E' sempre un piacere leggere racconti su Stargate ed il tuo non è male, considerato che si tratta solo del primo capitolo. La lettura scorre piuttosto fluida, senza gravi ostacoli di natura grammaticale, a parte qualche errore sicuramente da imputare a sviste facilmente ovviabili. Il che è, naturalmente, una cosa favorevole.
Attenta, però, a come fai reagire agli eventi i protagonisti. Alcuni loro atteggiamenti potrebbero risultare alquanto out of character. Uno in particolare: Jack che piange. Certo, apprendendo la notizia riguardante una Carter dispersa da qualche parte su un pianeta alieno, sarà stato teso, contrito, estremamente nervoso, ma assai raramente si sarebbe lasciato andare apertamente alle lacrime. Ed anche la decisione di Daniel di tornare alla Base mi sembra un po' affrettata. Migliore, invece, la scena ambientata in infermeria (nella seconda metà della scena 2). Un'ultima cosa: nelle ultime righe del capitolo hai nominato i Marines. Ma non ci sono Marines al Comando Stargate perchè il Progetto è controllato dall'Aviazione statunitense.
In ogni caso, come ho già detto, trovo la tua storia interessante. Peccato che tu abbia scelto di classificarla come "incompiuta", perchè, personalmente, sarei curiosa di leggerne il seguito.
Chiedendo vènia per il commento forse un po' troppo prolisso, ti saluto. A presto. |