Recensioni per
Marta
di Melian

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/12/16, ore 13:40
Cap. 1:

Sorride Marta, per il suo pubblico, per il trapezista, per la tigre, per se stessa e per il suo pubblico.
Anche se è ancora giovane sa che il suo sogno sta finedno che presto dovrà trovarsi un'altra casa, un' altra famiglia ma ciò non la spaventa perché il suo sorriso, la voglia di vivere le saranno sempre accanto.

Tema davvero bello nella sua semplicità, perché spesso ci si scorda che dietro un sorriso si celano sentimenti e dolori che mai potremmo immaginare. Dissimulare è la parola d'ordine, perché farsi vedere fragili dagli altri ci rende fragli anche ai nostri stessti occhi..
Lo stile mi piace, anche se è una storia di cinque anni fa i tratti sono quelli che apprezzo e che ho apprezzato in alte tue storie.

E nulla, grazie per questa pillola di vita


A presto

milla4

(Recensione premio)

Recensore Master
05/04/15, ore 14:11
Cap. 1:

[Prima recensione premio per il contest dedicato a Paul McCartney]

Dall'introduzione mi aspettavo che questa Marta fosse una missionaria. Invece mi sbagliavo. Comunque la storia mi è piaciuta molto, lascia un retrogusto dolceamaro irresistibile ed è molto reale. Le persone... Sono tutte così prese dalla loro routine, dai loro problemi, che non si emozionano più per le stesse cose per cui si emozionavano un tempo. Hanno perso la magia, quella magia che invece è tipica e caratterizza i bambini.
E' molto breve, ma esprime concetti molto belli ed è molto intensa.
Complimenti.
Desy

Recensore Veterano
27/12/14, ore 23:09
Cap. 1:

Recensione premio.

Dunque. Devo ammettere che, quando ho letto titolo e introduzione, mi ero preparata a qualcosa di molto diverso, qualcosa che, probabilmente, avrei giudicato poco originale. Quindi, per una volta, sono contenta che le mie aspettative siano state disattese.
Tutto mi sarei aspettata fuorché il circo. Un mondo sfavillante e affascinante, è vero, ma che, in questo mondo, forse non riesce più ad avere la stessa attrattiva. D'altronde, con le possibilità che abbiamo, per svagarci basta poco. 
Sono stata pochissime volte al circo ed ero molto piccola, però leggere questa storia mi ha fatto tornare indietro di parecchi anni. Ho preso coscienza di ricordi che neanche pensavo di avere!
La riflessione all'interno di questo breve racconto mi è piaciuta molto, perché è qualcosa che si può applicare a diversi aspetti della vita e ricorda che c'è un po' di speranza anche in un mondo colorato di grigio.
Ho un unico appunto da farti: nella frase "La platea ride con loro, eppure non ha la benché minima idea che – dietro il trucco sgargiante, l’allegria, le capriole e gli enormi nasi rossi – c’è un intero mondo di emozioni e idee e persino rimpianti, tristezza, mestizia" non penso che siano necessari i trattini; li ho interpretati come una parentesi, ma credo che vadano meglio delle semplici virgole.
Baci <3

 

Recensore Master
15/08/14, ore 10:10
Cap. 1:

Ed eccomi di nuovo qua!
Lo so, tu hai appena finito di rispondere alla mia valanga di recensioni e io torno alla carica... Ti prego, non odiarmi! Temo che ne avrai per un bel po', le tue storie mi piacciono assai e io, quando una cosa mi piace (così come quando non mi piace) ritengo giusto che l'autore lo sappia!
Bene, dopo tutto questo panegirico, passiamo alla storia... Nella sua semplicità, è davvero molto bella, permeata di una malinconica dolcezza che, a tratti, quasi commuove.
Personalmente nutro nei confronti del circo sentimenti contrastanti, da un lato mi disgusta, dall'altro mi affascina irrimediabilmente. I pagliacci, poi, mi son sempre stati antipatici, da bambina mi facevano piangere... Ma non serve amare o odiare il circo per comprendere e apprezzare il senso di questa storia.
Marta che, con gesti semplici solo all'apparenza, riesce a donare un sorriso, un sogno, è qualcosa di splendido.
Complimenti, di nuovo!
Melianar

Recensore Veterano
09/08/14, ore 20:49
Cap. 1:

Ciao!
Come storia non sapevo che cosa scegliere dato che si trattavano tutte - tranne una - di One Shot e quindi ho detto: "Inizio dall'ultima e se mi piace ne leggo un'altra".

Ho notato solamente una cosa, una precisione che vorrei fare:
"La risposta alla domanda di Marta è proprio il sorriso di quei bambini, un sorriso che da speranza anche a lei.", il "da" nonostante vada bene anche così, è più corretto se scritto "dà", anche se la vista può apparir esteticamente brutta.
Scusa, era una precisione che volevo fare, poi sta a te se cambiare o meno!

Ora parlerò della storia.
E' scritta davvero benissimo, non ho trovato nessun tipo di errore ortografico e, a parere mio, le virgole sono messe al posto giusto.
Infondo, ho trovato la storia molto scorrevole, semplice da leggere, senza particolari paroloni che, molte persone, sono abituate a mettere per accentuare la storia e il suo significato, dargli vigore insomma.
Invece hai usato benissimo semplici parole che ti arrivano e che ti fanno pensare che quelle che hai usato siano vere.

Si guarda uno spettacolo per sfuggire via dalla realtà, per vedere cose che normalmente non vedresti in giro per la strada o quando vai ai centri commerciali; vedi cose "fuori dal mondo", quasi innaturali che rare persone fanno. Ed alcune, purtroppo, lo fanno solamente per soldi e non per il motivo di vedere sorridere le persone.
Lo fanno svogliatamente, quando invece ci sono quelle che si adoperano per far sorridere piccoli bambini che vogliono solamente vedere qualcosa di divertente e, al contrario, si vuole vedere un divertimento e un certo entusiasmo sul loro volto.

Questa storia esprime la realtà ed esprime la dolcezza di una bambina che, nonostante la fatica, vuole veder comparire un sorriso di dolcezza e di divertimento su dei volti.
E così dovrebbe essere la vita: fatta di sorrisi e di risate.

Alla prossima!
-irishpoweryeya