Ok, ahm... questa è la mia prima recensione semi-seria su questo sito e soprattutto è la prima recensione degna di questo nome per qualcosa che hai scritto, Mimi! Spero di non emulare miei più noti predecessori (!!!) e di fare una buona figura da recensora (?), ma insomma, siate clementi! <3
Ho chiesto personalmente a Mika di leggere questa fic per il mio nuovo e malsano interesse del momento: la follia. Sono letteralmente affascinata da questo soggetto e volevo vedere come la cosa potesse essere sviluppata nei modi più disparati. Ho letto qualche libro, mi sono immersa nelle interviste di Justin Furstenfeld (cantante schizofrenico e bipolare dei Blue October) e avevo bisogno di nuovo materiale per sfamare il mio desiderio di conoscenza.
In particolare, quello che mi interessa nell'immediato è vedere come la follia possa essere idealizzata e romanticizzata da alcuni ed invece come sia effettivamente terribile e spaventosa agli occhi di altri. Intendiamoci, la follia è sempre piuttosto destabilizzante ma può anche essere vista non come un deficit ma piuttosto come un surplus. Un vedere di più, vedere oltre, percepire qualcosa che all'uomo medio non è dato di vedere. Spesse volte la follia è accostata all'opera artistica, ad una diversa sensibilità. Ma, nonostante tutto, ho paura che questo secondo approccio sia piuttosto un'idealizzazione di qualcosa che invece è molto più negativo ed implica ben altro. Ho paura che, agli occhi di chi ne soffre (o dei parenti di chi ne soffre) tutto questo discorso sulla diversa sensibilità etc non sia altro che una mancanza di oggettività e di tatto.
MA! mi sto perdendo in altri discorsi. XD;
Tutto questo era per dire che ho apprezzato la luce sotto cui hai sviluppato il racconto! Nella tua fic sembrano essere, in qualche modo, presenti entrambe le anime della follia, fascinazione e paura, ben suddivise nei due tempi in cui sembra suddividersi (vedi? Potrebbero già farci un film, con tanto di primo e secondo tempo! :D)
Sicché, un pollice bene bene in alto per il soggetto della fic!
E, punteggio pieno anche per la tecnica narrativa: Mika, non so come tu abbia fatto, però davvero, hai usato una terza persona meravigliosa! Ho letto la fic in tempi diversi (perché per i miei standard era davvero lunghiiiissimaaa) e ogni volta che la riprendevo in mano restavo un po' spiazzata dal narratore in terza persona. Ogni volta era tipo: “WAIT, WHAT? NON ERA AL CHE NARRAVA IN PRIMA PERSONA?!” E no, non lo era! *zanzanzaaan* Eri tu ad aver usato questa tecnica narrativa bellissima (che ha anche un nome che vabbeh, io non ricordo) e l'hai usata benissimo, così che il lettore potesse entrare completamente nella mente del personaggio che sembrava narrare ma di cui invece era narrato! … Non so spiegarmi. ._. Comunque, davvero, da studiosa di letteratura (ho smesso di darmi della linguista perché ormai è inflazionato! u_u) quale sono, ho molto apprezzato!
Poi che altro? Ovviamente Ed e Alfons (ALFONS!) erano bellissimi. Cioè, più che bellissimi. ç_ç Bellissimissimi. Veniva voglia di innamorarsi di nuovo per essere belli come loro! Ed erano ancora più belli perché Ed era Ed, nel senso che era matto, ma matto nel modo di cui sopra, matto in maniera affascinante e appassionata. Boh, vabbeh, continuo a non sapermi spiegare! :D;
Ultimo appunto poi smetto che 'sta pagina di word mi opprime perché le altre recensioni erano più belle e più corte e soffro (!), il finale. Il finale è una mazzata, di quelle pese pese pesanti. Cioè, l'angoscia. Non scriverò niente perché insomma, sso'ssspoiler, però beh... credo che la cosa non potesse essere risolta in altro modo. Solo che... cioè... perché?! Perché sso'semprespoiler, quindi non me lo chiederò. Te lo chiederò dal vivo, vah, che faccio meglio! <3
Scusate, fate finta di aver letto fino a qui ed invece rileggetevi la fic, che è meglio! |