Recensioni per
Rugiada del Cielo
di Alessia Heartilly

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
03/03/11, ore 19:21

(oooh visto che la fic è anche qui mi sembra doveroso incollare il mio giudizio dell'epoca! ** E' una storia che mi è davvero rimasta impressa in tutti questi anni, devo proprio dirlo.)


Giudizio del contest (storia seconda classificata):
Il cimitero del tema scelto è quello di Trabia, la città dove Selphie, la ragazza allegra e spontanea di Final Fantasy VIII, è cresciuta. Sono passati alcuni anni dalle vicende del gioco, e il cimitero resta il ricordo più forte dell’attacco missilistico che durante la guerra distrusse Trabia: un attacco che Selphie e la sua squadra non riuscirono ad evitare.
Adesso è inverno, e la ragazza è a Trabia per le vacanze, per incontrare gli amici, ma il senso di colpa per non aver potuto salvare tante vite non si spegne. L’allegria dei vecchi compagni che l’accolgono sembra solo fare risaltare la sensazione di non aver fatto abbastanza per salvare chi invece se n’è andato, e vediamo Selphie di fronte alle lapidi perdersi dietro piccoli ricordi, sprofondare in uno sconforto senza uscita.
La storia parte con una certa lentezza –forse è un po’ troppo insistita la descrizione di questo senso di colpa. Ma sono toccanti i momenti del ricordo: l’infanzia, i giochi, i particolari che restano nella mente mentre i nomi e i volti delle persone scomparse già sbiadiscono. Il tutto accompagnato con puntualità dalle parole della canzone “Winter”.
La svolta arriva quando Selphie si accorge che nel cimitero c’è anche qualcun altro. La persona che meno ci saremmo aspettati: Seifer, il villain di FFVIII, il responsabile dell’attacco missilistico a Trabia. Ed è qui che la storia raggiunge il suo fulcro. Mi ha colpita la caratterizzazione di questo personaggio difficile da trattare, perché viene esposta l’ottica nella quale lui ha condotto la guerra “dalla parte sbagliata”, le sue motivazioni: illusioni crollate negli anni e che si palesano con intensità davanti alle lapidi, in particolare davanti a quella di una bambina. Ed è splendido l’incontro e il dialogo di questi due personaggi così opposti, soprattutto la semplicità delle parole di Selphie, che aprono uno spiraglio per entrambi, per superare finalmente i rimorsi.
Di questa fic mi sono rimasti fortemente impressi la parte finale, l’uso di vari simboli molto significativi (la neve, la leggenda dei cavalli bianchi, ciò che l’amica Talia rappresenta per Selphie), ma soprattutto la caratterizzazione e l’interazione di Selphie e Seifer: sono forse i personaggi più difficili da cogliere di FFVIII, l’una perché troppo “ragazzina”, l’altro perché si tratta del “cattivo”, del traditore (le cui motivazioni non sono mai spiegate esaurientemente nel gioco). La canzone, poi, si associa con pertinenza ai vari momenti (unica nota: l’inserire stralci tra le parole della storia spezza un po’ il ritmo, ma d’altronde non avrei saputo neanch’io come farlo!^^).
Questi aspetti rendono la fic molto originale e significativa, un pezzo davvero unico in questo fandom.