Beh, che dire: ho trovato questa tua storia per caso, ed eccomi qui a recensire.
Non ho notato errori grammaticali particolarmente evidenti: ce ne sono alcuni qua e la, seguiti da una qualche discordanza verbale, ma non sono niente di grave.
Ho trovato la prima versione della storia di Patrice molto crudele e cruenta: l'hai raccontata molto semplicemente, non soffermandoti sui dettagli. Ciò è un bene per me, che sono parecchio sensibile, ma potrebbe esserlo meno per altri, che magari si attendono delle versioni un po' più dettagliate.
La seconda versione mi è piaciuta molto più della prima: sono un'appassionata della mitologia e leggere di creature fantastiche mi affascina sempre.
La terza versione è ancora una volta molto crudele, molto più della prima in effetti. In questa ti sei soffermata molto più sui particolari di quanto tu abbia fatto nelle altre due. Peccato per il linguaggio, che a volte cade quasi nell'infantile (non voglio offendere nessuno, sia chiaro): non so bene come spiegarti le mie sensazioni mentre leggevo, ma in alcuni punti denoti una capacità lessicale molto avanzata, usi termini corretti e appartenenti a un linguaggio elevato; in altri punti ti perdi in ripetizioni e ti abbassi ai livelli di un linguaggio quasi fiabesco, più adatto a dei bambini che a degli adulti. Questi contrasti non sono molto positivi giacché sarebbe meglio, come dice sempre il mio prof. di italiano, o scrivere tutto in una maniera o tutto in un altra: mischiare due metodi di scrittura porta solo il lettore a fare confusione.
La quarta versione, come dici tu alla fine, è quella che mi è piaciuta di più.
In poche parole cosa posso dire: ho apprezzato molto l'ordine in cui hai deciso di mettere le storie e che alterna il male (la prima versione) con il bene (la seconda) e così via.
Unico dettaglio, a parte quelli che ti ho fatto notare sopra, è che il tuo componimento sembra più un saggio/una tesi, che una storia vera e propria. Apprezzo molto l'idea di partenza, ma in fin dei conti sono i tuoi commenti che danno spiegazioni e che sono intrisi di significato, non le storie di per sé.
In ogni caso come detto, l'idea di partenza è buona e non è nemmeno stata sviluppata male.
Brava comunque per averci provato!
Miya |