Recensioni per
Portò la morte a Zanarkand
di crimsontriforce

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/07/11, ore 10:38

Hahahaha, scusa se rido, ma mi è venuto in mente Tidus quando aveva detto Malacania al posto di Macalania, hahaha, che birbante XD comunque anche stavolta hai saputo dare il meglio di te stessa, esprimmi temi in modo celato ma palpabili allo stesso tempo!. Per non parlare delle emozioni di cui sai impregnare gli scritti, sei un mito XD hai tutto il mio voto e il mio sostegno! Un bacio crims, alla prossima :* muà
PS. Ottimo scritto privo di errori, con un registro linguistico pregiato ma accessibile a tutti e con ottime ambientazioni su sfondo! Dovresti fare una one shot sul Fluvilunio e La Piana dei Lampi (e magari anche sul Deserto di Sanubia) ^.^ complimenti ancora, ci si vede alla prossiama XD

Recensore Junior
12/06/11, ore 21:56

...E la odio ancora di più (Yunalesca, intendo) XD! L'immagine della fuga disperata di Sert in difesa di una conoscenza da condividere con tutti, con la presenza costante di Yunalesca alle spalle è decisamente inquietante, e lo è ancora di più il suo racconto, tanto che la successiva "grazia" concessa al guardiano è più che prevedibile; ci sono poi momenti descritti con una fotografica bravura che ti appartiene (il momento della morte dell'evocatore), e che io amo tanto tanto! :D L'interludio è magnifico, così come la tua scelta di lasciare che Jecht ci ridesse sopra: Jecht è Jecht, del resto. E, dopotutto, forse Sert ha veramente raggiunto il suo scopo, seppur per mezzo di due dolorosi sacrifici, di comprendere in pieno la verità e conoscerne la via d'uscita. Li attendevano tempi interessanti, appunto.
In conclusione, bellissima storia (ma guarda un po'! XD): sei riuscita a renderla originale nonostante la parziale conoscenza del finale (inevitabile, se si conosce il gioco), introspettiva al punto giusto nonchè una vera calamita di empatia...certe scene le ho davvero sentite. :)

Recensore Junior
12/06/11, ore 21:38

La descrizione iniziale dell'entrata in scena di Yunalesca è BELLISSIMA. Solenne e magnetica, l'ho riletta più volte! *_* Ero curiosissima di leggere questo capitolo, per capire l'evolversi di una situazione in cui manca l'elemento più importante: il guardiano in vita. Come sempre ricordo qui il mio apprezzamento per i tuoi personaggi, soprattutto, in questo capitolo, Sert, evocatore che, più che per Spira, si sacrifica per la signora Verità. 
Coooomunque...non ho mai odiato tanto Yunalesca e la sua speranza come adesso: a volte mi fa pena, ma qui proprio la odio, mannaggia a lei. 
Fu questione di secondi. Sert non ebbe il coraggio di voltarsi, mentre il suo stomaco si stringeva in una morsa glaciale. Sentì un tocco lieve sulla spalla e seppe che nella stanza erano rimasti in due. :-( mannaggia a lei, ripeto.
E.... *passo all'ultimo capitolo*

Recensore Junior
11/06/11, ore 00:41

ohhhhh! Sia dannato il mio ritardo, non entravo qui da tempo e non avevo visto! Però, alla fine, eccomi comunque qui e come sempre ne è valsa la pena.
Riprendo con piacere la lettura di questa storia, e fin da subito mi piace il tuo modo di descrivere Zanarkand: luogo sacro o luogo di morte? C'è da dire che, alla fine del pellegrinaggio, la linea di demarcazione diventa difficile da individuare sia per l'evocatore che per il guardiano, nulla di cui stupirsi.
Devo rendere onore alla tua precisazione che molte volte sfugge: gli evocatori non sanno di Yunalesca. Assolutamente no, tanto che Yuna ne rimarrà profondamente colpita quando le verrà rivelato l'arcano segreto; in effetti, sapendo di Yunalesca gli evocatori comincerebbero a porsi domande "illecite".
Per quanto riguarda il "Cosolì Keeper" XD, beh, credo che tutto ciò che abbia a che fare con Yunalesca e direttamente Yevon abbia la stessa origine: la morte, e nei pressi di Zanarkand si muore sempre per lo stesso motivo, ergo la tua opinione mi sembra più che plausibile.
...e comunque ai chocobo si perdona sempre tutto, perchè sono bellissimi. XD
Domani leggerò con piacere i restanti due capitoli, oh yeah. ;)

Recensore Junior
17/01/11, ore 20:57

Ti giuro, quando lessi il capitolo 2.2 pensai: "Ora ci vorrebbe una bella analisi introspettiva su Grion...perchè non è certo facile essere Unsent, eh!" ...tu non mi deludi mai e ci doni questo capitolo, evviva! :)
Sì, decisamente una situazione pesante e spiacevole sotto diversi punti di vista. Innazitutto entra in gioco il fattore "fede", assolutamente intrascurabile per uno yevonita: ciò significa, infatti, macchiarsi del peggiore dei peccati e sentirsi in parte colpevoli di quella grande punizione chiamata Sin; in secondo luogo, sempre legato alla fede, ecco che arriva il problema del rimorso di coscienza...perchè un guardiano Unsent deve sentirsi senza ombra di dubbio anche colpevole di condannare il proprio evocatore che, legato da un sentimento di amicizia, decide di non eseguire il dovuto rito.
Non dimentichiamo, poi, come il tutto colpisca l'evocatore di turno non solo in modo "indiretto": anche costui dovrà farsi forza sull'amicizia per giustificare il proseguimento di un pellegrinaggio che nulla possiede dei precetti (ottimo dunque lo scambio di battute tra Grion e Sert: debolezza in arrivo, urge sostegno morale!).
La frase maggiormente degna di menzione? Eccola: Era meglio che tutto finisse davvero, quando la strada fosse finita: nessuna parvenza di vita normale da mendicare al ritorno, nessun ritmo insignificante cui riadattarsi. Solo un magnifico vuoto e la consapevolezza di aver svolto il proprio dovere. E così hai descritto meravigliosamente lo stato di un guardiano. Meravigliosamente e drammaticamente, davvero.

Eeee adesso passiamo all'interludio.
Oh, sono contentissima di poter leggere l'idea originale di cui mi parlavi, prima che la sottoscritta ti causasse un esaurimento nervoso per due mesi! XD
Il glorioso momento della scelta di Auron, la partenza che cambierà per sempre la sua vita...quella vita che, come ben descrivi, non sapeva di nulla che non fosse costrizione e destino; non che sia il massimo assistere alla morte del proprio evocatore, ma con Braska ha potuto osservare qualcosa di puro e di grandioso, con Braska ha conosciuto "il sentimento più puro che possa legare due uomini" (il tutto messo tra virgolette perchè ricordo di averlo letto ai tempi in un'altra tua fic, anche se non ricordo esattamente quale...Tutta roba tua, comunque! ^^). Un sacerdote di Yevon doveva pensare alla stasi e alla preservazione: non poteva aprire gli occhi e vedere che tutto cambia, tutto muore anche entro quelle mura scintillanti e che quando la terra ti scivola da sotto i piedi non hai davvero altra scelta che rincorrerla fino alla fine del mondo (con la speranza di riportarla indietro): *_* fangirlismo allo stato puro, c'è qualcosa di più "auroniano" di questo??
Il tutto, infine, si incastra benissimo con la bellissima A differenza zero, e riesco sempre di più a ricostruire il puzzle dello sconosciuto passato del mio amatissimo. <3 Non posso che ringraziarti!

mmm...non saprei a chi ti riferisca con qualche cacciatore di fanart all'ascolto, e mi sa che una almeno c'è (chissà...chissà...XD), ma credo che prenderò per oro colato i tuoi saggi consigli e provvederò subito a creare un account! :D
Sappi che il "classico immortale" mi ha fatto cadere dalla sedia! XD LOL 

Recensore Veterano
29/12/10, ore 14:18

Potrei copincollare un commento che ti ho fatto recente sulla capacità di formare belle frasi...XD
Un angst bello, non scontato e non gratuito, molto vero. "Il peggio venne": ottimo inizio di paragrafo e refrain molto efficace. Al solito sei maestra nel rendere l'atmosfera del luogo e del momento, unita ai sentimenti e i pensieri dei personaggi che abitano i tuoi mondi - e se questo mondo non è tuo, ma preso in prestitoXD, è comunque tuo il modo di raccontarlo.

Recensore Junior
25/12/10, ore 18:12

Si diceva dalle sue parti che stare accanto a un evocatore garantisse una morte pulita, se prima non ti spezzava il cuore. :( Quant'è vero, ahimè.
Oh, con questo capitolo ci viene mostrato qualcosina in più sulla storia dei due personaggi e soprattutto -fatto che mi incuriosiva molto- come si sono conosciuti: e con questo siamo sicuri che Sert è un Evocatore fuori dal comune...DIVERSISSIMO da Braska, ma particolare. Il ragionamento che lo induce al pellegrinaggio, poi, lancia parecchie provocazioni: pragmatismo e curiosità allo stato puro.
Alla fine -ma non per ultimo- lancio paroline di elogio per un argomento difficile da trattare, sempre all'interno del già discusso rapporto tra evocatore/guardiano: può mai un evocatore chiedere apertamente ad un amico di seguirlo fino a Zanarkand? Mi sembra difficile, molto difficile: infatti Sert non lo fa (credo proprio non l'abbia fatto neanche Braska), e non resta dunque che ricorrere a vie traverse; il tuo extra alla fine è perfettamente adatto, nonchè apprezzato dalla sottoscritta come il resto del capitolo.
Riconfermo il mio apprezzamento per Sert e Grion, e sono contenta che tu abbia deciso di affrontare la storia di un pellegrinaggio "tutto Spiriano": è fonte di paralleli interessanti e manna piovuta dal cielo per chi ama questo imperfetto ma affascinante mondo yevonita. :)

Recensore Junior
18/12/10, ore 14:42

Molto naturale questo piccolo momento di sosta che ci offri: l'immagine di Grion assorto nei suoi pensieri e di Sert mentre con le dita dipingeva nell'aria la sua mappa mentale del problema ed improvvisato "discepolo di Aristotele" (sillogismi! LOL XD) rende i personaggi molto umani e il contesto in cui si muovono reale, e tu sai già quanto io apprezzi questa tua dote di scrittura; in breve, riesci sempre a narrare i fatti facendoci per un momento dimenticare come il tutto abbia origine da un videogico. Sì, possiamo per un attimo fare finta che le prove del Gagazet siano più simili a quelle degli altri templi, e lo facciamo molto volentieri! :) Come detto nella recensione precedente, poi, mi piace molto il rapporto tra i due protagonisti.
Comunque devo dire che Sert è un Evocatore, nel suo piccolo, al di fuori degli schemi: interessante vedere come abbia fatto uno sconticino al suo viaggio, risparmiandosi Besaid. Personalità interessante, la sua. 
ssss. . S. S S

Recensore Veterano
16/12/10, ore 19:25

bello anche questo capitolo! ;) insomma, i tuoi pensieri un po' poetici sono tanto scorrevoli e lasciano l'impronta! Volevo anche ringraziarti per quello che hai detto della mia ultima ff: grazie :,) e comunque mi fa piacere che ti è piaciuta la trilogia =) e poi...hai visto il mio avatar? per metterlo mi ci è voluto un casino di tempo ma alla fine...ne è valsa la pena! baci e al prossimo capitolo!

Recensore Junior
14/12/10, ore 20:35

BELLISSIMO. *_*
Ok, lo so che "bellissimo" non è proprio il massimo per commentare una fic (se avessi cinque anni, magari...), ma è quello che mi è venuto subito in mente una volta terminata la lettura. E la trama c'è, senza nessun "fare finta di" (come in ogni altra tua storia, del resto)!
I tuoi personaggi mi piacciono, tutti e due; il discorso finale sulla spirale è perfetto ed unico; il richiamo all'altra tua storia è ben gradito; la tua solita attenzione ai particolari (anche un semplice paio di guanti, o una coperta) sono sempre fantastici ed aiutano la nostra immaginazione a rendere il tutto più reale.
Ma la cosa che mi piace di più è l'argomento principale del capitolo: il rapporto evocatore/guardiano, nel caso specifico e in generale.
Bene, a quanto pare Sert non è più solo...oh beh, più o meno. Curiosità mode-on!
Per quanto riguarda il parallelo con Braska, mi affido alle tue proprietà lessicali: YEAH. XD
(Recensione modificata il 14/12/2010 - 08:37 pm)

Recensore Junior
09/12/10, ore 18:52

Prima di tutto, in ripresa del precedente commento: cancella pure la tua lavagnetta, non è colpa tua, ma della sottoscritta che si mette davanti al computer quando per i brividi non riesce a tenere neanche una penna in mano! XD Non si era perso proprio nulla nella tua storia, bensì nella mia recensione: la stavo scrivendo sul blocco note per poi ricopiarla qui, ma ero troppo andata di testa per pigiare su "seleziona tutto" e poi copiare/incollare... il delirio mi impose di giocare con il puntatore del mouse, così da perdere un rigo di recensione! In breve il messaggio era il seguente: un Evocatore che torna da Zanarkand è distrutto come dici tu, eccetera eccetera...ma c'è comunque un'altra possibilità in un pellegrinaggio (quella in effetti più comune, visto che solo in quattro riuscirono completamente nell'impresa), ossia assistere ad un tale dolore sì per una perdita, ma avvenuta in maniera differente; alla fine, il punto fermo è la perdita del proprio guardiano. Accennai a Braska perchè mi conosci e sai che non riesco ad evitarlo! XD
In sostanza? Ho fatto una pessima figura, ma giuro di aver capito perfettamente la trama: quel giorno ero solo troppo imbranata.

Ora, riguardo al secondo capitolo.
Iniziamo subito bene: la scena del legame tra l'Evocatore e la Fede è meravigliosa, e mette in luce benissimo come il rito dell'evocazione non sia della serie "asta di qua, asta di là: olè! Guarda come sono potente"! C'è ben altro dietro, e se non lo si comprende non si può apprezzare FFX in pieno.
E poi, cosa abbiamo qui? Un evocatore che pensa di proseguire DA SOLO? Attenzione! :D Adesso sono tanto, tanto curiosa di vedere come si evolverà la trama. Yunalesca non ne sarà entusiasta, comunque. ;)

Recensore Junior
06/12/10, ore 20:52

Ora, non so se sia dovuto alla febbre (ebbene sì, il vecchio mal di testa "Bewwy? Mais oui!" è uscito allo scoperto, alla fine), ma mi sono commossa. Credimi, mi sono commossa; non devi assolutamente credermi, invece, quando ipotizzo il derivare del mio sentimento da una stupida influenza, perchè in effetti sono consapevole di come tutto ciò sia dovuto semplicemente alla tua bravura e passione.
Un Evocatore, ritornando da Zanarkand, non può essere sereno: può essere solo come lo hai descritto tu, incapace di formulare due pensieri uno dopo l'altro senza cadere per terra disperato...a maggior ragione se era stato fino ad allora accompagnato da un SOLO guardiano (ecco, credo che uno dei motivi che permisero a Braska di eseguire "con successo" l'Evocazione Finale fosse, oltre che merito della sua fortissima persona, l'avere ancora qualcuno accanto cui rivolgere la parola nella fase finale del pellegrinaggio).
"Sapeva che stava compiendo un errore atroce ed era pronto a rinunciare a ogni dignità, ma restò nella neve a piangere, ancora, mentre i suoi pensieri schizzavano impazziti a cercare una ragione di quello che era accaduto": devo aggiungere altro? <3

Recensore Veterano
05/12/10, ore 11:32

è molto bella, oscura in senso buono. Dopotutto, le tue ff mi sono sempre piaciute :)
E' molto bello il verso in cui dici:
il peggio deve ancora venire
il peggio venne. bello, molto significativa!
Aggiorna presto, ciao cara