Davvero forte e, se mi concedi il termine, sovrumana nel proprio dipinto.
Premetto che questa recensione non è un ringraziamento, recensisco ciò che mi piace e che merita di essere recensito, e la tua opera lo merita davvero.
Sì, sono essenzialmente un'ingrata, ma grazie comunque per la tua recensione. ^^

Una poesia potente, che deambula in maniera pesante e crudemente piacevole, fra una forza ermetica, bestiale, nella prima strofa al languore asfissiante della seconda.
Eppure, e queste sono mie impressioni, in quell'asfissiare, la terza strofa ritrova una pace interiore e una speranza abbastanza inquietanti.
L'ultima frase, quella fra parentesi,poi, mi ha steso.
è davvero l'ultimo baluardo, la verità che opprime molti.
Vendere la propria anima, covo di disperazione e speranze vane, e ottenere un corpo. Una fonte di concretezza, di calore, che possa farci sentire, in qualche modo, più saldi e protetti.
E anche continuando a rileggerla evaderanno da essa miriadi di significati, fra cui anche un altro che ho trovato è stato il disprezzo iniziale per il corpo con all'interno un'anima.
Ma quell'anima eternamente più dolorosa che vorremmo scacciare.
Sono insieme al termine.
Sono insieme e fanno male, e noi desidereremmo un corpo saldo senz'anima, per non poter soffrire.

Spero di non aver detto stranezze o stupidaggini, questo è ciò che mi ha detto, con le proprie immagini e uno stile forte e prorompente che sa avvolgere con poca delicatezza il lettore, che lo strugge e lo fa crollare in ginocchio.
In poche parole un'ottima opera, i miei più vivi complimenti.