Ciao ^^ eccomi con la penultima recensione ^^'
Complimenti innanzitutto per il tuo primo posto e anche per il premio speciale! Bravissima! E inoltre, penso proprio che il tutto sia meritato, visto che questa storia mi è piaciuta molto.
Mi permetto solo di farti notare delle imperfezioni: "Lancia un'occhiataccia alla dottoressa", penso volessi scrivere "lanciai"; "in modo che la malattia non li porti alla cosa più brutta: l’isolamento.", in questa frase avrei messo il verbo al passato, "li portasse". Questo perché anche gli altri verbi del periodo in cui l'hai inserita sono tutti al passato (era importante, giocassero, si intrattenessero). E poi, "e grazie agli angeli che h mandato sulla terra", penso volessi scrivere "ha mandato" ^^' piccola svista.
Tralasciando queste imperfezioni che in ogni caso sono minuscole, mi è piaciuta proprio tanto <3 dall'inizio alla fine. Ho apprezzato soprattutto il fatto che tu abbia utilizzato una metafora divertente che sembra solo un semplice gioco per esprimere un concetto così bello come la gioia di una ragazza che fa del sorriso dei bimbi malati il proprio divertimento e la propria felicità. Andando con ordine, mi sono piaciuto molto tutti i vari personaggi, partendo da suor Adelaide -che mi fa sorridere malgrado i suoi modi bruschi, sarà anche che il nome mi ispira simpatia XD-, a Lucilla stessa -di cui parlo più tardi-, dai bambini adorabili a Kathinka. Insomma, un buonissimo lavoro <3 Lucilla mi è piaciuta molto davvero (strano, perché ho una nota avversione per nomi come Priscilla, Lucilla e simili XD), e devo dire che se fosse una persona reale mi inchinerei ai suoi piedi. Perché penso che siano proprio quelle le persone da ammirare, che danno felicità senza chiedere nulla in cambio, che vivono per dare il sorriso ai bambini. Per questo le riflessioni finali mi sono piaciute tanto: il gioco dell'harem può sembrare un po' ambiguo, in effetti, specie per noi che sappiamo bene cosa chiedesse il Sultano alle sue concubine XD, ma si scopre che in realtà la metafora è ben più che innocente: racchiude tutta la semplicità dei bambini e l'altrettanto semplice gioia di aiutarli e di voler loro bene. E dire che tutto parte da una battuta =) sei stata bravissima a far evolvere la situazione in questo modo, facendo partire il tutto dalla fasciatura della testa del povero piccolo Tommaso (solo con sei donne, otto contando la claun e la dottoressa XD) per poi sviluppare tutto questo bel gioco. Mi è piaciuta tanto la scena di Kathinka, quando balla per far divertire i bambini XD sono tutte piccole cose che fanno sorridere e che trasmettono un messaggio di speranza, e che fanno davvero ringraziare il cielo perché esistono persone così buone che decidono di fare una cosa così bella nella vita.
Beh, penso che si sia capito che mi è piaciuta davvero molto ^^
Un bacio, visbs <3 |