Oh, wow…
Un attimo, devo riprendermi.

Ok, ci sono.
È assolutamente fantastica, e lo diventa sempre di più andando avanti, mi è sempre piaciuto questo alternarsi di presente e passato e tu l’ hai reso davvero bene, prima il fumo (un lascito di Annabelle) e dopo lo squillo del cellulare, mi piace come hai gestito il tutto, i lievi seppur importanti riferimenti alla famiglia rendono il tutto più reale.
Altri squilli, altre boccate dalla sigaretta che poi viene schiacciata (ed ecco che anche l’ affetto per Annabelle tende a svanire), e quell’ ossessione che lui disprezza nelle persone con simili problemi è tale da non fargli vedere che ora anche lui è dipendente da lei, ed è quello che spesso succede quando si dipende da qualcosa e non si riesce a smettere (di qualsiasi cosa si tratti), la morte alla fine è l’ unica cosa che può salvarti. Mi piace molto come hai inserito quella poesia, perché riprende benissimo ogni passaggio, davvero bella!
Il finale è strepitoso.
Alla prossima! :)

Uhu, ecco che arrivo a recensire la storia "madre" di quella per il mio contest :D
Vuoi un parere sincerissimo? Questa mi è piaciuta molto di più ^^' ho trovato i personaggi caratterizzati meglio, situazioni più plausibili e, come dire, più cura. Quindi sì, mi è piaciuta molto ^^
Conoscevo già i personaggi, ma finalmente ho potuto vedere Annabelle per quello che è davvero davvero ^^
Ho apprezzato la tua maniera di descrivere la dinamica; personalmente adoro quando un racconto è principalmente in flash-back, se usato con cura questo stile è davvero interessante. E qui è reso molto bene, con un inizio già malinconico che introduce la personalità crudele di Annabelle.
Ho apprezzato la descrizione del loro primo incontro, come tu hai saputo evolvere la situazione dal dramma della perdita del padre di Alex, alla terapia per uscirne, fino all'incontro con questa donna che però l'ha portato ad una depressione e ad un'ossessione ben peggiori. All'inizio avevo provato pena per Annabelle (bruttissima cosa l'anoressia), ma, ahem, alla vista di ciò che ha fatto al povero Alex mi sono ricreduta. Devo dirti che la fine per me è stata totalmente inaspettata O_O cioè, dalla storia che mi avevi inviato mi era sembrato che la questione fosse qualcosa di eterno a cui Alex non era ancora riuscito a ribellarsi, e invece... *bastonata ad Annabelle* che tristezza, vedere come ci si può distruggere per amore. Ho apprezzato il riferimento alla madre e alla sorella, comunque.
Davvero un bel racconto ^^ ti segnalo però un paio di cosette (di solito lo faccio all'inizio ma sto giro mi sono fatta trasportare XD): "mi sforzai di mangiare dormire.", penso ti sia scappata una "e" o forse una virgola tra mangiare e dormire ^^ e sul finale, io più che quel "Addio Annabelle!" avrei messo o un "Addio, Annabelle!" o forse più probabilmente avrei tolto quel punto esclamativo e lasciato un "Addio, Annabelle". Che probabilmente è più espressivo ancora, più definitivo, rende meglio il finale.
A parte queste due piccolezze, comunque, una storia molto ben fatta, brava! ^^

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eccomi qui, come promesso a recensire.
bhe, non ti nascondo che quando ho letto il finale avevo voglia di piangere.
"Alex?! perchè?! per quella stupida (per non dire di peggio) che non fa altro che ferirti?" mi sono chiesta.
I caratteri dei due personaggi sono subito palpabili e resi visibili, ne ho già lette di storie del genere perciò l'originalità non è al 100%...ma sai che ti dico? è bellissima così e poi l'idea di usare gli squilli del telefono è geniale ed anche la poesia è bellissima.
Io speravo ogni tre secondi Annabelle rispondi! rispondi ti prego! (anche a dimostrare che la storia ti prende)
ed alla fine invece...
ma non sarebbe un drammatico, giusto? e poi mi hai fatta felice scrivendo in questa categoria perchè è una delle mie preferite.
ti faccio i miei complimenti e ti ringrazio per avermi segnalato questa bellissima storia.
un bacio grande grande
Eastre

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