Alla fine, non ho mai recensito questo secondo capitolo e me ne vergogno molto, perché merita davvero.
Con le parole sei davvero brava: hai uno stile affascinante quanto Sebastian e questo si vede nel tuo scritto, che mi ha trasmesso tutto l'appetito, il "buon gusto", per così dire, il fascino seduttore e pericoloso del maggiordomo nero, splendidamente IC. E' difficile catturare tutti i lati della complessa personalità di Sebastian in uno scritto tanto breve, ma tu hai saputo mostrarcene molti: quelli suddetti ed in più il suo stupore ed il suo gradimento nello scoprire che divorerà un'anima pura e non i soliti spiriti corrotti, che ormai hanno perso il loro sapore a causa della malvagità di cui sono impregnati.
E poi mi piace tanto, il contrasto tra l'anima bianca di Ciel e quella nera di Sebastian. Dimostra come, nonostante la potenza superiore del demonio, lo spirito del giovane conte sia forte a sufficienza da aver conservato la propria purezza, la propria essenza nei tre anni che hanno trascorso insieme, come al contrario non accade con tutte le altre anime precedentemente divorate da Sebastian. E' una cosa sconvolgente, riscoprire ogni volta quanto Ciel sia forte, e ciò traspare da questi tuoi versi come succede nell'opera originale.
Bellissima raccolta, per quanto breve; l'ho amata davvero.
;bows

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°*° Ah, una Sebastian e Ciel non yaoi!
E' sempre un piacere leggerne: io odio le Sebastian/Ciel, ma leggere fanfictions dove li trattano come "duo psicologico", se capisci che cosa intendo, mi piace molto.
Trovo che questa breve introspettiva su Sebastian sia davvero suggestiva.
Il modo di andare a capo e lo stile utilizzato, che ammiro molto per il suo equilibrio tra ricercatezza e una semplicità concisa che permette di godersi appieno la scena senza "inciampare" su vocaboli strani, hanno reso la storia molto affascinante e questo, in un certo senso, ha reso Sebastian più IC di quanto non fosse: lo stile gli calza addosso, non so se mi spiego, come fosse fatto appositamente per lui ( per questo non amo le fanfictions su Kuroshitsuji scritte in maniera troppo semplicistica: perché nello stile si riflettono i personaggi, che appartengono ad un'epoca antica, decadente, elegante nella sua fatiscenza ).
La scelta di personificare, quasi, Orgoglio e Disperazione, poi, è un'ennesima chicca che inevitabilmente attrae il lettore: davvero ben fatto, ho apprezzato tanto quel passaggio!
Un unico appunto: l'accento di "perché" è quello acuto, non quello grave, ossia questo "é" e non questo "è". Al di là di ciò, non ci sono sbavature grammaticali, cosa che io apprezzo sempre tanto - certo, gli errori di battitura possono starci, ma quando non ci sono è meglio. XD
E nel buio della villa gli occhi di Sebastian continuano, imperterriti,
a sorvegliare l'anima del suo signorino. Splendida quest'ultima frase, molto agghiacciante, davvero inerente alle atmosfere cupe di Kuroshitsuji: Sebastian che sorveglia l'anima di Ciel ( piccola parentesi: l'anima di Ciel, non Ciel in sé, e questo l'ho davvero adorato, perché si distacca dal solito shounen-ai secondo il quale Sebastian sorveglia corpo ed anima ed è al tempo stesso squisitamente IC, perché in fondo quel che conta per il maggiordomo è l'anima di Ciel, e nient'altro ), non proteggerla, ma per poterla divorare, alla fine. Non è una frase molto originale, ma come l'hai posta tu mi ha proprio scavato dentro, messo i brividi.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, se rimarrà d'una qualità così alta. E grazie davvero per aver scritto questo.
'til next time, chu.