Recensioni per
Lo Giardin de' Demòni
di Myrose
Recensione premio per il contest “Specchi, ombre e presagi: il doppelgänger” – giudice Shilyss. |
Non posso non commentare, l'idea è sempre così azzeccata, originale, e i versi questa volta ti tengono nella trepidante attesa della rivelazione del titolo, cioè, somiglianza ... con che cosa se non con un gatto? Non so che altro dire, se non farti, come al solito, i miei più sentiti complimenti per una raccolta del genere. Un bacio, LRG |
Aggiungo e noto che hai una notevole padronanza della lingua italiana. Ho letto varie storie dove fra un periodo e l'altro, gli autori si sforzano di cacciarci inutili paroloni, usati bene, magari, ma che stonano col resto della storia, come un'arancia in un sacco di mele. Leggi e ti domandi ... "E questa?" E' sempre frutta, ma non c'incastra nulla con le mele ... Non è una mela! Questa semplice metafora per lodale la quantità di parole poco comuni che usi e che s'incastrano perfettamente l'una all'altra. Questa è quasi prosa! Gli occhi d’oro gelido di Sebastian ... Sono veramente tali!^^ Perchè delle sfumature di quel colore ce li hanno. Propriamente, sarebbero Bandy, però mi trovo d'accordissimo con la tua analisi -dell’arcana malìa d’immemorabili nequizie - questa affermazione ha un suono meraviglioso e poi - occhi forgiati a guisa di serpe - La Serpe è un animale perfetto. La serpe ingannevole ma non eccesivamente traditrice. Il serpente propose l'accordo a Eva, nella Bibbia ma non le mentì. Fu subdolo. Anche Sebastian con Ciel lo è stato, ma non ha mentito. |
Et, en conclusion, voici l'autre chapitre! |
Oh la seconda poesiola! Come vedi i ruoli si sono invertiti tra di noi e adesso sono io che ti presso per pubblicare le tue storie ^^ |
Devo ammettere che preferisco la prima, ma anche questa è molto bella. |
Oh cielo, quale sublime meraviglia ci proponi quest'oggi *ò*! Potrei soffermarmi per ore sulla bellezza così languida e seducente dell'espressioni che hai usato, dei colori che hai mescolato ed evocato attraverso il suono di dolci parole che, sempre, scivolano e suonano le una sulle altre. Ma oltre a questo, tali poche righe trasmettono potere, antichità, sortilegio e sublime poesia demoniaca. Hai fuso nella figura del felino l'oscurità malingna e sfuggente dell'anima demoniaca e la protezione, la sicurezza che questi animali evocano tramite i loro profondi occhi. Ed è quasi un ossimoro, questi duplici aspetti presenti in una semplice ed innocente creatura... Ed al tempo stesso non si può non pensare che anche Sebastian è così. È demone e fedele maggiordomo, è pregevole anima oscura che vuole presto banchettare con la sua preda ed è la migliora guardia del corpo che si possa desiderare. Davvero bella anche questa tua nuova interpretazione della figura del maggiordomo demoniaco, posso dire con certezza che la squisita qualità di questo capitolo mi ha colpita e stregata e con tali parole ti lascio, sperando di ritrovare presto tue nuove perle sull'ormai già amato e bellissimo giardino. Un bacio! |