Il personaggio di Regulus mi ha sempre intrigata, sebbene, purtroppo, non siano molte le storie a lui dedicate, per questo, tra le altre cose, ho apprezzato molto questo racconto. Regulus è ben tratteggiato, nonostante il taglio breve, e a mio avviso perfetto, del brano. Sembra quasi un bambino ingenuo di fronte alla cugina, Bellatrix così spietata, fredda, senza forse nemmeno saperlo, sicura della giustezza delle sue azioni. Regulus è relativamente nuovo, invece, a tutto ciò che l'essere un Mangiamorte comporta, alle esecuzioni, al suo ruolo attivo in quanto seguace di Lord Voldemort, ben tratteggiato perchè combattuto, da una parte fedele e convinto, dall'altra pronto a trovare una scusa per evitare le esecuzioni, un Mangiamorte che si preoccupa, paranoico, chiedendosi se il Suo Signore può ascoltare i suoi pensieri attraverso il Marchio che lo ha reso Suo, ed ovviamente sperando che così non sia. La profonda diversità dei due protagonisti rende ancora più particolare questa storia, se da una parte abbiamo un incerto Regulus, dall'altra Bellatrix è quasi travolgente, oscura e fascinosa come nelle migliori interpretazioni di questo splendido personaggio, sublime, davvero, il discorso sull'esteticità della Cruciatus. Piacevole poi lo stile, non è affatto facile scrivere una storia così breve e riuscire a renderla completa, uno spaccato di vita compiuto, interessante ed originale. Complimenti, Rani.

Chiedo scusa a Scuotivento, ma non mi trovo d’accordo con la sua recensione. La storia è scritta in modo ineccepibile e la forma e lo stile sono parecchio azzeccati. La figura di Bellatrix è vivida e reale, così come quella di Regulus ed è mirabile il modo in cui viene presentata la loro differenza. Lucida e spietata Bellatrix, ai limiti della pazzia, e forse un po’ vile Regulus, eroe inetto appunto, che ritiene legittime le esecuzioni, ma preferisce non assisterle nemmeno. Un uomo indeciso e stanco. Credo non manchi assolutamente nulla a questa storia. Rimpinzarla di digressioni ed inutili delucidazioni riguardo le vie che hanno percorso i due protagonisti, avrebbe solamente appesantito il testo. E’ uno spaccato di vita, piuttosto che una vera e propria storia, è vero, e come tale rende molto. La bravura sta nell’essere capace di presentare una situazione senza utilizzare troppe parole, spesso inutili, ed in questo l’autrice è stata abile. Da parte mia...complimenti indubbi.

Mi piacciono le storie particolari, che hanno come protagonisti personaggi meno "famosi" come Regulus...E questa one-shot mi è piaciuta. A volte tendo a dimenticare che anche Regulus è cugino di Bella, mi piace molto di più pensare al suo rapporto con Sirius (me fan della coppia Bella/Sir! *.*)...Quindi è interessante leggere anche del fratellino minore, di cui si sa davvero pochissimo :) Forse la storia è un po' troppo breve, ma è lo stesso un bel lavoro...Brava!

Notevole davvero il carattere introspettivo dei personaggi e riescono ad emergere bene le personalità dei personaggi nonostante la brevità del lavoro. Ottima oneshot!

Una storia che affronta il tema dell'assassinio e dell'omicidio, visto in Bellatrix come mancanza di autocoscienza, e nel debole Regulus, come mancanza di determinazione e capacità di fuggire dal male, la "Inettitudine eroica" come l'ha chiamata l'autrice. Particolare e certo rara, per questo lodabile, la storia è tuttavia troppo breve perchè il lettore possa comprendere particolari importanti, come, ad esempio, il perchè Regulus e Bellatrix scelgano la via del male, l'uno conscio dell'errore, l'altra credendola la giusta via non per pensiero o ignoranza, ma per fredda determinazione.