Recensioni per
La fede comincia là dove la ragione finisce
di Emily Alexandre

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/10/12, ore 23:58
Cap. 1:

Complimenti, è bellissima, sia nei dialoghi, che nell'introspezione, che nelle descrizioni. Il pezzo dove Carlisle parla del fatto che la scienza non può spiegare tutto è perfetto, lo vedo molto in sintonia col personaggio e da come l'hai scritto, mentre leggevo sentivo l'intonazione appassionata risuonare nella mia testa.
Altra battuta che mi è piaciuta è stata "Non puoi evitare gli specchi per sempre"... credo valga per molti, in molte situazioni.
Tanti complimenti ancora!!
*Stelly*

Recensore Master
03/01/11, ore 22:20
Cap. 1:

Ciao cara! Beh, innanzitutto volevo ancora una volta complimentarmi con te per la splendida storia che hai creato, che mi ha appassionata davvero molto! Il tema era molto complicato, eppure lo hai affrontato con grande maestria, e la descrizione dei luoghi mi ha davvero colpita. Sono fermamente convinta che in una storia l'ambientazione e il contesto siano fondamentali, e a maggior ragione in una one-shot, in cui è necessario organizzare e amalgamare tutti gli ingredienti per coinvolgere il lettore e introdurlo nella narrazione. Un bacio, Elisa. Ps: ti ricordo che puoi ancora scegliere due storie che dovrò leggere e recensire, per cui aspetto tue notizie in merito! Un bacio, Elisa

Recensore Veterano
01/01/11, ore 23:14
Cap. 1:

ciao!! ho letto la tua storia, e mi è sembrata davvero bella! sinceramente non avevo mai pensato a come potesse sentirsi esme dopo la trasformazione, e la tua interpretazione mi è piaciuta davvero molto! un bacio!

Recensore Master
29/12/10, ore 21:48
Cap. 1:

Ciao.
Con gioia, considerando la coppia, ho letto la tua fan-fiction e sono restata, alla fine, piacevolmente sorpresa: la citazione mi è piaciuta, come il quadro di Van Gogh, ed ho apprezzato il tuo modo di utilizzarla; non l'hai inserita esplicitamente, ma nonostante ciò, sei stata capace d'infondere alla tua storia il suo significato e questo, considerando l'intimità della narrazione, è stato apprezzabile.

Ho letto le righe con entusiasmo, ho amato la narrazione in terza persona e la sensazione, poi, che lo scrittore fosse presente: leggendo, ho avvertito la tua presenza e mi è sembrato che, ad ogni riga, tu bramassi anticipare un qualcosa o, magari, comunicare un'emozione; piacevolmente colpita, ovviamente.

I personaggi non li ho trovati OOC, ma abbastanza IC: Carlisle egoista mi è piaciuto, come ho apprezzato l'Esme un po' reticente e desiderosa, al contempo, d'accantonare gli spettri del suo passato; lodevole, a tal proposito, l'introduzione del trafiletto del passato dato che tal dettaglio, alla fine, ha conferito realismo alla stesura e si, poi, l'ha collegata alla trama della Meyer.

In generale, quindi, è stata una stesura piacevole da leggere: qualche virgola in più, almeno in alcuni punti, l'avrei inserita e del resto, poi, avrei costruito dei periodi maggiormente complessi; considerando il mio stile un po' retrò, tralasciamo.

Il tuo stile, al contrario, è stato leggero e piacevole da leggere: niente costruzioni contorte, ma nonostante ciò, non ho riscontrato un linguaggio povero.

Ah, si, una piccolissima annotazione: c'è una differenza tra il se del periodo ipotetico e quello, al contrario, del se stesso. Il primo non richiede l'accento, mentre il secondo si: questa imperfezione, più di una volta, l'hai ripetuta e dovresti, essendo la storia meritevole, correggerla.

Considerando il giudizio della giudice, ero impaziente di leggere la tua stesura e sono stata, fortunatamente, accontentata: è stato un piacere leggerla, e complimenti, a tal proposito, per il premio; apparentemente, non avendo letto le altre storie, totalmente meritato.

Sono stata lieta di partecipare con te al concorso, e m'auguro di poterti rincontrare: grazie della splendida lettura^^.
Ciao,
Uchiha_chan.

Recensore Veterano
29/12/10, ore 18:47
Cap. 1:

Ciao, ho letto la storia e l'ho trovata davvero "suggestiva", usando il termine di essebi. La trasformazione di Esme... non l'avevo mai immaginata così. Anche se in realtà non si tratta proprio della trasformazione, ma del momento successivo, quello dell'accettazione della sua nuova natura. Fin dall'inizio ho notato questi sentimenti quasi di resa verso la natura del vampiro via via crescenti. Solo con le parole di Carlisle è riuscita a liberarsi, in maniera quasi involontaria, dei suoi limiti umani. Come se le parole di quell'uomo misterioso fossero le parole che aspettava da tempo per poter tornare a vivere, anche se la perdita per il figlio l'ha danneggiata nello spirito. Il premio per lo stile e l'ambientazione è del tutto meritato; i luoghi si adattano al carattere, quasi fiabesco, dei personaggi, donandogli una sfumatura da personaggi davvero appartenenti alle favole. Sembrano essere avvolti da una strana quanto magica armonia. Mi è piaciuto come hai inserito la citazione all'interno della storia, davvero originale. Trovo azzeccata l'idea di narrare in terza persona, così da inquadrare meglio i personaggi ed i luoghi descritti.