Recensioni per
L'abbraccio dell'Edera
di Ryta Holmes
Una storia davvero molto bella, complimenti *-* |
La prima cosa che mi sono chiesta è stata: perchè, se tutto il muretto che attornia il giardino di casa mia è fatto d'edera, non ho mai visto un fiore? Poi mi sono concentrata sul racconto. Amando molto questa pianta, so l'idea che potrebbe dare il modo in cui le sue foglie ampie colorano l'ambiente di tinte smeraldine e i rami si avvolgono al di sotto in un intrico misterioso. Dà davvero l'impressione di un abbraccio antico, un connubio magico fatto più stretto dal legame di sangue che unisce Morgause alla madre. |
Uno scritto sicuramente molto affascinante sotto molti aspetti. La figura di Morgause prima di tutto, il suo essere sia lo spietato e sicuro cavaliere col volto ricoperto dall'elmo che attraversa senza timore terre percorse da briganti e sia la fanciulla di appena quindici anni strappata ancora in fasce all'affetto della famiglia, fragile e indifesa come il suo capo privo dell'elmo. Mi è piaciuta la scelta del dono, mi ricorda i comuni miti eziologici dell'antichità, quasi dovessi leggere "da allora ogni notte del solstizio d'inverno un'edera fiorisce tra la neve e il gelo in ricordo della giovane donna e dell'amore per la propria madre defunta e mai conosciuta." Non ti sto prendendo in giro ^^ anzi trovo la cosa davvero molto suggestiva. |
Quinta classificata: |
Bella, ben scritta, anche se manca qualche virgola, ma, siccome non dovrei parlarne proprio io che con le virgole non vado d'accordo, non mi soffermo su questo XD Hai uno stile molto bello, scorrevole e piacevole! La Morgause che tu ci hai presentato è leggermente diversa da quella del TF, ovvero, nella parte del cavaliere, che affronta il pericolo fiero e orgoglioso, è lei, è proprio la Morgause del TF, ma davanti alla tomba della madre vediamo ciò che di Morgause non ci viene fatto vedere nella serie: la sua parte più fragile. |
E' una storia molto bella. Confesso che non amo particolarmente Morgause, come personaggio nel telefilm, ma qui mi ha colpito molto la sua umanità ferita. In fondo, è anche essa vittima di Uther e vittima di un potere magico che non ha chiesto e gli è arrivato comunque, per bizza del fato. Mi piace lo stile che hai usato, si capisce l'immediatezza di gesti ed emozioni, e poi il momento di confronto davanti alla tomba della madre è un momento toccante. Questo pezzo mi è piaciuto particolarmente, e mi ha fatto riflettere sul fatto che anche Vivian fosse una strega, poiché entrambe le sue posseggono poteri magici, e anche dalla tomba lei riesce, in qualche modo, a rispondere all'amore della figlia.
E poi c'è un'altra cosa su cui ho riflettuto. La valenza che tu dai al Solstizio.
Tutti celebrano quel giorno perché rappresenta la rinascita della vita, le giornate si allungano, ecc... lei, invece, cerca proprio quel giorno, per il motivo contrario, perchè è il più buio, la notte più lunga. Mi è piaciuto questo contrasto. ^^ |
Molto bella la tua storia e anche molto dolce e malinconica. Mi piace questo lato, quasi umano, permettimelo, di Morgause che si lascia andare ai ricordi e alle sensazioni e che addirittura lascia sfuggire una lacrima. Un'immagine molto molto bella. Complimenti,davvero! |