In. Lacrime.
Stup- no, ma che dico. Magn- No, di più.
Senti, non sono capace a fare belle recensioni. Quelle piene di complimenti e frasi strappalacrime. Non ci sono proprio portata.
Sono romana, io. E i romani non si piegano. I romani sono tosti, duri. Sempre bulletti e divertenti.
Ma devo fare uno sforzo, perché devo spiegartelo che adesso sto in lacrime come una deficiente emozionata per quest'ultimo capitolo. C'è gente che dice che di frasi non si può piangere, che le emozioni si vivono.
ma che fare se le emozioni le vivi leggendo?
Quindi me ne sto qua, sul letto, col portatile.. a piangere. E intanto mi immagino loro. Mi immagino Charis, mi immagino Tom. Mi immagino michael. E mi immagino Rob. (vabbè, rob me lo immagino tutti i giorni.)
Sai cosa rende speciale uno scrittore? (tornando al discorso di prima.) Rendere vero ciò che scrive.
Non semplicemente bello o entusiasmante. Ma Vero.
Farti arrivare quella sensazione che lui stesso prova quando scrive. Farti tremare quando lui trema, farti ridere quando lui ride, farti percepire quell'attimo di tristezza che lo induce a scrivere qualcosa di spensierato e strappalacrime.
Farti piangere, come lui, alla fine di una storia.
E' qualcosa che unisce lo scrittore al lettore. Un legame che pochi riescono a creare. (sì, tipo corda e due bicchieri, se preferisci.)
E tu ci riesci. Sei riuscita a farmi ridere, piangere.. insomma, ci sei riuscita e probabilmente ci riuscirai ancora.
Quindi, dopo questa 'vomitata di parole senza senso', lasciami dire Grazie.
Perchè, da lettrice e da scrittrice -che ci prova-, posso dirti che far emozionare le persone è sempre qualcosa che merita gratitudine.
Non so se tutte 'ste parole hanno senso,
comunque bravissima, mi mancheranno Rob e Charis.
Alla prossima,
Un bacio e un abbraccio,
Fè.
(uh, buon san lavandino, cara.) |