Notevole!
Teatralmente d'impatto, una forte metafora sociale e artistica.
Personalmente, mentre leggevo ho visto "I Lupi" come una filippica contro l'odierna gente di spettacolo, televisamente conformista e vanesia, gli "umani"; i quali desiderano per se`il benessere e il successo, senza fatica e pigramente; inoltre occupano indiscrminitamente ogni campo di espressione artistica: questi concetti sono rappresentati dall'allevare le "pecore" e dallo sterminio degli "animali del bosco".
Contro questo sistema di prosciugamento delle risorse vi sono i veri predatori, i "lupi": le compagnie di artisti affiatati e uniti come un branco, per l'appunto, i quali seguono le normali leggi del mondo
dello spettacolo e tentano di proporre nuove forme espressive anticonformiste. A loro appartengono gli stereotipi dei sovversivi, dei bohemiene, degli spiantati. Esattamente come i lupi, tali stereotipi sono o falsi o sono cio`che credono i conformisti, contro cui ovviamente essi sono in 'lotta' sul piano artistico.
E tale lotta si spera non essere senza speranza.
Qualcuno mi corregga se ho sbagliato, oppure approfondisca se desidera. |