Recensioni per
Piccola questione di filosofia
di giraffetta

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
09/02/13, ore 19:43

avrai certo notato che stasera sono capitata nell tua pagina e non ti lascio in pace! sì perchè trovo dei bei scritti e non me ne posso andare senza aver lasciato un segno del mio passaggio...proprio perchè sono belli...:) la speranza esiste...sai, è quell'unica cosa a cui ci appigliamo con disperato bisogno ogni volta che ci succede qualcosa di brutto...io ho speranza che ....
ed io credo fermamente che la speranza è l'ultima a morire...e sì..può morire...
riguardo al destino penso che alcune situazioni le dobbiamo affrontare, sta a noi determinare l'esito della partita...ecco, mi piace pensare che ogni volta che ci troviamo un ostacolo davanti e dobbiamo superarlo esce il nostro vero io. ed in base a come affrontiamo le cose ne usciamo rinforzati, vincenti o delusi...io non vivrei la mia vita se pensassi di non avere il potere di scegliere il futuro, certe condizioni non possiamo cabiarle radicalmente ma anche solo modificarle un po'...io vivo per vivere...per sbagliare, per imparare e per amare...

Nuovo recensore
30/06/11, ore 01:35

Ciao! Mi sono appena iscritta su efp e per caso ho trovato questa tua riflessione. A settembre comincerò il quinto anno del liceo scientifico e da quanto ho iniziato a studiare filosofia ho ritenuto questa materia semplicemente meravigliosa.
Ma passando a commentare il tuo scritto, lo trovo molto interessante. Sorvolando il fatto che sia ben scritto (in particolare la prima metà della storia), trovo le ue riflessioni davvero interessanti. Ognuno di noi (appena esce dalla condizione di quello che Pascal definisce "divertissement") si pone questa domanda: Siamo dei burattini nelle mani del fato o creature dotate realmente del libero arbitrio? Dio è l'architetto perfetto di cui parla Leibniz o il cattivo orologiaio di cui parla Newton? (N.B "cattivo orologiaio " è la definizione che Leibniz fa del Dio di Newton)
NOn troveremo mai risposte a questi dilemmi filosofici ma, come hai detto tu
"Se le cose da fare derivano davvero dalle nostre scelte di vita, allora è meglio correre più veloce del mondo stesso, altrimenti si rischia di rimanere indietro e di perdersi".
Dobbiamo trovare il giusto equilibrio: goderci la vita, senza però trascendere i dilemmi filosofici.

:)

complimenti mi piace il tuo modo di scrivere :D

ps: scusa se la mia recensione non ti è chiara, ma spero di aver reso bene i concetti che avevo in mente

Recensore Veterano
12/11/10, ore 15:40

Io volevo esprimermi, ed eccomi qua... ^^ Preparati perché è lunga e complessa...

Magari è il destino stesso che ha ‘scelto’ che tu non scoppi la bolla di cui sei prigioniero…
Magari è il destino stesso ad averti fatto sedere nell’angolino…
Magari è stato il destino a farmi scrivere questa recensione e che m’ha permesso di leggere la tua fan fiction…
Tutto questo per dirti che ragionare sulla esistenza del destino richiede molto tempo e soprattutto molta voglia di scoprire e parlare, sia da soli che con qualcun altro, anche se credo non basterebbe l’infinito per discuterne perché cadremmo sempre nella domanda: ‘…e se fosse stato il destino a farci discutere così a lungo?’. La risposta richiederebbe altro infinito tempo, per poi ricadere nella domanda precedente. Si verrebbe a creare un ciclo infinito e senza conclusione.
Insomma, la discussione sull’esistenza del destino è simile a quella di un dio. E probabilmente possiamo associare il destino stesso alla figura di un dio, ma se ci sono differenti destini, allora ci sono differenti dei? Quindi c’è un dio per ogni persona… E perché l’uomo ha bisogno di credere nel destino? Forse perché non ha tutte le rispose di cui necessita o perché non riesce a darsele?
Quindi il destino è frutto della mente umana, ma allora perché non riusciamo a comprenderlo? Le nostre menti sono in grado di ingannare se stesse?
Ragionare su queste domande non è facile…
Non mi sto esprimendo su Leibniz, ma in generale, poiché in molte persone legano il destino alla propria religione e di conseguenza al proprio dio.
Comunque, tutta quella digressione filosofica per dirti una cosa molto semplice: m’è piaciuta molto…
Hai espresso molto bene dei concetti che difficilmente si posso scrivere su carta, perché troppo lunghi e complessi.
Concetti che richiedono la massima attenzione della persona alla quale li stai esprimendo (in questo caso un lettore anonimo) e che si mostrano meglio con la voce e con un pubblico numeroso e che si pone domande.
Complimenti ancora per la scelta, piuttosto ardita poiché è difficile far comprendere un argomento così ostico a lettori sconosciuti e potrebbero non condividere ciò che pensi, quindi ti faccio mille complimenti,ancora.
Personalmente apprezzo molto queste fan fiction e se sono dell’umore adatto per leggerne alcune ne approfitto anche per lasciare delle recensioni.

Ti lascio molto volentieri questa recensione per vari motivi: ho apprezzato l’argomento, il tema e lo stile, mi sono divertita nel ragionarci, dedicare tempo ad altri fa bene all’anima e perché hai ragionato su qualcosa di complesso per qualsiasi mente.

Immagino benissimo che mi considererai una pazza per quello che ho scritto in una recensione, che magari non ti fa nemmeno piacere… bhè hai tutto il diritto di credermi folle U_U Infatti lo sono e non ho problemi con la mia identità, ma infondo mi piace solo ragionare…
E con questo chiudo e ti saluto calorosamente.
Ancora mille complimenti e spero che la mia recensione possa farti, non a tutti i costi felice, ma almeno sorridere.
Ciao e alla prossima! :) (che spero di leggere presto).

- Acchi, la pazza - XD

Recensore Junior
07/10/10, ore 12:48

Ciao, sicuramente hai toccato un argomento molto profondo.. che dire? Non so da dove iniziare.. il destino di ognuno di noi è un bel punto interrogativo che rientra nel discorso della fede.. sicuramente chi non crede non si fa tutti questi problemi poiché crede che ognuno è artefice della propria vita, per chi crede è un pò più complicato.. non si potrà mai sapere la verità.. cmq complimenti per l'oroginalità.. si potrebbe scrivere un poema!!! baci