Recensioni per
Post-Traumatic Stress Disorder
di Burnt Orchid

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
11/03/11, ore 13:16
Cap. 1:

Questa raccolta è interessante. Davvero. E soprattutto mi piace come hai scritto il primo capitolo.

Sai che ti dico? Corro a leggere il seguito!

Recensore Veterano
22/02/11, ore 16:12
Cap. 1:

Davvero, devi smetterla di sfornare queste deliziose torte alle mele (ok, non c'entra niente, volevo dire perle, ma... hai mai visto qualcuno sfornare perle?!)!!

L'idea è geniale e i personaggi sono così veri che sembra di guardare da una telecamera di uno psicologo vero.

A livello di sintomi non posso dire niente, di psicologia ho leggiucchiato qualcosa nei libri dell'univeristà di papà, ma mi sembra molto relaistico! :)

Brava rivale! :)

baciiii

Anna

Recensore Junior
19/02/11, ore 19:22
Cap. 1:

Ma la gente di cosa vive? Di sentimenti inflazionati o di nuove prospettive?
Io di sicuro preferisco la seconda possibilità.
Non so da dove partire se non dirti che ho aperto la pagina per caso, non leggendo nemmeno il nome dell'autrice ma solo la trama.
E non ne sono rimasta delusa.
L'idea è a dir poco straordinaria, anzi eccellente nella sua complessa semplicità. Ho studiato nel mio liceo solo storia della psicologia e psicologia sociale e devo essere sincera lo stress-post-traumatico è un argomento poco o per nulla trattato ma così vicino a noi.
Ne soffriamo tutti dopo un evento traumatico.
Può essere un brutto tamponamento con l'auto della mamma, un'aggressione per furto o i risultati di una guerra.
I sintomi, penso siano tantissimi e legati tutti dal doppio filo dell'esperienza vissuta.
Tortura, sangue, morte, ferite.
E tu hai saputo descrivere tutto in poche righe.
Harry è così IC che a momenti sembravano appunti della Row per un sequel o qualcosa del genere.
In fondo non ha mai parlato a ruota libera di cosa provava o di cosa pensava, sempre preoccupato per gli altri per accorgersi che dal momento in cui la sua vita è cambiata, quel "maledetto" undicesimo compleanno, il pericolo e la paura sono diventati i suoi compagni di viaggio.
Il sintomo che hai scelto calza a pennello ed è perfettamente ritratto, con una grazia e un'incisività straordinaria.
Non so se farti i complimenti per lo stile o per la geniale idea...
Nel dubbio te li faccio entrambi, dicendoti che ormai le fyccine e le pseudo-autrici stanno morendo asfissiate dalla popalirità di banali clichè, e trovare una storia come la tua, nel bel mezzo del mare di Dramioni, ti fa respirare di nuovo aria di prospettive nuove.
Un grandissimo bacione e corro a recensire l'altro capitolo.
Isyde.

Nuovo recensore
19/02/11, ore 12:05
Cap. 1:

Eccomi qui, ora commento anche questo capitolo. Il personaggio di Harry mi sembra molto vero, nel suo ricordare i dettagli più cruenti della guerra, anche quando cerca di focalizzare l'attenzione su altro: è un eroe, che vorrebbe aver avuto la possibilità di salvare ognuna di quelle persone che sono morte per dargli la possibilità di sconfiggere Voldemort una volta per tutte. Disperatamente, cerca di distogliere i suoi pensieri da questo, concentrandosi su una banalità come un orologio. Ed è questa frase che colpisce, nella sua ripetitività (anche se meno marcata dello "sto bene" di Hermione): è proprio un bel pezzo di antiquariato. Un assaggio di normalità per chi la normalità non l'ha mai conosciuta.
Tutto questo per dire che anche questo capitolo mi è piaciuto molto, il chiudersi in se stesso è la tipica reazione che mi aspetterei da Harry. Devo essere sincera, non so se preferisco questa o quella di Hermione, ma nella mia indecisione direi forse questa, proprio per quel breve accenno alla crudeltà della guerra, troppo spesso sottovalutata. Il lessico e la sintassi sono buone, non mi sembra che ci siano appunti da fare in questo campo.
Quindi complimenti e, tanto che ci sono, anche grazie per la recensione che mi hai lasciato!
(Recensione modificata il 19/02/2011 - 12:07 pm)