Condannato al silenzio dei suoi sentimenti per un amore impossibile per via dell'appartenenza ad un rango subalterno..... E quindi l'amore si veste forzatamente di amicizia e si frustra arrivando a toccare l'odio per l 'oggetto dei suoi desideri in un delirio notturno struggente e meraviglioso al tempo stesso

Povero Andrè, irimediabile questo sentimento che lo logora, che lo rende tanto folle da dire di odiare lei con la stessa foga con cui in realtà la ama. eppure se lui non la avesse voluta testardamente così, con tanta forza, nonostante il fatto che avesse tutto il mondo contro, e nonostante la apparente indifferenza di lei, lo avremmo amato allo stesso modo?
Noi amiamo questo personaggio per il sentimento intramontabile che rappresenta. Ogni donna vorrebbe un Andrè per sè, ed ognuna di noi sogna di avere per sè un amore simile.
Tu ne dimostri tutto il dolore, e credo9 che ci saranno stati davvero dei momenti in cui lui la avrà odiata.

In questa storia, così dura e disperata, quello che ho percepito io è stato solo tanto amore, un amore così intenso e viscerale da portare ad odiare la persona che ne è la causa. Sembra un controsenso, lo so, ma io ci vedo questo. Bellissima storia, dolce e amara come il protagonista di questo delirio solitario. Il seguito che vorrei già lo sai, te l'ho detto nella storia gemella. Qui, ti faccio solo i complimenti per il tuo modo di scrivere così intenso.

Bella, intensa e forte come solo l'amore più sofferto e disperato può essere.
Povero Andrè, che pena dev'essere stata per lui vivere così, portare la maschera dell'amicizia per celare un amore profondo e impossibile che gli ha quasi distrutto l'anima. Davvero, il suo sentimento a volte si sarà confuso con l'odio per l'oggetto dei suoi desideri.
Complimenti, una bella ff.
(Recensione modificata il 09/11/2010 - 11:27 pm)

Non si sottolinea mai abbastanza l'intensità della sofferenza che deve aver provato André attraverso le varie stagioni della vita che ha condiviso con Oscar...lo si dipinge spesso come un santo, ma se é arrivato alla "camicetta" é perché troppo amore e troppa sofferenza non possono che esasperare e far perdere la ragione. Brava, anch'io vedo André così:disperato, arrabbiato, umiliato, ma sempre sempre innamorato.Complimenti.

Un André un pò diverso dal solito, ma non per questo meno interessante: pieno di rabbia e forse di rancore, verso l'oggetto del suo amore impossibile, che lo divora giorno e notte; eppure, è sempre André, ed alla fine, ritorna al suo delirio.. sentita, straziante, ricorda un pò  "Odi et amo" di Catullo, in quel verso finale che grida il suo odio verso un amore che è solo delirio e sofferenza, l'amore conosciuto da André.

Mamma mia, questa one shot è stupenda! Devo dire che anche io ho maledetto Oscar per tutto quello che ha fatto al povero Andrè. Tu hai reso giustizia alll' essenza di questo personaggio! Bravissima! Perfavore, potresti fare altre one shot così? Magari di diversi personaggi? Scrivi benissimo! Ciao!

Ho sempre pensato che l'odio sia un sostituto dell'amore.
Sono  due sentimenti forti, diversi, ma complementari.
Quando si ama senza essere riamati si tende ad odiare per lenire il dolore  e soprattutto per sentire e comunuqe qualcosa che è lecito sentire, che non ci farà soffrire, o per lo meno noi pensiamo che l'odio ci renda forti per sconfiggere della non corrispondenza.
Bellissima e molto toccante, il finale mi è piaciuto tanitssimo, complimenti

Molto toccante questa shot,sembra il delirio di un folle,ma solo chi prova,o ha provato,simili sentimenti,sa quanto sia sottile il confine tra l'amore e l'odio.Complimenti,e,perchè non provi a dare un seguito?

Un André disperato, solo e sconfitto. Una storia molto intensa e drammatica, il cui titolo calza alla perfezione. Fa un po' male vedere il nostro amore soffrire così, ma tu hai ragione, in una vita come la sua di certo ci saranno stati momenti di folle e allo stesso tempo lucida disperazione. Il finale "per questo amore mio, ti odio" che ricalca i famosi versi di catulliana memoria "odi et amo" è davvero azzeccato. Ti faccio i miei complimenti hai saputo descrivere i tormenti di Mister G in modo breve ma allo stesso tempo accurato (per fortuna che poi la polla si è tolta le fette di prosciutto dagli occhi, se no sai che tristezza?). Brava!