Recensioni per
Lo Giardin de' Demòni
di Myrose
Recensione premio per il contest “Patti oscuri, alleanze di ferro e promesse vincolanti” indetto sul forum di Efp – giudice Shilyss. |
E qui hai superato te stessa, descrivendo Ciel attraverso gli occhi di Sebastian, utilizzando quel tuo elegante ed ampolloso pennello veritiero e quasi profetico. Ciel è una menzogna, davvero. Nella sua falsa bontà è al pari e contemporaneamente succube del demone. Ordina azioni a lui inconcepibili eppure inevitabile. I palmi sono intonsi ma la volontà è umana, seppur l’idea si descriva come demoniaca. Sebastian non è che il braccio, eppur sa come influenzare la mente. Un legame ingarbugliato e complicato lega Ciel a Michaelis. E’ bello e spaventoso al tempo stesso. La tua storia esalta Kuroshitsuji a livelli che tu neanche immagini. Potresti tradurre il tuo operato in lingua giapponese e spedirlo all’autrice … Lei ne sarebbe entusiasta. Bene, con questo capitolo ho finito. Mi sono messa in pari. |
Buondì, mia dolce incantatrice di parole! Mi lusinga che tu abbia voluto assecondare i miei gusti ma, benchè io abbia adorato questa poesia, vorrei pregarti di non assecondare i miei capricci infantili. D'altra parte, mia cara, ancora una volta, come la costruttrice di guadi, Malli, hai dimostrato di saperti muovere liberamente fra le diverse dimensioni del pensiero: spalanchi e sigilli le porte di innumerevoli scenari diversi, e poi, quando lasci che il sipario cali sul palcoscenico, mi lasci lì, in piedi, ad applaudire estasiata. Hai espresso perfettamente la condizione di chi è immortale: di chi non ha motivo di contare i giorni, poichè il tempo, per Michaelis, non esiste; è come un deserto in cui non crescerà mai alcun fiore e che giammai sarà bagnato da gocce di pioggia. Al contrario, la vita di Ciel è come quella di una fiamma: una fiamma splendente e viva, che si piega al volere degli eventi e che li modella a propria volta... Ma il destino di Ciel è già scritto. Prima o poi, la sua vita si spegnerà, e tutto ciò che resterà del suo ricordo sarà soltanto un'evanescente scia di fumo. Ciel è poco più di un'ombra e poco meno di un balocco che, per qualche strana congiunzione astrale, si è ritrovato, da vittima, nella posizione di poter giocare a fare il giudice, al pari di un quaesitor infernale... Al pari di Minosse. Ma nella sitella, che tanto cara fu a Virgilio, la pronunciatio è già decisa e negli Inferi già si grida alla de damnatione. E benchè Ciel ne sia perfettamente consapevole, preferisce non insudiciare il velo di Maya, dal quale non osa spogliarsi, delegando ogni sorta di bestialità e barbarie a colui che presto gli strapperà l'anima, e con essa anche la maschera di nobiltà con cui Ciel si balocca e si trastulla. |
Salve cara =)! Sarò breve poiché il tempo a mia disposizione è ben scarno. Allora, fondalmentalmente, mi ritrovo concorde con la tua opinione al vero significato di nobiltà e nello stesso componimento, i suoni forti, feroci quasi, divorati da una ironia tagliante, ben sottolineano quanto il concetto di nobiltà venga stravolto nei tempi ove i quali si sviluppa la vicenda. È indubbio, quindi, che anche ciel si ritrovi in questo vortice di menzogna e imperfezione, tuttavia mi domando: perché mai si continua a dire che l'anima di ciel è pura? In cosa consiste tale purezza se lo stesso bambino è vittima dell'ipocrisia e delle menzogne del suo tempo e, a ben guardare, rientra nella categoria di non nobiltà che qui si presenta? A questo punto, la lettura appena svolta confonde e lascia nel mistero. A presto, è sempre un piacere riflettere sulle tue opere. |
E rieccomi di nuovo qui^^ |
AdoVata mia! La nuova poesiola che da tempo attendevo. Quando ho letto il titolo, ovvero cinica irriverenza, non ho potuto fare a meno di pensare a quanto Sebastian spesso e volentieri prende in giro il suo padrone con delle battutine sarcastiche, mascherando tutto dietro un sorriso serafico e gentile! |