Recensioni per
Lo Giardin de' Demòni
di Myrose
Recensione premio per il contest “Specchi, ombre e presagi: il doppelgänger” – giudice Shilyss. |
Sei decisamente ampollosa nel tuo modo di scrivere. Non è una critica, visto l'argomento cui tratti. Sono d'accordo con te circa la celebrazione di coloro che forti del proprio ego, osarono ribellarsi all'Ordine Celeste. Gli Angeli Caduti sono creature magnifiche pur riplendendo di una luce guasta, considerando la più alta concezione di "Luce". Conosco la ricerca greca del "Bello e Buono" però mi domando se il paragone non sia un po' azzardato. Dio, nella concezione Cristiana, è definito "Buono e Misericordioso" comunque, mi limito a porti l'osservazione sotto forma di domanda, non avendo un'ampia conoscenza della Bibbia. Perciò, gradirei che tu prendessi la mia osservazione con le molle. Il tuo lavoro mi ha conquistata, sul serio. E pensare che ho trovato questa storia casualmente! |
Ed eccomi qui, tesoro. Mi dispiace di essere l'ultima tua "fedele" a recensire ma, ahimè, stavolta il tempo mi scorre fra le dita come fosse acqua che non più disseta. Ma passando a questo breve, quanto affascinante componimento, devo dire che, in realtà, più intrigante della poesia stessa ne è stata la tua spiegazione - benchè l'amata e odiata insegnante di latino m'abbia a dir poco stordito con i suoi etterni discorsi sul concetto di "kalòs kai agathòs" che mi è subito esploso davanti agli occhi al sol leggere l'accostamento dei termini "bello" e "buono". Il tuo componimento è certamente elegante e ricco di significato, ma ancor più interessante è il fatto che ogni parola rinvia ad altri concetti, in una continua osmosi fra lettura e ricordi. Tu vai oltre ciò che dici, come un moderno George Bernard Shaw che arricchisce di metafore le sue rappresentazioni per scatenare un costante rinvio di senso. Ad esempio, i primi versi mi han fatto ricordare subito il Paradise Lost di John Milton e la celebre frase di Satana che, fiero, e visto in un'ottica del tutto dignitosa, asserisce: "it's better to reign in Hell than to serve in Heaven" - è più gratificante governare l'Inferno che esser servo in Paradiso. In questo modo, Michaelis acquista fierezza ed orgoglio nell'esser consapevole di ciò che è e di quel che rappresenta; ed è allo stesso tempo appagato dal fatto di non aver perso un briciolo di ciò che di angelico doveva esservi stato in lui in un tempo remoto. In fondo, Lucifero era pur sempre il più bello fra gli angeli, ad immagine e somiglianza di Dio, e dunque non poteva che essere splendido oltre ogni umana comprensione; per lo stesso motivo ritengo che il sacro e il demoniaco, in sostanza, non siano due facce opposte della medaglia, ma due (me le immagino così) venti contrari, che si scontrano e si mescolano, pur conservano per la maggior parte la loro primordiale essenza; in parole povere, nell'ultimo verso in cui dici "In sostanza, chi mai è il Demonio se non ciò che resti del più maestoso tra gli Angeli?" mi viene da pensare che, anche se Michaelis è un demone, di lui vi deve pur essere ancora un'antica traccia del bene di cui era pervaso un tempo (un po' come lo Yin-Yang). |
Ah, mia gentile Poeta, tu per me potresti anche scrivere l'apologia del Male, dacché la tua poesia si amalgama così bene al tema demoniaco, tanto da esaltarne la sublime ed orrida bellezza. Ebbene, parliamo di bellezza, di Cadute e di nature. Hai trattato senz'altro un tema interessante -o che io, nel mio folle pensare, trovo sempre sorprendente ed intrigante... Ahimè, le Cadute catturarono anche lo svilupparsi d'una mia storia, ma questo non ci interessa XD-. Concordo nel dire che il momento della Caduta è la rivelazione: uno scindersi ed aggiungersi di emozioni e consapevolezze portano alla nascita di demoni quali Sebastian ed il Male che in tali creature vien visto, spesso appare sgraziato, orribile. Eppure Stella del Mattino era l'angelo più bello, che il brutto deva per forza essere associata al male quasi mi lascia l'amaro in bocca... I demoni seducono col proprio fascino, perché rubargli la bellezza con una caduta? E se quest'ultima, invece, non fosse proprio l'apoteosi di quella bellezza, la minaccia più grande e più vera, la beffa finale, la nuova menzogna?! Ecco la domanda che mi ha aperto la tua affermazione finale: ho pensato a Sebastian, al fatto che non riveli il suo VERO volto... Che racchiuda in sé bellezza e orrido aspetto nella propria natura o v'è altro sui demoni che ancora non sappiamo od immaginiamo? Una drabble riflessiva, molto... Complimenti! |
Ma che bella sorpresa alzarsi la mattina e trovare una nuova poesiola da leggere! No, bugia, l'ho letta già ieri notte ma perdonami se recensisco solo ora, ero troppo stanca per riuscire a mettere insieme quattro parole per esprimere al meglio il mio parere su questa poesia! |
Oh, ma quanto mi è piaciuta questa! *-* |