Recensioni per
Lo Giardin de' Demòni
di Myrose

Questa storia ha ottenuto 91 recensioni.
Positive : 91
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
09/07/19, ore 17:16

Recensione premio per il contest “Patti oscuri, alleanze di ferro e promesse vincolanti” indetto sul forum di Efp, giudice Shilyss

Cara Myrose,

Colgo l’occasione di un pomeriggio laborioso, ma di caldo stordente, per continuare la lettura delle tue belle rime. Questo componimento in particolare mi fa pensare a quanto l’immortalità generi tedio e noia nelle creature per cui il tempo non ha un vero valore come, invece, accade per gli uomini. L’idea che la Noia sia una Madama è visivamente e concettualmente bellissima: mi ricorda le personificazioni della morte nelle canzoni medioevali. Molti dei vocaboli che utilizzi richiamano anche immagini sensuali, parzialmente erotiche, tanto che non è difficile immaginarsi il letto dove Madama Noia giace come un’alcova in cui sia appena stato consumato un rapporto. Ecco, forse è questa la cosa che maggiormente apprezzo nelle liriche che ci hai proposto: il fatto che siano profonde, ben scritte e cariche di immagini e allegorie da snocciolare una per una. Tuttavia c'è anche dell'altro in questa immagine pigra e scomposta, delicata e matura come una primizia.

Splendida anche la chiusa finale, dove il protagonista viene catturato per piegarsi prima alla Noia e poi alla fame. L’idea della cattura è suggerita dalla stretta (“che mi stringe al collo”/”preso al loro laccio”). In questo modo la molle immagine iniziale diventa una tenzone dai contorni quasi inquietanti.

Complimenti vivissimi per quest’altro capitolo di rara suggestione e a presto,
Shilyss

Recensore Veterano
08/08/11, ore 08:18

Buondì! Non sono ancora morta, ed ecco il commento puntuale ad ogni meravigliosa riga che scaturisce dalla tua mente e dalle tua dita. Accetta, per favore, qualche ripetizione e, sebbene, ogni complimento deve ormai sembrarti sottointeso non posso non farti notare quanto davvero adori le tue composizioni. Una metafora, ahimè, vera per tutti, quella di Madama Noia, con cui dobbiamo confrontarci non solo in ambito fanfiction ma anche nel vero e proprio immaginario quotidiano. Tu hai saputo rendere benissimo il suo abbraccio lascivo da cui, nonostante tutto, facciamo fatica a scostarci.
Che altro dire, se non farti i miei più vivi complimenti, ancora una volta?
Baci, Lil.

Recensore Veterano
11/04/11, ore 19:11

L’accidia è uno dei peccati capitali che più commettiamo, oserei e il definire la noia come simile amante è stata una scelta eccellente. Proprio lo riconosco. Mai aggettivo fu più azzeccato. In effetti, penso che la noia porti all’accidia e viceversa. Ed è vero che Sebastian l’ha come compagna. Lui, infondo, quali obiettivi ha, nella sua eterna esistenza? Non desidera, se non, nutrirsi. Tutto osserva dall’alto della sua essenza non più mortale. Il suo divertimento è effimero, giacché finisce, una volta che la sua Fame è stata soddisfatta e poi … Da capo. La noia dell’attesa, la noia dell’indolenza che lo porta a seguire i capricci dell’umano che sarà il suo pasto … Anche questo capitolo è perfetto. Lo recensisco in ritardo perché lo avevo letto in passato ma poi, mi ero dimenticata di lasciarti il mio parere. Ora, controllando il programma delle recensioni, me ne sono accorta.
Baci
DeathKid

Recensore Master
10/01/11, ore 13:50

*entra nel salottino, guardandosi attorno*
Ah-ehm... Ahgimè, so d'essere parecchio mancata, ma la causa dalla alle festività che sono tutt'altro che tranquille, alle malattie dilaganti ed agli esami che pendono sul mio povero capo... Ma chi se ne frega delle mie scuse, ho due componimenti da recuperare e che cavolicchio o_ò!
Ordunque...
Buon Natale e Buoin Anno Nuovo... e crepi la Noia!
Così esordisco dacché non ho potuto augurarti prima buone feste; e dopo questo giungo al tuo nuovo componimento.
Per quanto riguarda le mie perplessità sul precedente componimento, hai dato esattamente la risposta che io avrei voluto veder più risaltata nella lettura: ovviamente quella è la vera Beffa, ma l’ho trovata troppo celata, troppo poco marcata, quando invece, secondo la mia ignorante opinione, doveva essere il fulcro, il splendore della scena. Come ho sempre detto: è questione di gusti. E quando si parli di inganni e beffe, argomenti che m’intrigano, desidero sempre vederli risplendere della loro aura malefica ed affascinante e non vederli nascosti fra le pieghe ben distese del nostro maggiordomo preferito. Ribadisco: questione di gusti… ed io di gusti strani ne ho XD!
Ebbene, volgiamo gli occhi a questo… mmh… alla fine pareva un valzer.
Gli ultimi versi mi hanno fatto pensare ad un candido valzer, un maggiordomo stretto fra due incantevoli dame riccamente vestite dei doni che portano e che segnano la natura del Demone: noia e fame. Pensandoci, perché mai un demone dovrebbe andare sempre a cercare nuovi giochi, sempre più audaci e pericolosi? Per noia e fame. Perché è la loro natura ed è il loro sfogo, il divertimento che li intrattiene nella loro altrimenti noiosa esistenza immortale. Così ho intravisto fra le tue righe, un significato di queste splendide creature… E ripeto, l’immagine ultima è davvero incantevole e seducente: mellifluo stordimento, non poteva esserci termine migliore per indicare una così sottile e particolare componente demoniaca.
Complimenti come sempre, Poetessa: stordisci ed incanti al pari d’un demone!
Alla sua prossima meraviglia ^^!
*cioè ci vediamo fra cinque minuti u_u*
ps= e mi congratulo per la lieta notizia, finalmente la bella ed incantevole poesia riceve i suoi giusti meriti ^^!

Recensore Veterano
23/12/10, ore 10:28

Ciao carissima,
e così mi ritrovi anche qua...
Intanto premetto che io non conosco kuroshitsuji, o meglio, so chi sono i personaggi principali, ma non so che ruolo svolgono nella storia, quindi difficilmente potrò notare doppi sensi nascosti nelle tue righe poetiche, però ho deciso ugualmente di leggere tutti i tuoi componimenti.
Li adoro, sono semplicemente bellissimi e, pur non intuendo le profonde analisi psicologiche e caratteriali dei personaggi che sicuramente sviluppi, riesco comunque a trovare grandi spunti di riflessione, specie in quest'ultimo componimento: la tentazione della Noia, commistione di accidia e lussuria, che con la sua mano elegante e avida afferra in un gesto sensuale il collo della sua vittima.
Ho molto apprezzato anche l'ottava dedicata al confronto con i felini: il legame gatto/demonio mi affascina da sempre, io adoro questi piccoli felini avvolti in una nube di mistero e ombre. Il componimento inizia con il riferimento al culto del gatto nell'antico Egitto riprendendo poi in seguito la concezione demoniaca di esso tipicamente medievale e sviluppando così una sorta di collegamente storico tra antichità, Medioevo e naturalmente epoca contemporanea perché il lettore avrà certamente una propria opinione in merito.
Riesci sempre a ricreare un circolo perfetto che, analizzando tutte le tappe, ti riporta all'inizio, arricchito di qualcosa che si era perso o che era stato tralasciato o che era semplicemente invisibile agl'occhi troppo abituati ad un esame superficiale delle cose.
Non ricordo se te l'ho già detto in altra sede o questa è la prima volta, ma leggendo i tuoi capolavori (perché di questi si tratta) ho capito il significato della letteratura come strumento per allargare la mente.
E per questo, non posso fare a meno di ringraziarti.
Tutti i miei complimenti
Alla prossima
kisses
Kiriku

Recensore Master
21/12/10, ore 15:15

Salve, mia cara.
Innanzitutto, voglio complimentarmi con te per aver raggiunto un tale successo in così breve tempo; successo che è notevolmente avvalorato dal fatto che è stata la stessa Erika a riconoscerti il merito che ti è dovuto. Sono felicissima che una perla come Le giardin de Demòni sia stata riconosciuta per il suo altissimo valore letterario, nel buio mare della mediocrità. Non per screditare le altre storie ma, a mio parere, anche una storia ben fatta può solo impallidire dinanzi alle meraviglie che tu sei in grado di creare.

Nonostante ciò, questa è stata la poesia che mi ha colpito meno, benchè mi sia gradito l'uso di determinati termini ed espressioni che, certamente, tu sola avresti potuto concepire.
Per farti un esempio, ho provato puro piacere nel leggere il verso, riferito a Madama Noia, che la definisce la Figlia dell'Ozio pasciuto; così come mi è piaciuta l'espressione "unghie laccate di vizi". L'ho trovata davvero una metafora molto interessante... Eppure, nel complesso, il componimento mi è sembrato poco originale. Non saprei dirti se ciò sia dovuto al fatto che "mellifluo stordimento" è molto più lineare e meno studiato rispetto ai precedenti, o se la mia impressione sia invece scaturita dalla costante della Noia.
Il tedio è un tema un po' troppo abusato per i miei gusti; in letteratura è stato affrontato da Oscar Wilde, da Baudelaire, da Emilio Praga, Voltaire, Moravia, Kant, Leopardi, Cicerone, Italo Svevo... Insomma, ripeto, è un tema un po' troppo ricorrente, che ormai, a mio parere, ha finito col perdere di fascino. Ciò nonostante, apprezzo la veste di sensualità della tua Madama Noia, il che potrebbe costituire uno spunto innovativo; eppure, anche questa interpretazione è stata già sviluppata da Leopardi, che definisce il tedio come il più sublime dei sentimenti umani: perchè quando ci si annoia, si inizia ad immaginare, e l'immaginazione è pura creazione, priva di limiti spazio/temporali. Insomma, non dico che tu non abbia scritto una poesia elegante e godibile; dico solo che, secondo me, non è splendida come lo sono anche le altre. In ogni caso, spero di non averti intristito e confido nella tua infinita immaginazione :)
Congratulazioni ancora per il meritatissimo inserimento della tua fanfiction nell'elenco delle storie scelte.
Un bacio, non annoiato nè noioso, bensì incoraggiante.

Recensore Master
20/12/10, ore 13:10

Per prima cosa ti rinnovo i complimenti per l'inserimento di questa raccolta nelle storie scelte: un successo che indubbiamente ti meriti!
Secondo, non so davvero come ringraziarti per questo splendido dono di compleanno! E' qualcosa di a dir poco sublime, sul serio! Grazie, grazie, grazie, grazie.
Passo al commento vero e proprio ora.
Con questa poesia hai analizzato in versi un altro aspetto non trascurabile del Michaelis, ovvero la noia che permea la sua vita, dato che egli è un demone millenario e quindi indubbiamente per lui molte cose al mondo sono giunte a noia!
Ho adorato il fatto che hai deciso di personificare la Noia come una dama licenziosa. Il letto inoltre è per eccellenza il luogo dell'Ozio, del dolce far niente ma al contempo è anche teatro di lussuriosi incontri, quindi direi un'ambiguità abilmente pensata!
Tu sai poi quanto io ami questi componimenti venati da una certa malizia quindi mi domando se lo hai fatto di proposito a dedicarmi proprio questa poesia o se è stato solo un caso! In ogni caso il regalo è stato pienamente gradito!

Kisses Lory