E' difficilissimo trovare non dico un buon Rorschach, ma addirittura qualcosa che sia vagamente Rorschach. Non ce l'ho con gli autori (specialmente coi tre disgraziati fanwriters italiani persi in mezzo agli altri tremila fandom), semplicemente "Kovacs" è senza dubbio un personaggio quasi impossibile da rendere bene.

Però, pazzesco, tu ce l'hai fatta! Ce l'hai ufficialmente fatta, almeno dal mio punto di vista.
Detto questo, per quanto mi riguarda la recensione è già praticamente finita: riuscire a prendere Rorschach ed inchiodarlo all'interno di una fanfiction è un merito abbastanza grande da lasciare in secondo piano tutto il resto.

Solo un altro paio di appunti: solitamente sono abbastanza contraria all'utilizzo dei nomi in lingua originale (Nite Owl, Owlship, ecc...), ma in questo caso lo accetto. "Gufo Notturno", come nome, me lo sono sempre sentita scomodo. Sarà perchè Rorschach è sempre lì a ripetere "Daniel, Daniel" ad ogni mezza frase, e mi chiedo quanto ci mettesse a parlare con lui prima dell'atto Keene, quando era probabilmente costretto a salmodiare "Gufo Notturno" tutte le volte che si rivolgeva a lui. Nite Owl è più immediato, più... nome da battaglia.

E poi, be', c'è il dettaglio che Rorschach... mettiamola così, quando si chiedeva se Veidt fosse omosessuale, non sembrava voler indagare per capire se chiedergli o no di andare a prendere un caffè assieme. Eppure, va bene lo stesso. Fa sempre piacere trovare i propri personaggi preferiti in situazioni dove mai ce li saremmo immaginati, e vedere come reagiscono, come si comportano.
Quindi, anche se la relazione tra di lui e Daniel non è precisamente come la vedo io... rimangono comunque talmente IC che pure questa visione non riesce a dar noia.

Insomma, ottimo lavoro!
Onestamente, spero che il prequel previsto per Watchmen (non so se ne hai già sentito parlare) ti darà nuove ispirazioni per scrivere ancora di loro!

È da quando ho visto il film di Watchmen che voglio leggere la graphic novel. Questo racconto mi ha fatto capire che DEVO assolutamente leggere la storia originale e vedere Rorshach all'opera. Il mio unico timore é di trovare il fumetto deludente rispetto al tuo lavoro. Qui sembra davvero di calassi nella mente del personaggio. Una profondità psicologica incredibile! Decisamente bellissimo!!! Complimenti!
Spero di poter presto leggere qualche altro tuo lavoro!
Vesalio

Oh, wow. Assolutamente una fic notabile. Scritta molto bene -e questo non è da poco -e inoltre personaggi del tutto IC. E che dire di Rorschach? Solo che lo adoro.

E poi la frase "Sai cosa vorrei? Vorrei che tutta la feccia della Terra avesse una gola, e io avessi le mie mani attorno ad essa." è perfetta per il personaggio, davvero. Vorrei averla pensata io!

A presto!

Guardando questa storia ogni tanto mi è venuto il dubbio di essermi fatta sfuggire qualcosa mentre leggevo la graphic novel, ma dopo secondi di profondissima riflessione sono arrivata alla conclusione che i dettagli che mi hanno turbato non c'erano, ce li hai infilati tu, ma ci stanno talmente bene che non si nota neanche l'aggiunta, sono la continuazione naturale del canon. Ti farei anche qualche esempio, avevo iniziato a fare una lista, ma mi stava venendo più lunga delle recensione.
Sono morta di affetto ed isteria alle fantasticherie di Walter su quella donna ipotetica, ho osannato le parti giustamente un pochettino splatter, mi sono abbracciata quando c'era Kovacs e ho sbuffato quando c'era Rorschach, tutto questo mentre ammiravo Dan, poveraccio, sempre paladino a modo suo.
Okay, più seriamente. Personaggi IC, ed è per questo che prende, perchè Rorschach ce l'hanno tolto troppo presto e ci manca assai. Non ho trovato una virgola fuori posto. Ottima la trovata di farlo mezzo soffocare ed eventualmente collassare a causa della ferita, trovare il modo di costringerlo ad accettare l'aiuto era una bega non da poco. Anche la trama mi suona giusta, e di cose fuori posto non ne vedo.
Cioè, forse una.
Ma è strettamente personale, e nulla toglie all'opinione che ho di questa storia. Be'... perchè questo accenno di slash?! Perchè?! Aaaahh, lo stress! Ma tieni comunque conto che il perchè lo chiedo all'autrice, e non ai personaggi: questi due ci sguazzano a loro modo, rimanendo comunque IC, e son solo io a farmi problemi.
E comunque questa storia sarebbe da leggere anche solo per chicche come quella del nodo semplice alla sciarpa.

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Sto cercando di racimolare le idee per un commento degno di questo nome, ma non è facile: tutto quel che mi è rimasto di questa storia è un'impressione di immagini e citazioni che si sono mescolate sino a creare una specie di quadro brillante. Il rapporto tra Daniel e Rorschach è la base del racconto, ma tutt'attorno vi si sviluppa un intrico di ricordi e scene e riferimenti - un po' a quel che è stato, un po' a quel che sarà - meravigliosamente tracciato.
Decisamente bella. *_* Un po' ti odio, perché mi fai venir voglia di rileggerlo e la prima volta mi sono pianta sette litri di lacrime, mi rifiuto di farlo di nuovo.
E comunque povero Adrian, oh. Nessuno lo capisce. Nessuno lo ama.

Questo... questo... Non lo so. Non ce la faccio. So che non morirà oggi, ma non posso impedirmi il panico. So che non "succederà" niente oggi, ma non posso impedirmi di sperare. Non posso impedirmi di contare i litri di sangue, i passi che mancano alla casa di Daniel, i gradini verso il seminterrato, le zollette di zucchero. I respiri che non sono riuscita a tirare mentre leggevo, i battidi che il cuore ha saltato, le lacrime che non ho pianto.

Cioè... tu hai partorito questa cosa nel letto accanto al mio.
Nella mia casa?
A mezzo metro da me?
*muore*
Ok. Devo rileggerla almeno due volte per lasciare una recensione che abbia un senso logico.
Però ti adoro. Sappi solo questo.