Raivis in Hetalia è un po' il più ingenuo dei tre baltici, ma purtroppo la sua storia non è stata propriamente serena, come i suoi vicini, ha dovuto spesso constatate che il suo destino non dipendeva da lui, e che spesso veniva trattato come il classico vaso di coccio tra i vasi di ferro, mi sembra che tu abbia ben reso la trgedia che colpì quel piccolo paese durante la 2GM, che lo vide campo di battaglia tra opposti schieramenti e che alla fine lo trasformarono in una repubblica sovietica, il suo monolocale era diventato una delle tante stanze del palazzo di Russia.
Ora è indipendente, ma la presenza di Ivan, seppur meno appariscente, comunque si fa notare, basti vedere quanti lettoni si chiamino Pavlovs, Ivanovs,Vasilijevs, Berezins ecc (ovvero cognomi russi cui s'è aggiunta la desinenza in -s dei cognomi lettoni).
In sintesi: non m'è dispiaciuto affatto leggerla, complimenti.
PS. Molto bello il riferimento all'origine della bandiera lettone.

Raivis, povero Raivis, è solo un bambino ma è costretto a tutta questa miseria, a questo sangue e a questo dolore. La bandiera rossa che brucia, Ivan che, folle, cerca di rimettere in piedi la sua famiglia in questo modo assurdo da chiudermi lo stomaco.
Il contesto storico è tremendo, Lettonia e il suo popolo sono chiusi da tutti i lati, chisssà che sofferenza. Ed è solo un bambino, questo è ciò che più mi rattrista. Complimenti per la storia: hai uno stile davvero fluido.
claws_Jo
(Recensione modificata il 13/01/2011 - 10:25 pm)

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Mi sono molto commossa ed ho pianto quando ho letto questa fanfic:adoro Latvia/Raivis(è il mio personaggio preferito)e mi è piaciuto come hai descritto i suoi pensieri e paure.Complimenti per questa meravigliosa fanfic.

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