Recensioni per
Dream a Dream [Christian's Eulogy]
di ginnyx

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/11/10, ore 15:44

Questa credo sia la prima volta che recensisco una tua FF...
mi dispiace il fatto di averti scoperta come autrice proprio in questi giorni che hai deciso di lasciare EFP... sei veramente brava nello scrivere... le tue FF sono molto convincenti e ben scritte... ogni volta che ne leggo una riesco a immaginare la scena esattamente come l'hai scritta tu...
detto ciò passiamo alla recensione vera e propria: FANTASTICA... mi hai fatto venire i brividi... è una delle FF sui Green Day più bella del fandom... complimenti!!.
spero che cambierai idea, anche se so che è impossibile, comunque sia sei fantastica!!
baci


OrangeMochaFrappuccino 

Recensore Junior
27/10/10, ore 00:19

Sto tentando di respirare; sto tentando di ricordarmi come si fa.
Io non oso commentare, non oso criticare, non oso consigliare. Perché, oltre al fatto che non c'è nulla da criticare o consigliare, I'm lost for words.
Mi sentivo soffocare; ad ogni lettera, parola, virgola. Ad ogni frase velenosamente sibilata, ad ogni lacrima, ad ogni rivelazione.
Ad ogni respiro che scandiva attimi di un sogno che assomiglia fin troppo alla realtà, o di una realtà che forse è sogno. E non capisco. Non riesco a tirarmene fuori; mi vedo correre lungo quei corridoi, ad urlare sdraiata a terra con e come Christian quanto il mondo non sia. Mi ritrovo a piangere la mia frustrazione davanti al distorto me che non mi appartiene, gettato a terra come una bambola che ci ritrae in ogni nostro mostruoso difetto, e caduta nella disgrazia dell'odio e del disuso. E, infine, mi vedo su quel burrone, come tante volte nella mia vita, in bilico "tra santi e falsi dei", conscia di una vita morta tempo prima; la mia.
Eppure, non è semplicemente una di quelle tante volte; è la volta. Quella in cui non si accettano compromessi, quella in cui l'apparire non può più sostituire l'essere, quella in cui ogni cosa deve essere distrutta, dilaniata, da quel mattone, da quel sasso grazie al quale noi, nel momento in cui lo scagliamo, abbiamo firmato la condanna per noi stessi e la nostra vita.
Mi hai catapultato in un lampo d'emozioni, duraturo e così brutale che temo di aver perso me stessa, tra un attimo ed il successivo;
Forse non ci è permesso capire; forse non ci è dato comprendere.


Un Christian glorioso, sconfitto, perduto e ritrovato nel caos; un Christian che Billie non riesce neanche più a contenere, forse conscio della tragica fine a cui i suoi alter ego sembrano essere condannati; Un Christian più che mai libero dalla lobotomia psicologica dei nostri tempi, un uomo e forse un bambino, un ragazzo, forse; insicuro in ogni qual cosa sia vera ed obiettiva, ma certo e sicuro in ciò che più lo divide e lo fa riflettere, ed, infine, scegliere.
Ed è la scelta, l'apologia di un qualcuno che firma la propria condanna a morte, che sceglie la propria fine, che preme il proprio grilletto; Gesto forse, anzi, quasi sicuramente dettato da fattori esterni, ma quanto mai riflessi e specchi del suo stesso animo.
Ora, però, voglio smettere; per il troppo scrivere, per il troppo pensare, nel vano tentativo di esprimerti questo qualcosa che neanch'io conosco né capisco, mi sto di nuovo dimenticando di respirare.

Me lo hai rubato, il respiro.
E ora, dietro a quella tenda sanguigna e vellutata, sto aspettando e sperando di cogliere un'ombra che me lo restituisca; e se non quello, almeno una speranza.

Tua,
Miriam.
(Recensione modificata il 27/10/2010 - 12:23 am)

Recensore Veterano
26/10/10, ore 23:26

Carissima ginny,
non mi hai messo a disagio... Mi hai fatto piacere! Con questa tua ultima storia ti sei superata! Amo tutta la introspezione e tutta la tua analisi. Io personalmente non sarei mai in grado di scrivere una cosa del genere così bella. Non è troppo lunga secondo me e ben contestualizzata è davvero fenomenale.
Tre riesce sempre a cambiare le tue parole e a farti dire quello che non vuoi dire (chiedi a L. lei lo sa bene). La signora strana e Tre farebbero una bellissima coppia. Scommetto che lui ci ha fatto un pensierino :D Credo che tu sia una delle poche persone che abbia capito il vero e profondo significato di questa canzone. Christian mi ricorda molto la mia L. “malata”. Mentre leggevo, ero in sintonia con i suoi pensieri, ho capito tutto ciò che ha detto e il suo ragionamento. Tuttavia, la parte di Gloria e B. (nel momento del dirupo) mi è stata difficile da comprendere (il mio cervellino si è fuso perchè era in sovraccarico).
Ti faccio i miei complimenti.
Sul Serio, Davvero Brava!
La tua follower n°1
Mariens

Recensore Veterano
26/10/10, ore 17:29

Leggere il tuo sms a scuola è stato un brivido. Cavoli, ho pensato, l'ha fatto davvero. Ha messo la parola fine a quel capitolo lungo e produttivo, ha messo fine allo spettacolo. L'unica cosa che mi resta da fare è applaudire fino a farmi sanguinare le mani. Le ho morse, le mie mani, e ho ancora i segni. Ad ogni parola di Christian i denti scattavano fulminei, per cercare di arginare gli occhi tremanti. Cazzo, Gin, sembra che tu abbia pubblicato questa storia per darmi la mazzata finale. Mi hai fatto stare male, sul serio. Sai bene che nell'ultimo periodo mi sto scavando dentro, sto cercando di capire cose di me che non comprendo minimamente, tento di guardare oggettivamente la vita e di coglierne la magnificenza, con risultati a dir poco pietosi. Cosa c'entra questo, dirai. Se c'entra.. Se c'entra.
Noi… noi non siamo niente, non siamo noi stessi. Siamo solo quello che ci sbattono addosso. Non saremo mai liberi. Io sono solo il tipico ragazzetto complessato, ma non voglio più esserlo, no.
Dimenticare. Gloria dice che lo aiuterà a dimenticare, che insieme i ricordi non saranno più niente. 
I-io non voglio dimenticare. [...] Io non voglio più fare come mi hanno insegnato. Hai un problema? Puff! Fuma, bevi, drogati e dimenticherai ogni brutta cosa. No, no, Gloria, non voglio.-
Che schiaffo che mi ha tirato questa frase... I discorsi sul dimenticare sono tornati fuori, mi hai fatto pensare a ciò che in realtà ignoravo completamente, vuoi per ignoranza davvero o per il semplice chiudere gli occhi davanti all'evidenza.
Sto facendo una fatica del porco a scriverti queste parole, non so come esprimermi, ho dovuto cambiare frase almeno due volte perchè non mi ricordo come si dicono due parole. Ti rendi conto cosa significhi questo? Va beh, passiamo oltre.
Dimenticare, ecco, mi hai insegnato, ancor di più in questa storia, che fa schifo, dimenticare e soprattutto volerlo fare.
Sono sfatto e strafatto, in tutti i sensi. Sono stato drogato da questo fottuto mondo, dalle sue pubblicità, dalle suoi mondi di finto zucchero e di vera crudeltà.
Christian si sente fuori posto, si sente una bestia rara messa in gabbia e indicata da tutti, bambini o meno, con gli occhi spalancati e leggero disgusto.
 -Questo mondo non mi appartiene, io cammino sentendomi come una specie rara venuta da un mondo sconosciuto, accettata solo perché indifesa e utile. Accettata solo perché facilmente addomesticabile.-.
Da subito ho avuto il dubbio che Christian fosse Billie Joe, ma mi hai fatto tribolare fino alla fine.
Mi hai profondamente confuso, con questa one shot. Così tanto da pensare "Ma che cazzo sta dicendo?".
Insomma, pensaci bene. Tu che mi illustri ogni santo giorno le meraviglie della vita, il bisogno di lottare lottare lottare senza lasciarsi mai sopraffare dallo sconforto, le piccole cose che valgono talmente tanto da farti venir voglia di lottare ancora, e poi mi sbatti in faccia Christian e tutti i suoi dubbi esistenziali, i problemi assurdi in cui IO mi ritrovo al massimo? Mettevo al lavoro i denti e pensavo "Vedi, vedi che ho ragione io!". Sembrava quasi che, attraverso Christian, anche tu la pensassi così.
Poi.
Poi Billie sente le risate dei suoi amici e ha una grande illuminazione. Tutto ciò di cui lui ha bisogno per non fare la fine di quel suo alter-ego, è di fianco a lui. Ha la forma dei suoi amici, delle esperienze che lo hanno segnato e lo hanno fatto irrimediabilmente crescere e cambiare. Solo gli stupidi non crescono, non cambiano idea.
Questa è stata la mazzata finale, sai? E' stata una specie di sorrisino amaro, che mi voleva dire "Vedi? In te c'è tutto quello che ti serve per andare avanti". E così sì che mi sono sentita bene *ironia al massimo*. Bello pensare che forse non ho nemmeno più la voglia di trovarle, quelle cose per cui varrebbe la pena continuare a stringere i denti e fare a pugni con il mondo ogni giorno. In fondo, io dico sempre che siamo tutti un po' amanti del vittimismo. Non riesco a togliermelo di dosso, questo "gusto" nel farsi passare per incompresi. Oh, poverina l'Anna. E poverino Christian.
Eh no, cari. Quello che vi ci vuole è un bel calcio nel culo, una scossa che mi apra finalmente gli occhi.
Tu me ne hai date parecchie, di queste scosse, tra storie e chiacchierate varie.
Questa tua ultima meraviglia è un insegnamento, un promemoria che devo tenere a mente. E lo farò, te lo assicuro. Mi rimarrà stampato nella testa.
Non sono forte, non lo sarò mai. Ma con te... Non trovo le parole un'altra volta.
Ma con te tutto viene messo in discussione, mi scuoti e lo fai con vigore. Tu sai quello di cui ho bisogno, con il tuo "spirito da crocerossina", con l'egoismo che ti spinge ad aiutare chiunque. Sei tu, che lo chiami egoismo. Per me è forza, ed è croce. Te ne vai da EFP, ma spero che tu rimanga ad orbitare sul pianeta Anna per molto, molto tempo.
La storia è grandiosa, mai da una canzone era stata tirata fuori una trama del genere. La nascita di Before dthe Lobotomy è quella che di sicuro ha fatto parlare più di se, nelle aule congressuali della mia testolina.
Per il resto, la persona che si nasconde dietro al nickname... Beh, quella non basterebbe un anno per capirla. Perché forse nemmeno lei si capisce a fondo. Perdona la recensione contorta, in cui non capirai tutto, magari. Basta una parola in chat e ti spiegherò tutto. Ginnyx, sei odio e sei amore, e quella "x" è la tua essenza. Questo è un giorno non triste, perché so che preferisci così. Questo tuo ultimo inchino avviene con il sorriso sulle labbra. E per riflesso, allora, mi sforzo di sorridere anche io.
Applaudo con veemenza, mi fanno male le mani. Quante cose che mi hai regalato!

Recensore Veterano
26/10/10, ore 16:11

Tu … c’è … insomma… cosa ti posso dire? È “semplicemente” se non la storia più bella che abbia mai letto una delle migliori.
Ti imprigiona, ti porta lontano al fianco di Billie Joe e allo stesso tempo a milioni di anni luce da lui. Non sapresti dire se ciò che provi leggendo è tuo o di uno dei personaggi. Poi ti svegli anche tu e ti ritrovi in una stanza che per qualche attimo ti appare totalmente estranea, ti accorgi di una lacrima che aveva lasciato la sua cicatrice anche sulla tua guancia…
Personalmente ho ancora i brividi. Gin, davvero non so cosa dirti, penso di aver già osato troppo scrivendo queste quattro righe oscene sotto la voce “recensione”, perché non so davvero come o cosa dire. Sento l’anima in subbuglio, il cuore che sembra essere stato smontato e rimontato al contrario…
Grazie, Gin, davvero. Grazie.

Recensore Veterano
26/10/10, ore 07:12

Stupendo.
Scritto divinamente.
Potrei dilungarmi a scrivere altre stupidaggini, ma penso d'aver già detto tutto.
Mi dispiace che tu abbandoni EFP, perchè siete in pochi a scrivere capolavori come questo, ma agli autori non si comanda.
Un bacio, e se non posso dirti "posta qualcosa al più presto", mi limiterò ad augurarti buona lettura.