidi silenzi con Steve ma prima di ammettere a sé stesso di avere bisogno di aiuto abbaia aggressivo e sferzante con la sua adorabile lingua biforcuta. E David aspetta paziente, ricoprendo il ruolo che in genere è quello di Santo Stefan, ma con un'eleganza che non esiste nello svedese.
Poi c'è quel senso di familiarità, di intimità che alleggerisce la chiacchierata all'ultimo regalandoci una piccola immagine di un adorabile Brian-lolita che rimane caro a David, come se lo facesse ritornare giovane.
Ho amato la piccola definizione che hai dato di Brian, del suo lato oscuro e dei suoi umori variabili: ciclico, qualcosa che ritorna sempre, un serpente che si morde la coda, in poche parole qualcosa che si porta dietro e che non è mai riuscito a risolvere, insomma una definizione piuttosto originale per etichettare i fantasmi del passato.
Quanto a David, nella sua smania di mantenersi giovane, libero, indipendente, ha fatto uso e abuso della pazienza proverbiale della sua adorata magliettina, la sua "Helena" (oddio prima l'accenno Molsdal adesso questo... tra poco ti dirò che ho riconosciuto un po' di Steve nel gatto di casa Bowie! ò.ò ), con un tocco di esotico come suggerisce la metafora della pantera assonnata.
Iman è davvero una figura ambigua nella tua storia e molto più nobile di come la immagino io. La gelosia e l'interesse che lei dimostra per Brian sembrano una messa in scena orchestrata forse per noia, forse per rivendicare il suo ruolo di compagna e così ribadire che le libertà di cui gode David sono sue concessioni, in un qualche modo o forse per qualche altro motivo decisamente misterioso... l'ho già detto che è un pochino ambigua? xD
Fatto sta che non sembra affatto sinceramente preoccupata che David possa lasciarla e sembra nutrire la sicurezza che non lo farebbe comunque.

Ok, ho delirato abbastanza sulle dinamiche di questa storia, tra un po' passerò alla fantascienza! :)
Indi, due parole sullo stile: trattare il genere introspettivo è difficile, è facile essere banali o noiosi, io stessa non amo troppo quell'etichetta, ma qui è un'altra storia.
Qui la parte introspettiva è un'accurata narrazione di piccoli dettagli messi l'uno accanto all'altro, ogni tanto qualche citazione (vedi il pomeriggio buio e tempestoso alla Schulze), immagini e piccole metafore che rendono particolare quello che sarebbe banale (mai chiamata una relazione "un'endovena di adrenalina") , una gestione magistrale dei dialoghi che sanno mischiarsi all'azione senza costituire il solito blocco da sequenza dialogica stile scambio serrato che non funzionerebbe nel tuo caso; qui i tempi si dilatano, è tutto più lento e sfocato, ogni tanto una messa a fuoco su qualche particolare, descrittivo o introspettivo.
La frase finale non è molto d'effetto come fulmen in clausula però è arrivata al momento giusto.
Bene, ho delirato anche qui e sappi che un giorno recensirò anche "Burger Queen" che ho amato alla follia! *__*
Il fatto che tu sappia cambiare genere in modo così disinvolto mi meraviglia davvero...
A presto, spero,

Neal C.
(Recensione modificata il 07/05/2012 - 11:51 pm)

Recensore Veterano
13/09/10, ore 11:28
Cap. 1:

Bellissima come sempre!!! ho letto tutte le altre tue storie e mi piace davvero tanto come scrivi :) complienti davvero!!!