Recensioni per
La Vita è un Sogno, Charles van Pelt....
di Good Old Charlie Brown

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/01/12, ore 15:04

Ciao!
Ti avevo promesso che, non appena avessi avuto tempo, mi sarei presa l briga di leggere e commentare la tua storia, perciò eccomi qui!
Ti dirò anche come l'ho scovata: ti ho notato tra i recensori di Julia Weasley e quando ho visto che anche lei ha commentato la tua storia ho pensato che valesse la pena darci un'occhiata... dopotutto, apprezzo moltissimo chi crea personaggi nuovi e trame originali sfruttando le immense possibilità che la Rowling ci ha lasciato sul suo mondo!

Ma, venendo al capitolo in questione, mi sembra un ottimo prologo per una storia che promette bene.
Forse dirò cose banali ma, be', scrivi in un italiano corretto e questa è una cosa che apprezzo molto, visto che non è così scontata girovagando nel web... lo stile è scorrevole e piacevole con frasi brevi ma incisive.
Quanto al contenuto, incubi del genere sono sempre presenti nel cuore di ogni uomo, quindi mi sembra giusto che anche il tuo Charles (bel nome, tra l'altro) non ne sia immune.
Mi è piaciuto molto il motivo finale della scoperta del flto nascosto: prima di tutto la descrizione che ne fai è, per una volta, realistica (il tuo Charles ha un volto banale, quotidiano, ma è proprio questo che mi piace), e in secondo luogo è molto incisiva perché a fianco di queste caratteristiche comuni metti insieme i tratti di un assassino folle e disperato, creando un effetto stridente.

Leggerò volentieri anche gli altri capitoli e sono contenta che tu abbia deciso di continuare questa storia.
A presto,
Beatrix

Recensore Junior
27/09/11, ore 18:47

Una storia molto breve, oltre che un tantino "affrettata", con caratteri e punteggiatura che ogni tanto scivolano soprattutto all'inizio.
A parte questo, ho apprezzato molto la descrizione del momento di suspence, fino al risveglio di Charles; davvero un buon lavoro, per nulla tirato via, molto ben costruito come tempi e poi: panico, disperazione, colpo di scena... In sostanza, se hai in mente di scrivere qualcosa di più corposo sul personaggio, ti auguro vivamente di insistere perché trovo che l'idea meriti veramente.
Unico consiglio: rileggi almeno una volta le bozze, gli unici errori che trovo degni di nota sono le "sbavature" della tastiera, niente di grave ovviamente ma... insomma, quando sei a un passo dal traguardo è un peccato inciampare sul sassolino per non buttare lo sguardo sui piedi negli ultimi metri di pista.
Di nuovo complimenti, ciao!

Recensore Master
24/01/11, ore 15:50

Hola :)
Come promesso, subito dopo l'esame mi sono fiondata a leggere la tua storia.
Da pignola quale sono, devo farti un po' di appunti su qualche erroretto che ho trovato qua e là. Innanzitutto, il titolo: non è corretto grammaticalmente, dovrebbe essere "The War Begins", senza la s del plurale che stona col verbo al singolare. Ci sono errori di battitura ("Cavaerna", "Blocato", "Acnora" per citarne alcuni) e uno di grammatica: "un'incantesimo", che non vuole l'apostrofo. Sono più che certa che siano dovuti solamente alla fretta e ad una mancata revisione, perchè per il resto scrivi davvero bene, con uno stile fluido e scorrevole che ho trovato un po' più "a scatti" solamente qui (Il gridò risuonò tetro nella notte, echeggiando sinistro, come in una cavaerna. Il fiotto di luce verde colpì Serena al cuore. Qualcosa di enorme sembrava aleggiare nell'aria. Serena cadde morta, come una marionetta senza fili. Charles avrebbe voluto urlare, piangere, attaccare quel cane che l'aveva uccisa, così, senza nemmeno una ragione. Nemmeno gli animali si uccidono in questo modo. Ma non riusciva a fare nulla. Blocato come da un'incantesimo Petrificus e acnora un forma di Animagus. Poi venne la risata. Il Mangiamorte rideva. Come un pazzo furioso, senza una vera gioia e senza divertimento. La risata gelava il sangue nelle vene di Charles): tutti questi punti rallentano un po' troppo la descrizione, rendendola frammentaria.
Ma al di là di queste 'finezze', quello che mi preme maggiormente dirti è che questa storia è veramente intrigante: la tua scelta di iniziare la narrazione 'in medias res' è più che azzeccata, dato che ci rende curiosi riguardo a Charles Van Pelt e a ciò che è capitato prima di questo prologo.
Ti seguo, Alessandro, perchè la mia curiosità è ormai troppo stimolata per essere messa a tacere. :)