Con tanta gente su questo sito che scrive di morte, questo brano mi è parso particolarmente ben fatto e aggraziato.
L'inizio è molto filosofico, ma un po' "confuso": si nasce, si morirà, ma non vedo il nesso con il totale invariato, né perché questo nesso dovrebbe provare che tutto è cambiamento.
Anche se sono d'accordo sul fatto che le cose sono sempre destinate a cambiare. (Scusami, faccio sempre la parte dello scettico, è più forte di me).
Poi si passa a parlare di Voldemort, e questa frase è proprio costruita bene, ma la parte migliore è quella sui sei oggetti, mi è piaciuto come hai associato a ciascuno un significato inerente alla sua vita.
Buono anche il finale, da un senso di ineluttabilità. Anzi, per quanto abbia fatto, sono state proprio le sue azioni a mantenerlo mortale.
Complimenti, allora il latino non fa così male. |