Recensioni per
Lo Giardin de' Demòni
di Myrose

Questa storia ha ottenuto 91 recensioni.
Positive : 91
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/01/19, ore 20:06

Recensione premio per il contest “Specchi, ombre e presagi: il doppelgänger” – giudice Shilyss.

Cara Myrose,

Il componimento, sebbene molto breve, racchiude la magnificenza dei felini e la loro a volte inquietante ombrosità. Vengono esaltati e appaiati alla figura del maggiordomo, che dei gatti ha non solo l’agilità e il fatto di muoversi con passo felpato, ma anche la capacità di risolvere le situazioni con eleganza e destrezza. Le analogie con questi animali, ovviamente, non finiscono qui. Ho apprezzato il riferimento agli Antichi Egizi perché mi hanno fatto tornare in mente la dea Bastet. E il collegamento così antico tra la divinità e il gatto è un elemento che è riportato in maniera semplicemente stupenda, oltre che efficacissima. Poi c’è l’altra questione, ovviamente. Sebastian non ha solamente affinità, se vogliamo, “fisiche” con i gatti, ma anche un amore viscerale che annulla praticamente ogni cosa.

Mi piace molto che tu abbia puntato molto sullo sguardo ammiccante che hanno i gatti e che abbia ammantato la figura di questo animale sia di una bellezza divina che di oscurità. Sì, perché nei versi “dell’arcana malia d’immemorabili nequizie” (che frase innegabilmente bella!) ho voluto ritrovare, perdona l’audacia, anche tratti delle leggende che volevano i gatti come famigli delle streghe. Ecco quindi che il felino si tramuta in malefico aiutante, simile – fin troppo – addirittura a un demone!

La cosa più interessante è che nell’ode al Gatto è lui il vincitore, è l’animale, così fisso nella sua eternità, a incantare lo Shinigami e a sedurlo, passami il termine. Ci sarebbe molto altro da dire o da provare a immaginare, ma la poesia è un’arte assai strana, che offre molti spunti all’interpretazione. Il lessico e lo stile aulicissimo che dimostri sono assolutamente da ammirare per la loro ricchezza e per il modo in cui combini tra loro i vari termini. Assolutamente, assolutamente ammirabile!

Grazie per questa bellissima lettura.
Shilyss

Recensore Veterano
02/08/11, ore 12:55

Non posso non commentare, l'idea è sempre così azzeccata, originale, e i versi questa volta ti tengono nella trepidante attesa della rivelazione del titolo, cioè, somiglianza ... con che cosa se non con un gatto? Non so che altro dire, se non farti, come al solito, i miei più sentiti complimenti per una raccolta del genere. Un bacio, LRG

Recensore Veterano
18/02/11, ore 10:10

Aggiungo e noto che hai una notevole padronanza della lingua italiana. Ho letto varie storie dove fra un periodo e l'altro, gli autori si sforzano di cacciarci inutili paroloni, usati bene, magari, ma che stonano col resto della storia, come un'arancia in un sacco di mele. Leggi e ti domandi ... "E questa?" E' sempre frutta, ma non c'incastra nulla con le mele ... Non è una mela! Questa semplice metafora per lodale la quantità di parole poco comuni che usi e che s'incastrano perfettamente l'una all'altra. Questa è quasi prosa! Gli occhi d’oro gelido di Sebastian ... Sono veramente tali!^^ Perchè delle sfumature di quel colore ce li hanno. Propriamente, sarebbero Bandy, però mi trovo d'accordissimo con la tua analisi -dell’arcana malìa d’immemorabili nequizie - questa affermazione ha un suono meraviglioso e poi - occhi forgiati a guisa di serpe - La Serpe è un animale perfetto. La serpe ingannevole ma non eccesivamente traditrice. Il serpente propose l'accordo a Eva, nella Bibbia ma non le mentì. Fu subdolo. Anche Sebastian con Ciel lo è stato, ma non ha mentito.
Bravissima.
DeathKid

Recensore Master
18/11/10, ore 18:18

Et, en conclusion, voici l'autre chapitre!
Mi spiace di aver tardato nel raggiungere questo poetico lido in cui sensazioni e parole si fondono e si completano in modo così soave, ma chère amie; perdonne moi, s'il te plait. Ti parlo "un peu" en français perchè questo splendido componimento mi ricorda moltissimo, benchè sia chiaramente diverso, la fantastica "Le Chat" del sommo maestro Charles Baudelaire che con i suoi Fiori del Male tesse le lodi di un mondo fatto di piaceri, ombre e sangue. Chiaramente, il fatto che questa poesia si riferisca all'amore del nostro demone per i felini ha subito catturato il mio cuore. Tu sai bene quanto io adori quelle sublimi e misteriose creature. L'accostamento gatto/demone è sempre stato presentato negativamente nella religione cristiana, come tu ben sai, anche perchè sei un'appassionata d'arte: dipingere un gatto in un quadro vuol dire includervi il maligno; ma qui, tu, da esperta quale sei, hai preferito far riferimento alla mitologia egiziana che, al contrario, attraverso la venerazione della dea Bastet celebra la bellezza di questa creatura. Il gatto è elegante, sinuoso, misterioso; inganna, tradisce e seduce; lui solo sembra essere a conoscenza di segreti che, sdegnoso, custodisce dentro di sè gelosamente. Mi piace molto il paragone relativo all'occhio del gatto; trovo che l'espressione "oro gelido" si confaccia pienamente alla situazione.
Anche stavolta hai creato una piccola perla, mia cara.
Aggiorna presto ^^
un bacio

Recensore Master
14/11/10, ore 11:53

Oh la seconda poesiola! Come vedi i ruoli si sono invertiti tra di noi e adesso sono io che ti presso per pubblicare le tue storie ^^
Questa poesia posso dire che si divide in due parti. La prima che parla dei gatti venerati dagli egizi mi ha riportato alla mente l'episodio della seconda stagione dell'anime in cui Sebastian spiega che ha conosciuto il faraone quando era in vita (il chè ci fa capire che questo demone è millenario: però se li porta proprio bene gli anni XD). Chissà magari è proprio in quel periodo che Sebastian ha cominciato a nutrire amore per i gatti!
Nella seconda parte invece vi è la spiegazione (se così possiamo definirla) del titolo: ovvero i gatti somigliano ai demoni! IN effetti da sempre i gatti (specialmente quelli neri) sono stati associati alle streghe, ai demoni, ecc... Non è raro dopotutto trovarli anche nei cimiteri! Trovo che hai saputo dare una spiegazione validissima all'amore che il demone nutre verso i felini e questa particolarità di Sebastian può essere senz'altro spunto per molte idee, una più originali dell'altra.
Sei bravissima come sempre ^^
Attenderò con ansia la prossima poesiola!


Kisses Lory

Recensore Master
14/11/10, ore 07:22

Devo ammettere che preferisco la prima, ma anche questa è molto bella.
Ciò che la distingue dall'altra è lo stile usato: ha la leggiadria e la grazia del modo di scrivere un po' antico, infatti mi ha riportato alla mente una traduzione che sto leggendo dell'Iliade.
Quant'è vero, che la passione di Sebastian per i gatti è uno dei dettagli più affascinanti e divertenti del manga! La spiegazione che ne hai dato tu, contenuta sostanzialmente nell'ultimo verso, o almeno ciò che io ho interpretato fosse la spiegazione, e cioè che i gatti somigliano ai demoni, in un certo senso, in fin dei conti trovo che sia la più vera. I gatti erano sacri agli egizi, sono stati dei come i demoni, dopotutto, hanno il potere di essere; sono aggraziati e scaltri, com'è tra l'altro lo stesso Sebastian.
Mi piace peraltro il contrasto che si viene a creare tra la tua poesia, grondante magnificenza, e i siparietti demenziali dell'anime e del manga che raffigurano Sebastian alle prese con i suoi amati animali. XD
Aspetto il prossimo capitolo. :)

Recensore Master
13/11/10, ore 16:39

Oh cielo, quale sublime meraviglia ci proponi quest'oggi *ò*! Potrei soffermarmi per ore sulla bellezza così languida e seducente dell'espressioni che hai usato, dei colori che hai mescolato ed evocato attraverso il suono di dolci parole che, sempre, scivolano e suonano le una sulle altre. Ma oltre a questo, tali poche righe trasmettono potere, antichità, sortilegio e sublime poesia demoniaca. Hai fuso nella figura del felino l'oscurità malingna e sfuggente dell'anima demoniaca e la protezione, la sicurezza che questi animali evocano tramite i loro profondi occhi. Ed è quasi un ossimoro, questi duplici aspetti presenti in una semplice ed innocente creatura... Ed al tempo stesso non si può non pensare che anche Sebastian è così. È demone e fedele maggiordomo, è pregevole anima oscura che vuole presto banchettare con la sua preda ed è la migliora guardia del corpo che si possa desiderare. Davvero bella anche questa tua nuova interpretazione della figura del maggiordomo demoniaco, posso dire con certezza che la squisita qualità di questo capitolo mi ha colpita e stregata e con tali parole ti lascio, sperando di ritrovare presto tue nuove perle sull'ormai già amato e bellissimo giardino. Un bacio!