Recensioni per
Passengers
di mise_keith

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
28/08/07, ore 11:43
Cap. 1:

[Parte della recensione pubblicata integralmente su "Criticoni" (http://criticoni.ilbello.com).
Per eventuali risposte, insulti o ringraziamenti potete utilizzare lo spazio messo a disposizione dal sito.]


[cut]
La cura del testo è piuttosto evidente, e non noto errori di importanza non trascurabile, ad eccezione del molto infelice "Pensavo che a quest’ora avresti già uscito fuori la bacchetta", segno di distrazione senz'altro perdonabile, ma che purtroppo spezza quello che dovrebbe essere il momento culminante della storia.
Draco e Ginny sono caratterizzati bene, in particolare il primo, cui è dedicata comunque una parte maggiore della storia; devo dire però che il personaggio reso meglio è di gran lunga Narcissa, presente solo nei ricordi del figlio, ma che è stata resa senz'altro in maniera molto credibile; non penso che si sia finiti nell'OOC sfrenato, e in ogni caso le note dell'autrice a inizio storia sono certamente sufficienti.
La narrazione è fluida, facile da seguire e non per questo poco interessante; l'intenzione era quella di immortalare un "momento", e l'obiettivo è stato conseguito con discreto successo. L'aria nostalgica che pervade tutto il racconto, quantunque potrebbe non piacere a tutto lo sterminato pubblico di Harry Potter, è a mio avviso molto gradevole e rende più gradevole la lettura.
Concludo dicendo che è una storia che vale il tempo speso per leggerla; assolutamente consigliata a tutti coloro che gradiscono i due personaggi (e Narcissa, torno a ripetere che la sua è una caratterizzazione splendida!) e che potrà piacere anche a dei fan più "classici" dell'intera serie.
La storia riceve 7,5 non per effettivi difetti in sé, ma perché il senso di "sospensione" che permea il racconto potrebbe portare al disorientamento del lettore; potrebbe essere una buona idea alzare il rating da Verde a Giallo, per scremare l'effettiva platea.

Defender

Recensore Junior
23/12/05, ore 10:36
Cap. 1:

Sono incredibilmente in ritardo, ma felice di averla finalmente letta. E' altrettanto incredibile come tu, per puro caso :), riesca sembre ad assemblare nei tuoi racconti, quei particolari che io adoro e che lasciano su di me un certo effetto. Sono stati Baricco e i film francesi in Danae's truth, sono i treni e il loro addio visto dalla stazione e De Andrè questa volta. Ma soprattutto, ho ritrovato di nuovo quella sconfinata amarezza nostalgica, che mi lega alla storia fino alla fine, forse perchè anche io sono un pò così. Come sempre è stato un piacevole - e malinconico - seguire il corso di pensieri lenti e pacati, senza alcuna fretta di essere esposti, quasi il narratore stesso stesse (ops) assaporando e prendendo atto per la prima volta di quanto afferma. Anche questa storia, è arrivata fino in fondo, mi ha colpita, e non poteva mancare quel passaggio, quelle parole racchiuse in una frase che mi hanno spezzato il respiro, per la dura e sincera ammissione dell'ennesima verità: S’impara ad accettare serenamente l’assenza delle cose di cui abbiamo sempre fatto a meno. Come è vero. E soprattutto, evidenza il rovescio della medaglia, che sto vivendo ora, quanto sia dura rinunciare ingiustamente a qualcosa di cui si ha un incredibile bisogno. Complimenti, mise_keith, ancora una volta, sono stata rapita dalle tue parole. Scusa per il ritardo con cui sono arrivata a recensire. E' stato un altro piacevole incontro con Ginny Weasley, stavolta tenero fagotto di ricordi d'infanzia. Questo mi ha colpita: i pensieri di Draco mi avevano portata mano a mano a crederlo, ma assistere alla scena in cui il primo ricordo che Ginny scaturisce in Draco, è il nostalgico e dolceamaro ricordo della propria infanzia, è stato un momento particolare, una piccola parentesi, ho ritrovato un sorriso leggendolo. Non smetterei mai di tessere le lodi di questa one-shot, ma prima o poi tutto dovrebbe giungere ad una fine. :) Complimenti ancora, e grazie.
Bris.

Recensore Veterano
22/11/05, ore 17:03
Cap. 1:

Ciao!! Scusami se recensisco solo adesso, ma ieri sono stata immersa nell’interessante studio di qualcosa di a me totalmente oscuro, definito economia settecentesca! ^_^ Notevole come sempre lo stile di questa tua one-shot! Quella che dovrebbe essere rassegnazione ed assenza di speranza, trasmette in realtà una pace invidiabile. Perfetta la descrizione dei paesaggi, che rafforza il concetto. Azzeccatissima naturalmente la scelta delle distese russe e dei ricorrenti riferimenti ai paesi dell’Est. Mi ha tanto ricordato una vecchia canzone, intitolata Dall’altra parte (…Pooh^^)…affresco dell’Est del periodo freddo. Lieve il finale, che non permette di essere totalmente felici, ma che accende una scintilla che, se non può essere definita di speranza, è almeno di completezza e di sollecito. Tanti complimenti come al solito…! Le tue storie sono sempre una costruttiva e piacevole parentesi, che pongono nell’ottica di accettare anche i momenti della vita in cui non ci si sente altro che passeggeri.

Recensore Junior
21/11/05, ore 21:10
Cap. 1:

La campagna russa è priva di qualsiasi umanità. È vasta, enorme, vestita di soli rimpianti, di sofferenza sotto al ghiaccio nero e spesso, sudata di sangue. Lo si scorge nei rari occhi sepolti sotto alle rughe, che attraversano le strade gelide e taglienti, ancora sterrate, come se il resto del mondo sia rimasto in un punto imprecisato del mio passato e della mia memoria.
Ecco. Ecco che cosa succede quando la poesia si scontra con la realtà, quando l’immaginazione disegna le sensazioni, quando un pittore cieco canta i suoi colori. Ho scelto questa parte (ed avrei potuto sceglierne altre dieci, venti, l’intera fanfiction…) perché rappresenta tutto ciò che non è stato detto, fatto, eppure tutto quello che è visto, sentito.
Avevo dimenticato quanto fosse bello questo lavoro. Riscoprilo riga per riga, sospiro per sospiro, soffermarsi, assaporare, scendere giù di nuovo e sentire tutto quello che d’intenso sospeso, vissuto e da vivere è presente. È poesia e consapevolezza, verità e fantasia, tutte ammantate dal malinconico velo dell’incertezza, della paura, dei mille forse inesplorati.
Il tuo Draco è uomo, è personaggio di vita. OOC? No, non direi affatto. È cresciuto è confrontato alla sua situazione. Stupendo l’accenno a Narcissa, un tocco di pennello rosso su di una tela neutra. Poi Ginny, una donna bambina, una donna folletto, senza parole (perché non ti piace sprecarne e perché nulla c’era d’aggiungere) senza forma (perché l’evanescenza delle emozioni è sagoma dell’essere)
Ed insieme ed in silenzio, voltiamo le spalle al sole per andare verso est. Dietro al tramonto, nella speranza di essere se stessi.
Solo una cosa d’aggiungere (o forse per polemica gratuita nutrita da un affetto profondo), una domanda a chi denuncia una poca chiarezza: cosa c’è di chiaro nel ventaglio delle sensazioni umane, nel variopinto tessuto dei sentimenti, nelle mille scelte e passioni dell’animo? Cos’è la chiarezza dove la poesia s’innalza oltre la bicromia della realtà? E se c’è realmente qualcosa di poco chiaro, cosa ci ostacola a rileggere e tuffarci oltre la superficie di un testo e cogliere ciò che di assoluto (nella sua relatività) vi è?
Ma, come al mio solito, questa è pura retorica. Chiara tesoro, ci saranno sempre coloro che ritengono inopportune (inutili, trascurabili) le note delle ficcy, ma chi dà serietà non sempre la riceve, così va il mondo. Grazie mille per la dedica, per le tue parole. Ma soprattutto grazie per regalare emozioni intense. Ti Voglio Bene.

Recensore Junior
21/11/05, ore 19:46
Cap. 1:

Scritta in modo quasi impeccabile, puntigliosa, profonda, ferma ogni sensazione in una stasi dolce a malinconica al tempo stesso. Veramente complimenti, di solito non leggo le Draco/Ginny ( sebbene questa ne sia una forma molto molto fievole ), tuttavia ho gradito realmente tanto questa ff!^^

terry
21/11/05, ore 18:48
Cap. 1:

nn ho capito 1 cs...alla fine ginny e draco se ne vanno x mano???bho...nn è molto chiaro cmq la ficcy è carina