Recensioni per
I sogni degli altri
di MusicDanceRomance

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
19/03/14, ore 19:25

Ciao e grazie per aver partecipato al mio contest “Vecchie Storie”.

Grammatica-Lessico: 10/10
Stile: 10/10
Originalità: 5/10
Descrizione: 6/10
Caratterizzazione personaggi: 8/10
Gradimento personale: 1/5
Punti prima storia: 2/2
Tot parziale: 42/57 Punti bonus: 4
Totale Punteggio: 46
Cominciamo… è innegabile che tu sia molto molto brava, considerando che sei stata una dei pochi coraggiosi che ha fato partecipare la sua primissima storia per questo i miei complimenti e due bei punti bonus! Hai uno stile pulito e lineare a tratti poetico, anche la grammatica e il lessico sono ottimi. L’unica pecca di questa storia secondo il mio profano parere è l’originalità. Ne ho lette davvero molte di storie con questo stampo, ammetto che la tua è scritta particolarmente bene, ma la trama rimane già sentita. Le descrizioni sono scarne, ma capisco anche che non sono necessarie per un racconto che si basa su una lettera, la caratterizzazione del personaggio invece è interessante. Estremamente realistica, si percepisce la passione e la forte decisione della ragazza, quasi fosse un racconto autobiografico. Per concludere la storia non mi ha particolarmente entusiasmato, ma nonostante questo è emerso il tuo stile e quello l’ho apprezzato molto. Insomma se una prima storia è scritta così bene, forse dovrei leggere una delle ultime.

Baci Baci
Jogio

Recensore Master
19/11/13, ore 12:11


MusicDanceRomance!

Devo essere davvero rimbecillita a livelli assurdi... Non l'ho proprio vista questa storia Originale! Nel duemiladieci dovevo essere altrettanto scema per non aver notato, né letto tale racconto. Ti chiedo perdono.

Cavoli, è bellissimo! Mi è piaciuto veramente tanto. 
Innanzitutto è ben scritto. Per essere "agli esordi" qua su EFP te la cavavi davvero bene! Avendo letto la fandfic recente su Harry Potter posso dire di aver notato, forse, qualche miglioramento. Credo. Spero. 
Comunque sia, penso che l'argomento trattato sia piuttosto difficile da affrontare, ed è una riflessione che per forza di cose tutti noi ventenni&co facciamo nei confronti dei nostri genitori. Mi ritrovo d'accordo con i concetti da te espressi. A volte i genitori non si rendono conto di soffocare i figli, prentendere e allo stesso tempo limitare. Beh... per me hai espresso in modo ricco e completo ogni singolo stato d'animo che comprende tale passaggio. Qualunque sia la passione e il sogno, bisogna sempre inseguirlo. Mi è piaciuto molto il legame che la "protagonista" ha  con la danza. Il dettaglio buffo è che dopo tutta quella profonda riflessione lei piglia e se ne va a Cuba, con il suo istruttore di danza, per giunta incinta! Ahaha! Un po' fa ridere la cosa, sembra quasi forzata! E poi anche la fine mi ha fatto sorridere, improvvisamente finisce la magia della riflessione e veniamo investiti dalla realtà: la madre e il fratello. Ahahah! Carina l'idea... chissà che i genitori non lo capiscono... finalmente.
Insomma cara MusicDanceRomance, ho apprezzato tanto anche questa tua creazione.
Ciò che mi è piaciuto particolarmente e che mi ha attratto è proprio l'inizio. Con tutte quelle similitudini poetiche. Fanno venire i brividi da quanto sono belle. Oh sì.
I miei complimenti per tutto! Un saluto e alla prossima! 

Recensore Junior
26/06/13, ore 17:18

Recensione premio per il contest fammi sorridere,
scusa per il mio ritardo, appena ho ricevuto il tuo messaggio ho iniziato subito con le recensioni.

I versi iniziali sono stupendi, ma la fine è ancora più bella stravolgi in un attimo lo stile dell'intera storia lasciando
il lettore stupito e affascinato da questo cambiamento così repentino, ma pieno di grazia e di armonia.
Il tuo stile è magnifico, usi una sintassi perfetta e le tue storie non son mai noiose o pesanti anzi anche parlando di
qualcosa che accomuna molte persone riesci a far rilassare i tuoi e a renderli spensierati.
demebi

Recensore Master
11/03/13, ore 16:32

Voglio sottolineare, incidere sulla pietra l'Incipit:
"Io sono l’agonia del sogno che avvelenate con esasperante lentezza.
Sono la rosa schiacciata da mani che hanno pressato troppo nel coglierla.
Sono un cuore che pulsa male perché è trafitto da schegge che nessuno cerca di estrarre.
Io sono la vostra competizione con amici e vicini. Sono la fiaba in cui lasciate trionfare il cattivo. Sono la marionetta di cui muovete i fili, e che ha scoperto di sapersi reggere sulle sue gambe da sé. Sono la fata a cui volete spezzare le ali, perché non possa più volare via ed esaudire i vostri desideri. Sono il velo squarciato della sposa che non arriverà mai all’altare."
In un modo poetico, elegante, racchiude in sè tutta l'anima della storia.
E quando le parole hanno un'anima, queste ci trafiggono, e ci restano dentro. Persempre.
Spesso i genitori usano i figli per i loro sogni mancati, non capiscono che la loro vita non si estende alla progenie, loro sono solo coloro che hanno permesso la tua esistenza, qualsiasi essa sia e come tale è loro compito proteggerti, insegnarti non far sì che tu sia ll'appendice dei loro sogni frustrati.
C'è molto da dire su questa storia, troppo forse.
Parto come sempre dalla prosa: perfetta. Sintassi articolata, ma mai pesante, lessico intenso, ricco e sentito.
Trama: Più che originale, io la trovo intensa. A tratti fa quasi male, in altri rabbia, ancora ci libriamo come libellule sui sogni di Anna, tifiamo per lei, combattiamo con lei. Il finale è geniale. Usare una doppia metafora è veramente notevole: danza/scrittura.
E Anna lo diventerà una grande scrittrice.
Ora passo a un discorso molto più intimistico.
A quinci, vent'anni, siamo totipotenti e onnipotenti, qualsiasi esperienza si abbia attraversato, ancora sappiamo di avere tempo per raggiungere ciò che vogliamo, desideriamo. Col tempo, spesso, la vita ti piega, ride di te e di quelle ambizioni, ti trascina nella sua pragmaticità, nello squallore di una realtà che mai e poi mai avresti accettato a vent'anni. Tu ti eri giurata che non saresti mai stata sconfitta, che non saresti mai finita come gli altri. Poi una mattina ti svegli, i  sogni sono non più ordinati nel cassetto, ma stracciati sotto il letto e tu non sai come sia avvvenuto. Forse eri stanca il giorno prima, arrabbiata, delusa, hai bevuto un bicchiere di troppo e senza accorgetene fino a quando non è stato troppo tardi ti sei persa, ti sei arresa. E capisci "che la guerra è finita, almeno per te" ( Baustelle). Non hai più voglia di lottare, non ti interessa più vincere o perdere. Ormai esisti semplicemente.
Ecco, questo è ciò che avviene a coloro che non sono anime fiammeggianti.
Ma Anna lo è. E in quel piccolo foglio che ha lasciato volutamente alla madre, brucia tutta la sua anima.
Gin

Recensore Junior
08/12/11, ore 23:59

"Perché io devo essere il mio sogno, non il riflesso beffardo delle vostre aspirazioni incomplete."
Trovo in particolare che questa frase sia sublime.
Sai, hai scritto di una situazione "comune": i tipici genitori che viziano i figli per poi riversare su di loro i loro sogni infranti, sperando che i figli li realizzino al posto loro, come se fossero copie anonime dei genitori. Però, come sempre, hai trattato l'argomento in modo originale.
Adoro il tuo modo di scrivere, così ricco e particolareggiato: ti fa entrare subito nel vivo della storia, ti cattura, ti rapisce, e ti tiene con gli occhi incollato allo schermo. Potrei leggere anche della monotona storia di una formica che ogni giorno fa la stessa vita trasportando molliche di pane nel suo formicaio, senza mai stancarmi, solo perchè l'hai scritto tu. E davvero, non sto esagerando, nè voglio che tu pensi che te lo dico perchè sono in debito con te. Lo penso davvero, oppure, credimi, non te lo direi, perchè purtroppo io non ho peli sulla lingua e sono molto sfacciata, anche a costo di essere cattiva. Ma con te non posso fare altrimenti che dirti: brava, brava, bravissima.
Tra l'altro, sento la situazione che hai descritto molto vicina a me. Penso che tu abbia capito che anche io ho scoperto il piacere e la meraviglia della danza, la sua magia, quella passione bruciante che diventa vita; abbandonarla è stato quanto di più doloroso abbia dovuto affrontare nella mia seppur breve vita, e non sai quanto capisco la protagonista (te?).
 
La seconda parte è esilarante. Mi ha fatto davvero sorridere, per non dire ridere: mi immaginavo esattamente la faccia di mamma Cecilia, e i pensieri di Anna. La fine è davvero inaspettata e piacevole.
Complimenti. Complimenti perchè questa one-shot è un capolavoro, e non lo dico tanto per dire. Dovrei evidenziarti tutta la storia per farti capire quanto mi sia piaciuta, quanto le tue frasi siano incisive e melodiche, e speciali... non riesco nemmeno a trovare i termini adatti.
Perdonami,sarà l'ora, non so quanto senso possa avere questa recensione, spero solo che ti sia gradita.
I miei complimenti, da questo momento ti seguirò con molta attenzione :)

Recensore Veterano
14/11/11, ore 22:44

Con il racconto mi hai affascinata, con le prime righe mii hai rubato il cuore.
Per me che amo tanto la poesia, i versi iniziali erano stupendi, avvolgenti, meravigliosi...
Peccato per il finale.
Lungi da me criticare la tua creatività personale, per carità! Solo che... dopo quella lettera così misteriosa, antiquata, affascinante, "avvolgente" direi, leggere un finale così spezza molto il ritmo. E non resta la stupefatta e incantata meraviglia che rimarrebbe se concludessi direttamente con la lettera. Questo, naturalmente, non è altro che il mio parere personale, espresso con la più assoluta calma! Spero che tu non ti offenda, ecco ù.ù
In ogni caso, non dico che non mi è piaciuta! Solo che mi avrebbe convinta di più in un altro modo :/ Ecco^^
Per il resto veramente ben scritta... forse lo stile muta un po' incostantemente, ma nulla di grave.
Aspetta, ti spiego ciò che intendo: inizi con espressioni poetiche, quasi tragiche ed anche un po' angst. Allora uno si aspetta (vedi: io) una fic intricata e introspettiva, tutta malinconica e complicata, praticamente una prosa di poesia.
Poi, però, si passa ad un linguaggio più semplice e il lettore rimane leggermente allibito. E così, altaleni e scambi, alternando.
A tua "discolpa" (ironicamente, intendiamoci!) c'è da dire che lo fai bene, con ottima grammatica :D
Sarà che non amo molto il genere della lettera pura, per le limitatezze che impone...
In ogni caso, non direi mai che la fic non mi è piaciuta, anzi ;) Bravissima come sempre! :D
Un bacio e a presto;
Lil^^

Recensore Junior
28/01/11, ore 14:44

Che bella la tua storia! Ha un che di universale, penso che ci ritroviamo tutti nella protagonista, noi altri aspiranti scrittori. E' la passione che abbiamo ognuno per la propria arte che ci porta ad andare fieri di quello che facciamo, nonostante il parere degli altri o le ambizioni che i nostri genitori hanno sempre nutrito per noi. Allo stesso tempo, giocando bene tra serietà e ironia, hai evidenziato un punto importante: quando una persona non prova il nostro stesso legame con l'arte, difficilmente è disposta a comprendere quanto essa valga per noi e che in realtà di tale passione potremmo anche vivere.
Quindi, complimenti !!!

P.S. A proposito, perchè noialtri scrittori di ff ce l'abbiamo tanto con medici e avvocati?
Sarà un topos letterario, perchè anch'io che sono una giurista in erba li tengo sempre buoni come inestinguibile fonte di esempi di monotonia XD
Ovviamente scherzo!
Vado a continuare il giro turistico tra le tue storie ;)

Recensore Master
22/01/11, ore 12:38

Ciao questo scritto è stupendo e sai mi rivedo molto nel tuo personaggio che suppongo sia tu, devo dire che i miei genitori hanno saputo le mie aspirazioni solo quando ho compiuto diciotto anni in quanto ho messo tutto in chiaro stanca delle loro stupide aspirazioni, tutt'oggi non sanno che scrivo e mai farò leggere loro qualcosa. Complimenti è molto bello questo testo, un bacio e alla prossima ^^

Recensore Junior
13/12/10, ore 21:46

E' il primo che leggo e mi è piaciuto moltissimo!!!
Ho riso un sacco alla fine, quando la madre strepita terrorizzata e Anna ride fino alle lacrime! x°D
Ed è bella anche la parte finale, quando la protagonista spiega della metafora!
Hai giocato bene con l'ironia e la serietà! Davvero bello! xD

P.s. E poi diciamocelo: la scrittura rende più della danza e non ti devi ammazzare il fisico! u.ù