(Quinta classificata al contest "Ragazze al pianoforte")
Con l'espediente classico della lettera a una persona che non c'è più ci viene presentato un ritratto efficace e sfaccettato di una ragazza come tante, con le sue caratteristiche peculiari, vista però attraverso gli occhi di qualcuno che aveva per lei una venerazione particolare, che quindi ne fa risaltare i vari aspetti del carattere e dei modi di fare. La personalità che ne viene fuori è interessante e rimane impressa. Gli episodi raccontati hanno quella caratteristica molto reale di essere apparentemente banali, ma riempiti di significato da chi li ha vissuti e li ricorda.
Stilisticamente ho trovato la storia molto buona, con vari passaggi incisivi, però ci sarebbe bisogno di una rilettura generale: ci sono piccole sviste di battitura e c'è necessità di risistemare un pochino la punteggiatura. Una pignoleria: “nonostante la mia memoria a breve termine”... forse volevi dire “nonostante la mia memoria corta” o qualcosa del genere? O “nonostante la mia memoria a breve termine sia scarsa”? Perché la “memoria a breve termine” in sé ce l'abbiamo tutti ed è quella che ci fa ricordare le cose nell'immediato... O sono io la scema che non ha capito la frase?XD
Lo sviluppo del tema è molto buono: mi piace in modo particolare l'utilizzo del pianoforte, soprattutto alla fine, e anche il riadattamento delle citazioni della canzone. Altra piccola nota pignola: per quanto mi piaccia molto la tua interpretazione e la trovi davvero adorabile, sospetto che nel contesto originale "toast" stesse per "brindisi". Ma mi è piaciuto anche così!^^
Così come per l'altra storia al quinto posto, anche questa ha raggiunto tale posizione in classifica perché le altre hanno forse qualcosa in più, secondo i miei gusti, ma è comunque una buona storia! |