Carissima compagna ^O^!
Mi trovi anche qui, eh già, ma dopo aver iniziato a leggere non potevo non lasciare una traccia del mio passaggio.
Prima di dedicarmi alla storia alla storia in sè, ti consiglio di riguardare la storia quando avrai voglia e tempo: ci sono alcuni errori di distrazioni (ad esempio "guance" scritto come "guancie"), ma nulla di che ^^.
Bene, detto questo... Il tema che hai trattato è senz'altro molto delicato e, se vogliamo, decisamente di carattere moderno. Nel complesso mi è piaciuto il taglio che hai dato di questa situazione, dacchè se ne parla davvero poco ed invece, a mio parere, bisognerebbe dare voce a queste riflessioni, far riflettere le persone, sentire cosa pensa il comune popolo a tal riguardo.
Il concetto di famiglia può assumere diverse forme, a seconda di come lo si voglia presentare... Qui, in questa storia, prende la sua forma più dolce e, per certi versi, più profonda. Chris e Aaron, nella loro diversità e nei loro problemi, insegnano qualcosa che molto spesso si dimentica: l'unione fa la forza. Appoggio totalmente la posizione di Chris, quando questi dice che chiunque, uomo, donna od omosessuale che sia, può far funzionare una famiglia. Famiglia vuol dire luogo dove poter tornare senza avere paura, famiglia vuol dire calore, affetto, dolcezza, sicurezza, rispetto. Non importa quale sia la natura di questa famiglia, se questa si basa sull'amore, quello vero, dov'è il problema? Cedric, che pure ha solo sei anni, sembra averlo già capito e forse è proprio grazie a lui che Aaron comprende che la loro famiglia non è un problema, ma può esserlo solo per la società. Ed in tal caso, la situazione va affrontata, senza scoraggiarsi più di tanto.
I personaggi mi sono piaciuti tutti e trovo che, sebbene la storia sia breve, tu sia riuscita a dare una buonissima descrizione caratteriale di Cedric, Chris ed Aaron, attraverso quella che è la loro vita quotidiana. E questo aspetto, per chi si cimenta nel lavoro di una storia originale, è molto importante, quindi ti meriti un bel "brava"! Confesso, però, che in alcuni punti per un attimo perdevo il filo dei pensieri dei personaggi nella narrazione in prima persona... Avendo tu dato, alla fine, tre livelli riflessivi diversi, lì per lì, in due punti sì e no, mi ero persa un attimo nella lettura, ma poi subito sono riuscita a ripescare a chi appartenessero i pensieri XD. Il mio attimo di confusione può anche essere dato che ho letto la storia ieri sera tardi XD! Comunque, ribadisco, come tuo primo lavoro originale è molto ben fatto ed interessante e trovo che ponga sotto gli occhi del lettore un tema sì delicato ma trattato con la giusta cura e con emozioni dolci e delicate.
Bravissima, davvero!
Smackone, Ika |