Recensioni per
Bloody Parallelisms
di Darik

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/04/11, ore 15:04
Cap. 5:

E dunque eccomi qui per commentare questo capitolo. Chiedo perdono per non essermi fatta vedere per molto tempo, spero di poter compensare la mia assenza con una recensione come si deve.
Allora, come è mia consuetudine mi sembra giusto iniziare dall’inizio, in questo caso dal titolo stesso: Asuka e Rei. Mi ricordano la serie animata beyblade XD Premetto che non conosco i personaggi, ma questo dovrebbe essere già chiaro dai miei commenti precedenti, perché mi sono approcciata a questa fan fiction solo per via di hellsing.
Ma diciamo pure che l’inizio mi ha spinta a leggere con più curiosità … eh si, perché si tratta di una descrizione di un monastero creata ad hoc, insomma, così grande, gloriosa, liscia, che sembra l’apertura di un romanzo epico orientale.
E il posto, poi, è così sereno e così a contatto con la natura, con la sua fitta vegetazione verdeggiante, che vorrei viverci anche io … e desiderare ardentemente che nessun mostro, mai sconvolga quella meravigliosa calma che sembra regnare.
Un po’ mi sono sorpresa quando ho letto che si trattava di un monastero greco, mi sembrava una cosa un po’ più da “monaco shaolin”, ma che dire, sono persino felice che lo scenario sia europeo, più familiare.
Mi piace parecchio anche la descrizione dell’ambiente interno al monastero, fuso con la roccia viva, lavorato magnificamente. Mi fa pensare sai a cosa? A quanto tempo ci abbiano dovuto mettere coloro che hanno creato questo capolavoro, al sudore delle loro mani, alla perizia con la quale si sono accaniti contro le rocce per creare lo spazio aperto del monastero. Veramente un’opera degna!
Penso che rispetto all’inizio la storia sia migliorata proprio sotto il profilo descrittivo, ricordando sempre che delle buone ambientazioni sono il presupposto fondamentale per creare qualcosa di veramente epico.
Quando le persone incappucciate parlano fra loro ho come l’impressione che si tratti di un’associazione religiosa anti-mostri, un po’ come lo è l’Iscariota, ma probabilmente meno drastica … ha un che di fine il modo in cui parlano.
Chissà perché, ma mi aspettavo in un certo senso che Asuka e Rei fossero vampire … questo dimostra, fra l’altro, come i signori di questo monastero siano meno drastici dell’Iscariota: la squadra del Vaticano non avrebbe neppure lontanamente tollerato la presenza di creature dell’oscurità come lo sono i vampiri.
I monaci sono capaci di far riacquistare l’umanità a un vampiro? Veramente interessante! Questa preghiera di Ezechiele mi fa pensare, il mio cervello cerca di immaginare come si svolga …
Quanto alla descrizione della villa di Alexandros Venzileus … oh, mi da proprio un senso di maledettamente, stramaledettamente costoso! Però, ho pensato, quell’uomo mi piace. Il suo ragionamento iniziale me lo rende abbastanza gradevole e se anche dovesse essere un cattivo, pensavo, sarebbe stato un ottimo cattivo.
Un’altra cosa che mi piace è l’interazione fra Asuka e Rei, se non altro perché è realistica, senza forzature nei dialoghi, molto naturali, molto da “due ragazze immortali”. Venzileus le aveva percepite! Anche questo mi ha fatta riflettere, sul momento.
Trasportano succo di pomodoro? Venzileus ha potenziato i trasporti di succo di pomodoro? Fantastico, abbiamo trovato il colpevole! Non appena ho letto quella parte sui trasporti, per un istante, un po’ della mia simpatia per questo riccone europeo si è affievolita. Come ho precedentemente detto, trovo aberrante questa storia degli steroidi che rendono vampiri.
Però, non c’è che dire, è comunque geniale …
Molto ben lavorato anche il Flashback sulla vita di Asuka e sulle sue reazioni all’incontro con il misterioso ragazzo. Il motivo, dunque, per cui lavorano per i monaci è per ricompensarli per il loro sforzo di rimettere insieme i frammenti della preghiera di Ezechiele?
Non so perché, ma è probabile che io non mi sarei fidata … sembra che ci sia sotto puzza d’inganno. Non mi fido granché di questi monaci … ok, forse è la mia percezione del mondo che è strana, ma la tua storia mi ha posto tutto in modo tale che mi riesce più facile farmi piacere Venzileus che non quei tizi nel monastero che promettono e, ancora a distanza di due anni, non hanno mantenuto nulla.
Quando invece sono comparsi i cinque uomini dagli occhi azzurri, e si sono rivelati non umani né vampiri, mi ha assalita una curiosità morbosa. Che cosa erano, allora?
Ah, Venzileus è una sorta di stregone! Fenomenale l’incantesimo che ha troncato tutti e quattro gli arti di Asuka! Certo però che è un sadico, ma non un sadico normale, quell’uomo, o mago, è il re dei re dei sadici …
Quando ho letto del trionfo di Venzileus, apparentemente totale, con smembramento e polverizzazione delle vampiro, ho pensato “non durerà molto tempo … verranno a prenderti, vedrai!”. E ho continuato a leggere.
Beh, per ora niente di nuovo all’orizzonte, si viaggia semplicemente, in pratica, ma sospetto che non finisca così con Asuka e Rei … anche se certo sono state ridotte proprio malde.
Allora, non appena avrò tempo, leggerò e commenterò il seguito.
Sperando di non averti annoiato, ti saluto.
Furiarossa.

Recensore Junior
15/03/11, ore 14:39
Cap. 4:

Beh, rieccomi per commentare ancora una volta i tuoi capitoli. Devo dire che mi piace come hai iniziato (beh, già chiamare Alucard un capitolo merita la mia stima), con la descrizione dell’ambiente abbastanza formale e distaccata, per dare un’idea di quello che è realmente lo spazio dove ci troviamo, e poi il distaccato e formale è proprio lo stile ideale per introdurre un personaggio come Integra.
Devo dire che mi da abbastanza fastidio che alcuni gruppi di traduzione si discostino dal modello classsico ed abbiano messo in giro nomi come “Integral”, quando invece il capofamiglia degli Hellsing dovrebbe chiamarsi Integra. Ma, ok, questa non è affatto colpa tua, è clpa di case come la dyint che hanno avuto persino la faccia tostissima di tradurmi “Rio de Janeiro” in “Lio de Janeiro”. Segatura, segatura al posto del cervello, no?
Beh, in ogni caso hai fatto una buona introduzione, con la solita calma glaciale che è tipica del personaggio.
La descrizione di “Donne” (Don, immagino che si legga) collima del tutto con quella di Walter Cumm Dorneaz … forse era a lui che volevi riferirti? Hai letto traduzioni sbagliate, per caso, oppure incomplete? Molto possibile, a giudicare da come scrivi i nomi dei personaggi. Ma può darsi anche che io mi sbagli e che non si tratti di Walter, il maggiordomo di casa Hellsing, seppure ne abbia tutta l’apparenza (anziano, settantenne, capelli neri stretti in una coda di cavallo ecc…).
Passiamo oltre. Addirittura arrivano il ministro degli interni e il capo della sezione criminale di Scotland Yard! Qui la situzione inizia a farsi sempre più seria.
Confermo il mio sospetto secondo cui tu sei un’amante dello splatter estremo, visto come hai curato nel dettaglio, pur senza inserirci emozione, ma proprio come in una cronaca neutra, le descrizioni del soggetto delle fotografie che i nostri due ufficiali portano di fronte ad Integra.
E così si può morire per overdose di “droga vampirica”. Niente male, almeno quegli idioti dei carnefici senza niente da fare per passarsi il pomeriggio sono crepati, proprio per mano di loro stessi … poveri ingenui, forse pensavano che non ci fossero effetti collaterali? Ce ne sono sempre, quando il corpo è sottoposto a cambiamenti radicali, come in questo caso possiamo ben vedere: addirittura chi assume la sostanza diviene inumano, con tratti deformati e lunghi canini appuntiti. In pratica, uno stimolante potentissimo viene assunto, come si può sperare che questo non abbia conseguenza di alcun genere?
E poi, beh, Integra è sempre la stessa … prende in mano la situazione, il controllo è suo, “ci pensiamo noi”, giusto? Oh si, mi piace questo spirito!
Alucard è sempre lo stesso … e si, il ruolo dello strafottente gli riesce molto bene, senz’altro per via delle sue esperienze passate: dopotutto era un guerriero e non un guerriero normale, ma un principe (ah, il nostro vecchio amico, Vlad III …) e mostrarsi superiore e strafottente era uno di quegli strumenti che servivano a mantenere sotto controllo le proprie truppe ed i nemici.
Per quanto riguarda la parte dei pensieri di Alucard, ho apprezzato il modo in cui hai posto la descrizione della città e di come cambia-noncambia nel tempo.
Però non sono d’accordo su alcune delle riflessioni che hai fatto fare ad Alucard … forse sarebbero giuste per qualche altro personaggio, ma non per lui. Innanzitutto, da quanto ne so, Alucard non è affatto capace di stravolgere il patto che lo lega all’Hellsing, di rompere i sigilli che Abraham Van Helsing, molto tempo prima, gli ha imposto, perciò è impossibile che riesca a liberarsi, tanto più prendendo la capacità di controllarlo da Integra.
Non è vero che l’Hellsing non saprebbe fare niente senza di lui: molto prima che lui venisse schiavizzato, l’antenato degli Hellsing era già un esperto nella caccia ai vampiri e non per nulla il più famoso vampiro logo della storia. Alucard è stato sconfitto ed addomesticato, come si dice, “gli sono state tagliate le ali ed egli le ha divorate”, non c’è niente da fare …
Poi, più avanti, fai dire ad Alucard una frase che, a mio avviso, non direbbe mai, ovvero “Gli umani sono poveri stolti inferiori ai vampiri”.
Sai perché non la direbbe mai? Perché è egli stesso a ripetere spesso quanto gli umani siano affascinanti, quanto siano caparbi, quanto siano importanti. Lui è si un mostro, ma prima di essere un mostro è un umano, e riconosce che è stata proprio la sua umanità, la sua fragilità, la sua voglia di andare avanti che lo ha mutato, che gli ha dato il potere per diventare quello che è ora, un essere delle tenebre.
Perciò lui ammira gli umani, o almeno certe categorie di umani (beh, Integra per fare un esempio). Ricordiamo, tanto per fare un esempio, la scena in cui prega padre Andersen di non trasformarsi nel “mostro di Dio”, di rimanere umano, poiché, come egli stesso ripete spesso, solo un essere umano può uccidere un mostro. Solo un uomo può distruggere Alucard, perciò egli li rispetta e li teme.
Però … però concordo con il disappunto del vampiro verso quella feccia di drogati che fanno finta di essere non morti e non sono altro che degli sfigati che non hanno idea di come passarsi i pomeriggi e quindi si scolano fialette di robaccia.
Geniale l’idea di Alucard di “travestirsi” da cliente. Un piccolo appunto: non sono le pupille ad essere rosse, ma le iridi, in quanto le pupille sono nere in tutti i casi (tranne che non sia un coniglio albino o qualcosa di simile XD)
Poveraccio il tizio lasciato sul cornicione, posso ben immaginare il terrore che lo attanaglia, visto che soffro di vertigini … ah, un’altra cosa: hai citato nomi come “Renfield” ed “Harker”: sono un tributo velato ai personaggi del Dracula di Bram Stoker, vero? Perché se li hai messi a caso, sarebbe una coincidenza gradevole e assurda …
E così Integra ha dato l’autorizzazione ad Alucard … uhm, io al suo posto non l’avrei fatto. Alucard non è poi così discreto ed affidabile come dice, anzi, oserei dire che si fa sempre notare troppo. Già vestirsi come si veste … in ogni caso, visto che è necessario al proseguimento della storia, accetto di buon grado questa scia narrativa. Alla prossima e spero di non averti annoiato con i miei mucchi di considerazioni!
Ps. Ho scritto questa recensione prima di leggere il tuo commento di risposta, ovvero quello in cui mi riveli di aver conosciuto Alucard nella sua prima versione animata, e beh … hai ragione, non da sempre l’impressione giusta. Molto meglio la versione Ultimate e il fumetto!

Recensore Junior
28/02/11, ore 16:22

Avevo ancora un poco di tempo per stare al computer, così ho deciso di recensire anche questo terzo capitolo.
Beh, non è veramente niente male la scena dell'incontro-scontro fra le forze dell'ordine e chiunque sia dentro la casa: hai usato dei termini che oserei definire quasi tecnici. Sembrava quasi di vedere un film poliziesco ... sei un appassionato?
Beh, per non annoiarti troppo con le mie constatazioni, ti dirò unicamente che sospetto che sarà importante capire da dove Aristotele e i suoi hanno prese quella strana droga che li ha .. quasi vampirizzati, oserei dire.
Poi non conosco assolutamente le due ragazze che hai introdotto alla fine, ma hai descritto abbastanza, perciò non mi farò problemi a proseguire.
Stavola posso dirlo: ci rileggiamo al prossimo capitolo!

Recensore Junior
28/02/11, ore 16:04

Ed eccomi quà per recensire questo secondo capitolo. Ricordo che lessi questo pezzo tempo fa, ma che per qualche strana ragione abbandonai la fanfiction, dunque tu non sapesti cosa ne pensavo ... beh, rimediamo immediatamente. Che dire che, senza dubbio, Johnatan mi sta immensamente antipatico, anzitutto perchè penso che, anche se Carl è un suo amico, non dovrebbe trattare così un compagno di avventure. Inoltre, in genere, chi esordisce con parolacce ha la mia antipatia istantanea.
Ammiro il coraggio dei due giovani, che dire, in genere stimo chi riesce ad abbattere i tabù, ma loro dimostrano così poco rispetto verso la tradizione, verso gli anziani, versò tutto ciò che crea il fascino e le leggende di una cultura, che quasi quasi avevo iniziato ad augurargli una brutta fine. E poi, ma questo è noto, i ragazzi che all'inizio di una storia vanno ad esplorare posti nascosti e oscuri, devono per forza incontrare un ostacolo, ovrannaturale o non, che in ogni caso è capacissimo di far loro del male.
Però, dai, non sono molto coraggiosi i nostri du amici se un innocuo stormo di pipistrellini quasi li spediscono ko... oh oh...
Quando ho letto del contro Orlok ho pensato fra me e me "speriamo che non sia lui il protagonista, non lo conosco quasi, l'avrò sentito nominare si e no due volte come comparsa in novelle dell'orrore".
Poi, però, è comparsa la descrizione di Alucard (inconfondibile, hai proprio fatto centro con questo pezzo) mi sono rasserenata e una consapevolezza si è fatta strada dentro di me: questo capitolo poteva finire in un solo modo. Si, proprio quel modo.
Però, se devo essere sincera, non mi aspettavo assolutamente che Alucard dicesse una frase del genere "anche l'aspetto esteriore è importante". Beh, in the Dawn, il prequel di Hellsing, Alucard ripete addirittura che l'aspetto non conta, ciò che conta è la sostanza... se poi uno o è pure stiloso, beh, sono affari suoi. Poi non credo neppure che Alucard disprezzi un vampiro per il suo "essere antico": dopotutto è anch'egli una creatura arcaica, remota (e non mi venga a dire nessuno che più di cinquecento anni sono pochi), perciò immagino che egli, invece, trovi ammirevole l'essere stati in grado di sopravvivere per tutto questo tempo.
Ecco, questi sono i due motivi per cui trovo Alucard un pò fuori personaggio, almeno in questo primo pezzo. Spero che sia stata solo la cosidetta "confusione da presentazione" (e credimi, la conosco bene, a me capita spesso XD) e che in futuro rientri meglio nel suo carattere, quello che lo rende un personaggio splendido e non un semplice "vampiro superiore". Fra l'altro, ci tengo a specificarlo, odio i vampiri, ma trovo gradevole il personaggio di Alucard proprio perchè è profondo, antico, enigmatico, sotto la maschera di spavalderia che in realtà non è neppure tale, no, è semplice consapevolezza del suo potere immenso.
Su una cosa, però, concordo: Alucard ha davvero un ghigno pazzoide XD.
Beh, allora al prossimo capitolo e alla prossima recensione!

Recensore Junior
27/02/11, ore 15:38
Cap. 1:

Chissà come mai non avevo visto prima questo crossover con Hellsing ... mah, mistero degli occhi foderati di prosciuitto. In ogni caso, eccomi quì, pronta a recensire questo gioiellino di fanfiction. Innanzitutto, che dire, ottimo lavoro descrittivo: ho intuito quasi immediatamente che si trattava dei personaggi del millennium, perchè hai fatto un buon lavoro con la persistenza sul bianco,che è in qualche modo il colore del maggiore.
Interessante il fatto che nel vecchio continente si riscontri questa crescita nella popolazione dei vampiri, ma ... lui, lui chi? Quando ho letto ho pensato immediatamente ad Alucard (Dracula, si, c'è sempre lui di mezzo in queste storie), ma ad un'analisi più approfondita ho pensato "come sarebbe possibile che Alucard si sia permesso di far crescere la popolazione di vampiri, se è un servo dell'Hellsing?". Eh si, bella domanda. Dunque ho rimuginato ancora un pò e finalmente mi sono ricordata che questa fanfictio era un crossover con una serie di cui conosco poco e nulla, percò dovrò aspettarmi di tutto. Interessante!
E il libro scritto dal loro fondatore ... per caso il Maggiore si riferisce al Mein Kampf, la mia battaglia, scritto da Hitler, fondatore del Nazismo? Se così fosse mi complimento con te anche per la tua riuscita nell'intenzione di inserire la cultura storica nella narrazione, che da sempre quel tocco di veridicità in più. Ottimo lavoro! A domani con la seconda recensione, spero di poterci essere per continuare a leggere e commentare quello che si aperto di fronte a me come un ottimo lavoro.

Ubar
01/02/04, ore 15:46
Cap. 1:

Purtroppo conosco Hellsing solo di fama per cui non ho potuto godere appieno di questi personaggi. Spero che ci sia un seguito magari con quelche personaggio in più di Eva.

KillKenny
22/01/04, ore 16:53
Cap. 4:

Ho letto il nome Bloch. E' per caso quello di Dylan Dog? Ha quando l'incontro con gli altri protagonisto? PIU' CAPITOLI, PLEASE!!!!

KillKenny
16/01/04, ore 18:47

Ottima storia. Buone le ambientazioni; TROPPO brevi i capitoli. Aggiornate più spesso, please.