Da davvero tanto tempo volevo recensire questa storia meravigliosa, e te l'avevo anche promesso, quindi, eccomi.
Una volta che ho inziato a leggerla, giuro, mi è venuta voglia di leggerla più e più volte, perché io amo il personaggio di Lovino, e amo il modo in cui hai delineato questi tuoi OC: soprattutto, il loro carattere che è attinente alla loro storia.
Ho sentito che dalla permanenza di Lovino con loro, ha ereditato qualcosa.
Per il modo in cui hai suddiviso il testo: meriti la mia stima!
Io avrei sforato non solo alle drabbles - lì è routine, ormai - ma anche alle diciotto parole, se non soprattutto le diciotto parole !
Non so dirti chi ho amato di più, se Amalfi, Palermo, Roma, Benevento o Napoli.
Semplicemente perché possono quasi essere estraniate - come del resto hai fatto per Romano - dal contesto di OC! di una qualche città, ma come persone.
Il loro carattere, i loro difetti, i loro insegnamenti, l'affetto che provano verso Lovino (Napoli che gli insegna a fare la pastiera, a suonare il mandolino, ma anche a sparare, anche se per difesa, e non vuole che uccida davvero), le loro caratteristiche, cioè, si può cogliere la storia senza note - cosa che piace fare anche a me, visto che lo trovo più soddisfacente se al lettore posso far cogliere tradizione ecc. attraverso la storia, e non con note che magari appesantiscono. Quindi, i miei complimenti, di nuovo.
E torniamo a quelle diciotto parole in corsivo: perfette.
In diciotto parole non solo riesci a descrivere il rapporto con delle città - no, come le hai definite tu, donne - con Lovino, ma anche quello che quest'ultimo pensa sulle sue madri/sorelle.
Ho apprezzato tantissimo anche Amalfi, per i suoi insegnamenti sulle donne e sui soldi, Benevento - che in fondo è antica - che è religiosa, ma additata come strega, Napoli, non mi ripeto, l'ho detto su, e Roma, Roma che tanto ami e tanto tradisci, che questo non c'entra niente ma lo dovevo scrivere, perché in effetti Roma - o lo stato Pontificio - non erano pienamente d'accordo sull'annessione al Regno d'Italia.
E Palermo, sembra proprio una madre, sì, una madre e una sorella maggiore, una compagna di giochi ma seria e composta, una persona vissuta.
E il suo lutto, probabile che abbia capito il motivo, ma per sicurezza mi affido a te, non vorrei fare una figura ... magra ._.
In breve: davvero bella, scritta bene e ben divisa, ottima caratterizzazione dei personaggi.
Grazie per questa storia davvero!
_Ayame_ (Recensione modificata il 28/06/2011 - 06:42 pm) |