Ciao cara ^^ eccomi qui a recensire anche questo capitolo – l’aggiornamento è stato tempestivo, non c’è che dire, e molto soddisfacente.
Innanzitutto, posso dire di essere sorpresa. Non solo per lo stile come al solito fluido, ma soprattutto perché questa è la prima “storica” nel senso proprio del termine che appare nel fandom – ovvero una storia che parte scollegata dall’anime in sé e dalla “fiction” e si concentra sulla realtà. Ti faccio dunque i miei complimenti per esserti presa l’impegno di documentarti in modo da rendere la tua storia “solida” e coerente con il corso degli eventi.
Un altro punto piuttosto notevole – e che mi ha colpita da subito – è la cura impiegata nel caratterizzare Hikaru. Per quanto abbia appena otto anni non è né piatta né stereotipata: da bambina qual è, i sentimenti che l’attraversano sono passati al lettore in maniera immediata. Malgrado si intuisca che è una lei più anziana e matura a parlare, rende tutta la semplicità di una bimba della sua età – ad esempio quando si offende per non essere stata citata da Souji nella lettera alle sorelle, situazione che mi ha fatto sorridere.
Soprattutto nel suo affetto totale per Souji, Hikaru è “viva” e concreta, non un semplice personaggio piatto, di carta. La scena della lavanda spicca tra le altre: dai pensieri della protagonista traboccano un’euforia e un’aspettativa trascinanti, e allo stesso tempo la lieve angoscia di vedere le proprie speranze tradite o deluse. E poi subito a ripensarci, temendo appunto di rimanerci male, in un crescendo che la porta a rifiutare il bacio sulla fronte da parte di Okita e a rifugiarsi in giardino. Mi ha fatto ripensare alla mia esperienza personale – a come mi sentivo così quando dovevo incontrare una persona a cui ero particolarmente attaccata e il cui parere era importante.
Davvero complimenti, di nuovo, dunque, per la caratterizzazione di Hikaru.
Passando al resto del capitolo, ho trovato ben presentate anche Kin e Mitsu – due personaggi che non hanno mai avuto molta voce in capitolo e che sono belli solidi qui – donne di casa abituate a sbrigarsela da sole. Souji, nella sua versione “giovane”, è IC e trattato altrettanto con cura. Mi è piaciuto molto vederlo interagire con le sorelle e, soprattutto con Hikaru, con cui è stato molto dolce...senza rinunciare alla sua vena ironica.
Davvero ben fatto. Soprattutto, si vede l'entusiasmo che stai mettendo in questa storia...e senza un po' di amore, un racocnto non va da nessuna parte.
Aspetto con ansia il prossimo capitolo.
<3 'till then, Kei
P.s: Primavera. 15 Maggio, 1961. Edo. Suppongo intendessi 1861, altrimenti non tornerebbero i conti… ;] ma a parte questo, tutto a posto.
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