Recensioni per
L'Architetto
di Harriet

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/02/12, ore 22:23
Cap. 1:

Ok, non ho ancora visto il film, e dunque la logica vorrebbe che non fossi qui a recensire. Pazienza, me ne frego della logica ^^ Il fatto è che ho un’amica che adora questo film, e mi ha spinto a prendere informazioni, leggere storie, eccetera… con il risultato che ormai conosco i personaggi come le mie tasche, pur senza averli mai “visti” davvero.
Ariadne è uno dei motivi per cui spero di riuscire a vedere al più presto il film: la sento notevolmente complicata, più o meno quanto me, e questo mi fa venire voglia di conoscerla. Attraverso queste poche righe, il fascino che esercita su di me è aumentato in maniera esponenziale. Mi è piaciuto il modo in cui hai espresso la facilità che ha nel costruire e progettare qualunque cosa anche senza concentrarsi davvero, come se l’arte di progettare fosse scritta nella sua anima, nel suo DNA, inscindibile da lei.
Mi è davvero piaciuta, e come ho già detto qualche riga fa, adesso ho un motivo in più per vedere il film il prima possibile. Storia da ricordare. A presto,
Effie*

Recensore Veterano
14/03/11, ore 23:48
Cap. 1:

Forse non si è preclusa nessuna strada. Forse ne ha imboccata una disegnata solo per lei. 

Mi sono chiesta spesso cos'abbia portato Arianna ad accettare il lavoro.
Nel film, lei dice: "E' solo...pura creazione".
E, da queste parole, tu hai saputo tirare fuori l'essenza dell'architetto.
Un creatore di mondi, di cattedrali -dice Cobb-, di qualcosa che nella realtà non potrebbe mai esistere.
No, solo nei sogni.
L'architetto è qualcuno che disegna da solo la propria strada.

Complimenti ;) ,
A.

Recensore Veterano
17/02/11, ore 01:08
Cap. 1:

Se c'è una cosa che continuerò ad adorare nelle tue storie, è la bellezza di uno stile diretto e pulito che riesce a conquistarmi senza orpelli e fronzoli. Questo flusso d pensieri di Ariadne l'ho trovato realistico e interessantissimo, perché affrontato tra le mura della camera di un'adolescente - ancora - di una quasi-donna dall'innata curiosità.
Ho amato particolarmente proprio questo scorcio intimo di questo personaggio, perché risulta di una tenerezza infinita che sfocia - nell'immagine della torre che ho, incosciamente, associato al totem di Ariadne nonostante sia un Alfiere - in una consapevolezza adulta e ben costruita.
Davvero un bel lavoro, spero scriverai ancora su Inception perché spero tu abbia altro da raccontare di molto interessante!

Recensore Master
07/01/11, ore 12:04
Cap. 1:

Aaaw, mi è piaciuta tantissimo l'idea di far partire la riflessione da un acchiappasogni: è la prima volta che lo vedo associato ad una storia su Inception, e lo trovo terribilmente calzante. *_*
Più che una riflessione, in effetti, è l'evoluzione di una serie di pensieri, il prima dell'Inception e il durante: come conciliarli? Le domande si appianano solo quando Ariadne capisce che non si concilieranno se non è lei stessa ad accettarli, ad assimilarli, ed ecco che come l'architetto che è usa gli oggetti della scrivania per costruire qualcosa, sbloccando come il freno che si era autoimposta.
Mi è piaciuta assai. Complimenti! ^_^