La tua fic mi è piaciuta, trovo che tu abbia dato un'interpretazione interessante al futuro del regno, al loro rapporto così speciale. Arthur e Merlin sono un po' diversi da come li conosciamo nel TF, ma presumo che sia normale, poichè col tempo si matura e si cambia.
Visto che hai detto che la fic non è stata betata, ti segnalo un po' di cose, così magari sistemi. Anche la punteggiature (soprattutto virgole) andrebbe un po' rivista.
“Sono il capo delle guardie reali, Sire, volevo informarla che il popolo è stato raccolto nella piazza e aspetta la vostra venuta, Maestà”
Mi permetto di segnalarti una piccola svista e cioè che sei passata dal ‘lei’ al ‘’voi’, storicamente è corretto solo il ‘voi’.
La magia in se (sé) non è che uno strumento
solo perché così il sovrano aveva chiesto, si (sì), perché
sino a fermansi (fermarsi) davanti al suo volto
quel fuoco sembrava racchiudere in se (sé)
Immagino che quella cupola di fuoco li (lì )fuori sia la causa
“Beh…si, (sì) ma è la stessa
trascinandolo ancora più vicino a se. (sé)
Aveva dovuto mentire a tutti, a coloro che lo considerava (consideravano) un amico,
La scena della sfera di fuoco è davvero bella, estreamente visiva, l'hai resa davvero bene, leggendo potevo immaginarmela, così come lo stupore e la gioia del popolo nel vederla. E l'orgoglio di Arthur nel sapere il suo popolo felice.
E questo pezzo mi è piaciuto davvero molto, e ci tenevo a dirtelo, hai reso splendidamente le parole del drago e la sua profezia.
Un leggero fruscio lo portò ad alzare finalmente gli occhi e vide Arthur estrarre dalla tasca una moneta in tutto simile a quella che Merlin nascondeva sotto la veste appesa attorno al collo a mo’ di ciondolo.
“Due facce delle stessa medaglia, così mi dicesti…” interrupè il silenzio il Re rigirando la moneta tra le mani.
Merlin annuì portandosi istintivamente la mani al petto, dove le dita riuscivano a sentire la consistenza della sua moneta sotto la veste.
“Dimmi Merlin – domandò ad un certo punto fermando la moneta tenendola tra il pollice e l’indice – cosa pensi che succederebbe se una delle due facce arrugginisse?”
(...)
“Quando una faccia si arrugginisce poi finisce per spezzarsi con facilità e se una faccia si spezza – disse volgendosi verso il mago – anche l’altra subirà la stessa fine. Una moneta, una medaglia, è tale solo quando entrambe le facce sono integre…mi sono spiegato?”
“Si – rispose lo stregone ancora serio in volto – non vi mentirò mai più su nulla Sire, nemmeno sulla più piccola delle cose!”
Arthur annuì tornando a mettere la moneta in tasca e dirigendosi verso la porta.
“Oh ha perfettamente ragione, mio Signore!” rispose il moro sul letto raggiante per lo scampato pericolo.
(Devi usare il voi)
“Si, (sì) lo ricordo, vostra Maestà
Ecco. Mi complimento ancora. bella idea! |