Beh, rieccomi per commentare ancora una volta i tuoi capitoli. Devo dire che mi piace come hai iniziato (beh, già chiamare Alucard un capitolo merita la mia stima), con la descrizione dell’ambiente abbastanza formale e distaccata, per dare un’idea di quello che è realmente lo spazio dove ci troviamo, e poi il distaccato e formale è proprio lo stile ideale per introdurre un personaggio come Integra.
Devo dire che mi da abbastanza fastidio che alcuni gruppi di traduzione si discostino dal modello classsico ed abbiano messo in giro nomi come “Integral”, quando invece il capofamiglia degli Hellsing dovrebbe chiamarsi Integra. Ma, ok, questa non è affatto colpa tua, è clpa di case come la dyint che hanno avuto persino la faccia tostissima di tradurmi “Rio de Janeiro” in “Lio de Janeiro”. Segatura, segatura al posto del cervello, no?
Beh, in ogni caso hai fatto una buona introduzione, con la solita calma glaciale che è tipica del personaggio.
La descrizione di “Donne” (Don, immagino che si legga) collima del tutto con quella di Walter Cumm Dorneaz … forse era a lui che volevi riferirti? Hai letto traduzioni sbagliate, per caso, oppure incomplete? Molto possibile, a giudicare da come scrivi i nomi dei personaggi. Ma può darsi anche che io mi sbagli e che non si tratti di Walter, il maggiordomo di casa Hellsing, seppure ne abbia tutta l’apparenza (anziano, settantenne, capelli neri stretti in una coda di cavallo ecc…).
Passiamo oltre. Addirittura arrivano il ministro degli interni e il capo della sezione criminale di Scotland Yard! Qui la situzione inizia a farsi sempre più seria.
Confermo il mio sospetto secondo cui tu sei un’amante dello splatter estremo, visto come hai curato nel dettaglio, pur senza inserirci emozione, ma proprio come in una cronaca neutra, le descrizioni del soggetto delle fotografie che i nostri due ufficiali portano di fronte ad Integra.
E così si può morire per overdose di “droga vampirica”. Niente male, almeno quegli idioti dei carnefici senza niente da fare per passarsi il pomeriggio sono crepati, proprio per mano di loro stessi … poveri ingenui, forse pensavano che non ci fossero effetti collaterali? Ce ne sono sempre, quando il corpo è sottoposto a cambiamenti radicali, come in questo caso possiamo ben vedere: addirittura chi assume la sostanza diviene inumano, con tratti deformati e lunghi canini appuntiti. In pratica, uno stimolante potentissimo viene assunto, come si può sperare che questo non abbia conseguenza di alcun genere?
E poi, beh, Integra è sempre la stessa … prende in mano la situazione, il controllo è suo, “ci pensiamo noi”, giusto? Oh si, mi piace questo spirito!
Alucard è sempre lo stesso … e si, il ruolo dello strafottente gli riesce molto bene, senz’altro per via delle sue esperienze passate: dopotutto era un guerriero e non un guerriero normale, ma un principe (ah, il nostro vecchio amico, Vlad III …) e mostrarsi superiore e strafottente era uno di quegli strumenti che servivano a mantenere sotto controllo le proprie truppe ed i nemici.
Per quanto riguarda la parte dei pensieri di Alucard, ho apprezzato il modo in cui hai posto la descrizione della città e di come cambia-noncambia nel tempo.
Però non sono d’accordo su alcune delle riflessioni che hai fatto fare ad Alucard … forse sarebbero giuste per qualche altro personaggio, ma non per lui. Innanzitutto, da quanto ne so, Alucard non è affatto capace di stravolgere il patto che lo lega all’Hellsing, di rompere i sigilli che Abraham Van Helsing, molto tempo prima, gli ha imposto, perciò è impossibile che riesca a liberarsi, tanto più prendendo la capacità di controllarlo da Integra.
Non è vero che l’Hellsing non saprebbe fare niente senza di lui: molto prima che lui venisse schiavizzato, l’antenato degli Hellsing era già un esperto nella caccia ai vampiri e non per nulla il più famoso vampiro logo della storia. Alucard è stato sconfitto ed addomesticato, come si dice, “gli sono state tagliate le ali ed egli le ha divorate”, non c’è niente da fare …
Poi, più avanti, fai dire ad Alucard una frase che, a mio avviso, non direbbe mai, ovvero “Gli umani sono poveri stolti inferiori ai vampiri”.
Sai perché non la direbbe mai? Perché è egli stesso a ripetere spesso quanto gli umani siano affascinanti, quanto siano caparbi, quanto siano importanti. Lui è si un mostro, ma prima di essere un mostro è un umano, e riconosce che è stata proprio la sua umanità, la sua fragilità, la sua voglia di andare avanti che lo ha mutato, che gli ha dato il potere per diventare quello che è ora, un essere delle tenebre.
Perciò lui ammira gli umani, o almeno certe categorie di umani (beh, Integra per fare un esempio). Ricordiamo, tanto per fare un esempio, la scena in cui prega padre Andersen di non trasformarsi nel “mostro di Dio”, di rimanere umano, poiché, come egli stesso ripete spesso, solo un essere umano può uccidere un mostro. Solo un uomo può distruggere Alucard, perciò egli li rispetta e li teme.
Però … però concordo con il disappunto del vampiro verso quella feccia di drogati che fanno finta di essere non morti e non sono altro che degli sfigati che non hanno idea di come passarsi i pomeriggi e quindi si scolano fialette di robaccia.
Geniale l’idea di Alucard di “travestirsi” da cliente. Un piccolo appunto: non sono le pupille ad essere rosse, ma le iridi, in quanto le pupille sono nere in tutti i casi (tranne che non sia un coniglio albino o qualcosa di simile XD)
Poveraccio il tizio lasciato sul cornicione, posso ben immaginare il terrore che lo attanaglia, visto che soffro di vertigini … ah, un’altra cosa: hai citato nomi come “Renfield” ed “Harker”: sono un tributo velato ai personaggi del Dracula di Bram Stoker, vero? Perché se li hai messi a caso, sarebbe una coincidenza gradevole e assurda …
E così Integra ha dato l’autorizzazione ad Alucard … uhm, io al suo posto non l’avrei fatto. Alucard non è poi così discreto ed affidabile come dice, anzi, oserei dire che si fa sempre notare troppo. Già vestirsi come si veste … in ogni caso, visto che è necessario al proseguimento della storia, accetto di buon grado questa scia narrativa. Alla prossima e spero di non averti annoiato con i miei mucchi di considerazioni!
Ps. Ho scritto questa recensione prima di leggere il tuo commento di risposta, ovvero quello in cui mi riveli di aver conosciuto Alucard nella sua prima versione animata, e beh … hai ragione, non da sempre l’impressione giusta. Molto meglio la versione Ultimate e il fumetto! |