... (Paura e soggezione)
Qualche tempo fa ho letto una massima di Robert Plant che parlava delle canzoni degne di memoria e di elogi, ovvero quelle circondate da una certa aura di mistero; in quel caso, lui si riferiva ovviamente a "Stairway to heaven", un brano di cui neanche lui che l'ha scritta conosce veramente il significato, questo perché ne ha uno per ogni ascoltatore.
Ecco, questa storia l'ho vista un pò così; credo sia stata la canzone di sottofondo a favorire questo mio pensiero - e spero di averci azzeccato!
Ascoltavo il pezzo e subito vedevo i personaggi, lo sfondo e il tempo scorrere nella mia testa; ho lasciato che la mia parte più irrazionale e rapita di me che stava leggendo facesse il suo percorso, finché sia la storia che il brano non sono finiti.
Ne è scaturita un sacco di tristezza, ma non intensa ad essere sincera; direi... grigia, un pò come il colore predominante della storia.
E non ho neanche provato a chiedermi perché provassi proprio tristezza, e perché proprio grigia, avrei rovinato tutto nel cercare di darmi delle spiegazioni. Del resto, anche tu hai fatto bene a non darne!
Un'altra piccola perla è stata "benedetta" dalle mie alterrime opinioni XD adesso passo all'ultima, la più difficile...

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(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Un lavoro interessantissimo da parte di una giovane ma talentuosa autrice. Più che storia, queste sono tre scene distinte che vanno in qualche modo ad intrecciarsi, ed è di per sé una cosa bellissima e un rimando alla casualità della vita e degli incontri che forse è ciò che più mi affascina dell'essere vivi. Qui di vite ne abbiamo tre, che nel loro piccolo si sfiorano e incantano. Noi non sappiamo cos'abbia spinto il ragazzo a mettersi sul marciapiede a suonare, né cosa spinga l'uomo a sederglisi accanto, né tantomeno cosa muova la donna, personaggio peraltro evanescente ma affascinantissimo, possiamo solo immaginare che essi siano in qualche modo legati. Insomma un lavoro che, in poche righe, incanta e lascia col desiderio che la storia fosse durata molto di più.

Diciamo che con questa ti sei ripagata del torto che ti ho fatto non dicendoti che avevo pubblicato Happiness is a warm gun. Avvertimi quando pubblichi, anche due righe è.é
Non saprei spiegarmi il motivo preciso, ma ci sta che con questa fic tu mi abbia preso a martellate il cervello; non capivo che legame aveva con me ciò che leggevo, ma ogni parola mi trapanava le tempie.
Non so che altro aggiungere, guren, veramente. Divento scontata con chi ama, per paradosso coloro a cui vorrei poter regalare le parole migliori del mondo sono quelle con cui non riesco nemmeno a balbettare (ecco, preparati per qualcosa del genere a Milano).
Ti voglio bene piccola ♥

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Devo scrivere qualcosa, anche una stupidata, una frase che capirò solo io ma non fa nulla.
Mi hai dato qualcosa oggi e devo fartelo sapere, non posso prendere emozioni da queta Fic e girarmi dall'altra  parte senza lasciarti qualche parola.
Bella, emozionante e coinvolgente, mi sembrava di essere li con loro, la ragazza che continua a camminare senza meta, l'uomo che suona e l'uomo silenzioso che si bea della musica dell'altro.
Parole bellissime, che non lasciano l'amaro in bocca, solo l'incontro di tre persone diverse ma con una cosa in comune.
Mi è piaciuta da morire, grazie.
Forse è poco e, molto probabilmente, non ti ho fatto capire nulla, però l'importante è che tu sappia che sei meravigliosa!
baci.

Ma... ma... ma... *W*!!!!
Preparati per una delle mie solite recensioni sconclusionate, cara! :D
Allora, inizio col dire che la storia mi è molto molto ma molto piaciuta. Come si suol dire... breve ma intensa. E QUANTO intensa! Tre personaggi, tre solitudini differenti, un unico incontro finale in quello che è un attimo di stasi infinita che potrebbe condurre a -tutto- e si ferma giusto un attimo prima. Rimanendo per sempre sospesa. Come in un quadro, abbiamo l'immagine di tre persone, immobili eppure in continuo movimento.
Una nota di merito tua particolare poi va allo stile, in cui si vede tutto l'impegno che ci metti e l'amore per quello che scrivi: c'è una ricerca della -preziosità- della parola, che deve essere quella in sé. La scelta degli aggettivi poi connota il tutto con un velo di delicatezza ed eleganta.
Infine, la goccia che "si accuccia" è il TOCCO DI CLASSE. <3
Promossa a pieni voti! ^O^