Non credo di aver letto nessun'altra storia altrettante volte. Penso di essere arrivata alle... non so, dieci letture? Forse anche qualcosa in più. E... beh, mi sono sentita un po' in colpa, dato che non avevo ancora commentato.
Quindi ora provo a mettere giù un po' di parole sensate una di seguito all'altra e vedo se riesco a dar loro un senso.
Questa è una storia che io definisco Bella. Bella con la B maiuscola. La trama è semplice, lineare, per certi versi quasi banale: solo un ragazzo che per la prima volta affronta il tema della propria omosessualità con la madre e che, per essa, viene picchiato. Insomma, non dovrebbe risultare così tanto avvincente, no? E invece sì. Sì, per tutta una bellissima serie di ragioni.
A cominciare da quell'incipit, da quel rapporto incrintato tra madre e figlio, quel rapporto che richiedeva una fiducia completa intaccato da quella informazione taciuta e ad un tratto rivelata. Un fidanzatO.
Altro che macigno.
A me quella donna, in quell'incipit, ha fatto tenerezza.
A questo punto, io lettore assonnato e distratto pensa che mi presenterai Lui, la pietra dello scandalo, il ragazzO che ha rapito il cuore di Mike... e invece NO!
Per questo dico che questa storia è Bella. Perché non annoia, non è mai banale, non è mai scontata. E Lui non c'è ma si intravede in uno spiraglio appena socchiuso: oltretutto, nella sua accezione peggiore, nell'elencazione dei suoi difetti. E in quei difetti trovare comunque tanto amore da rendere il quotidiano qualcosa di tutt'altro che noioso.
E in quel momento sospeso irrompe lei, distruggendo lo schema mentale del lettore che già pensa che ora Mike ci racconterà i pregi di questo ragazzo. Invece no, ancora una volta torna la realtà. Un quotidiano, esteticamente perfetto. Come la bugia divenuta normalità che scivola sulla lingua quasi senza che ci si accorga di averla pronunciata, tanta è l'abitudine.
E non puoi non sentire lo stsso dolore di Michael, incastonato in mezzo al petto, a metà strada tra stomaco e cuore.
(Oh, già, a me la sua presenza ossessiva insinua il dubbio che i bulli che lo pestano possano essere amici suoi. NOn chiedermi perché, forse per lo stalkeraggio, non lo so, ma quella ragazzetta mi mette una brutta sensazione addosso. Me l'ha sempre messa, fin dalla prima volta che ho letto questa meravigliosa perla!)
E ora, dopo la stalker, il lettore pensa: ma sì, dai, ora ci presenta Alek... già, questa storia è davvero Bella. Perché Jess è una ventata d'aria fresca, un po' improvvisa ed irriverente, ma fa distendere le labbra in un sorriso tranquillo: c'è un amico, una spalla, un confidente. Le cose possono e devono migliorare.
Perchè quel groppo in gola che porta Michael alle lacrime è anche nelle nostre gole e anche noi, che leggiamo attenti e curiosi, ci troviamo a chiedere perché quella mamma che ci ha tanto intenerito all'inizio debba anche essere quella che ci fa stare così tanto male. E che ci fa sentire, come Michael, colpevoli ed impotenti.
Perchè c'è troppo dolore sordo per una vocale ritenuta sbagliata, e i denti stridono e gli occhi si riempiono di lacrime per un rapporto familiare che senti anche tuo.
E poi arriva Alek.
Ma, come non può non sorprendere ancora questa Bella storia? Alek è una voce al telefono, non una presenza concreta: non ci sono occhi, labbra o capelli da descrivere e rimirare; niente mani, muscoli o spalle da descrivere. Solo una voce che rimprovera per un ritardo.
Meraviglioso.
E continua anche meglio! Perché lo spettro della sua gelosia evocato all'inizio diventa reale e concreto dalle vibranti labbra all'altro capo di un telefono.
Perchè Michael lo prende verbalmente a calci.
Perché Alek conosce i compiti di Mike per le settimane successive pur senza stare nella sua stessa classe.
Bello. Bello. Bello.
Bello, perchè i bulli sono già lì, solo che noi - e Mike - siamo troppo presi da altro per accorgercene.
« Mi è arrivata una voce, Michael. Posso chiamarti così? » domandò retoricamente, senza nemmeno aspettare la risposta: « un uccellino mi ha detto che ultimamente stai gironzolando intorno ad una persona, e quest’uccellino è particolarmente infastidito da questo tuo comportamento. Dice che è sgradevole »
Colpo di scena!
No, non potevo aspettarmelo. Le premesse c'erano, gli avvertimenti nell'aria pure, ma no, non era possibile aspettarsi una cosa simile, non così velocemente. Perché prima i ritmi non erano quelli che ci si aspetta e ora... ora... ora si viene colti impreparati.
Meravigliosamente impreparati!
(dopotutte le botte le prende Mike, mica noi... anche se credo possa contare i lividi sulla mia stessa pelle e lo sgomento nel battito accelerato del mio cuoricino)
Il medico è... per certi versi da ammirare per altri... insomma lui SA che Mike sa qualcosa, ma non insiste, prende per buone le sue panzane e non fa nulla, assolutamente nulla.
Ma almeno, dopo di lui, riusciamo ad avere anche noi una visione di Alek, la famosa pietra dello scandalo dell'inizio, il perno attorno a cui ruota tutto questo capitolo.
Ed è bellissimo.
Non Alek - che sì, non deve essere niente male - ma il modo in cui si guardano, la forza di quello sguardo che scandaglia il corpo amato e si fa una mappa mentale di ogni escoriazione e ogni ferita, dello scambio di battute, del tentativo di Mike di alleggerire l'atmosfera e quello di Alek di capire chi, come, perché.
E la dichiarazione più bella, appoggiata tra una parola e l'altra, come se fosse di poca importanza il fatto di non esser abbastanza forte da pensare di poterlo lasciare. E poco dopo quel "finché lo vorrai, io sarò sempre al tuo fianco" che dà una luce calda e coccolosa al tutto. Un chiarore in cui addormentarsi è la sola via praticabile.
A questo punto mi sarei quasi detta appagata. Ma... torna Lei, la madre. E sì, nella concitazione me l'ero quasi persa. Ma lei arriva ed Alik scompare. Per non interferire, perché sa che la donna non è ancora pronta e che Mike non è nelle condizioni di affrontare entrambi.
E quindi chiacchierata sia! E che chiacchierata! Se volevi uccidere non solo Mike ma anche il povero lettore questo era il momento giusto: proprio ora che credevamo di essere al sicuro, che le cose sarebbero filate lisce come l'olio.
Comunque, il finale di questo capitolo è sorprendente!
Sì, potrei anche dirmi soddisfatta. Potrei affermare senza alcuna incertezza come, già questo capitolo, sia perfettamente completo ed autoconsistente. Potrei farlo... ma voglio anche gli altri.
Perché sì, sono sicura che saranno splendidi come questo, che sapranno darci altri spunti ed altre prospettive, e che forse finiremo anche per scoprire chi ha malmenato il povero Miky e a maturare la nostra vendetta.
Che dire, ho ripercorso per l'ennesima volta questa storia perchè mi piace. Da impazzire. Non cambierei una virgola, non toglierei alcuna pausa, alcun inciso, alcun dialogo. Vorrei solo poterne avere di più.
Dunque, restando in attesa ti auguro un Ottimo 2012!
Leli |