io penso di passare metà della mia vita a leggere e commuovermi ma seriamente mi turba qualsiasi cosa accoppi john watson (che è già abbastanza dolce di suo) a situazioni carine/tenere che spesso prevedono anche sherlock nel pacchetto. insomma hai scritto una cosa deliziosa e mi sono accorta di non parlare piano al buio come tutte le persone normali del mondo (che mi ha fatto sentire strana) ma forse io non ho mai avuto paura dei mostri perciò boh. ad ogni modo ogni cosa che scrivi mi delizia, viva la dolcezza <3 baci

Se c'è una spiegazione scientifica non lo so, ma psicologica c'è di certo! Qualcosa a che fare con il buio che equivale alle persone che riposano e inconsciamente non si vuole disturbare... bha! xD In ogni caso anche questa mi è piaciuta moltissimo perché in un'unica riga riassumi la paura ("Si" sussurrò) e il tormento di John e la voglia di combatterlo, il "coraggio", quando parla nel buio ad alta voce dicendo "Può darsi". Ogni tanto mi fermo a pensare all'enorme potere espressivo che hanno le parole se usate nel modo corretto, a tutto ciò che possono nascondere e mostrare allo stesso tempo, cioè 3 parole usate nel modo corretto possono dare un'immagine più forte che una descrizione di 1000. Trovo che sia davvero fantastico! Tu qui l'hai fatto, appunto, riassumendo la paura e la voglia di combatterla di John, semplicemente precisandone il tono di voce :)

Non so se sia un'informazione scientifica, ma penso che sia un istinto naturale quello di abbassare la voce quando non si può vedere chi o che cosa ci può ascoltare.

È un riflesso involontiario che ci trasciniamo dietro dall'epoca antica in cui emettere un rumore di troppo faceva la differenza tra la vita e la morte.
Nel caso della tua fic poi la cosa è particolarmente azzeccata, perchè Watson è stato in guerra, e la guerra affina tutti i gli istinti più primordiali di sopravvivenza.

Complimenti per l'idea, davvero azzeccata. ><

Secondo me non sono OOC, cioé... potrebbe essere una cosa da loro. Sherlock e le sue domande scomode e imprevedibili, e l'incapacità di John si saper rispondere adeguatamente.
Però è bello che alla fine sia John stesso a trovare una risposta per sé, Sherl è una sorta di catarsi per lui, e non solo fisica, ma soprattutto spirituale ed emotiva. Zoppia in primis... incubi non da ultimi. XD
Brava^^

Uhm. Ottima domanda, perchè la gente sussurra quando sta al buio? Ecco che ci voleva Sherlock per farmelo domandare, lui e la sua curiosità. E le non-risposte di John, ovviamente.

“Non lo so, Sherlock. Forse un mostro.”
“Lo stesso che sogni la notte?”

Bellissima questa parte, il mostro della guerra che - ho l'impressione - viene momentaneamente sconfitto dal tocco sul braccio di Sherlock ogni notte. E John che alla fine parla ad alta voce, non so se solo perchè Shelock glielo ha fatto notare, o perchè si è reso conto che non c'era nessuno da disturbare, non so ma mi ha dato l'impressione di essersi realizzato. Quelle poche parole alla fine mi hanno dato l'impressione che abbia avuto una specie di illuminazione. Ok, probabilmente è solo una cosa mia perchè sono esaurita xD
Le domande potrebbero proprio essere quelle che Sherlock, il suo personaggio impeccabilmente IC come quello di John, almeno a mio modesto parere. 
Inoltre credo che sia una scena plausibile, se solo questi due si decidessero ad assecondare le fantasie delle Fanwriters u.u

Tutti i miei complimenti per questa Fic carinissima e, definitivamente, ben scritta.

Jillien

Deliziosa. davvero deliziosa.

Non cadere in quell'abisso chiamato modestia -o presunta tale-, rendi omaggio al tuo lavoro per quello che è: delizioso.

Con poche righe hai delineato perfettamente i due uomini, creando la giusta atmosfera e lasciando implicito qualcosa che ha tante di noi farebbe veramente piacere.

Fatti pretendere.


Rem

Leggi la risposta dell'autore